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Igor Della Libera

Igor Della Libera

DC: Non più 52?

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blue_cv16_02Dall'inizio del Reboot la DC ha sempre sottolineato come i titoli in uscita sarebbero stati 52 e nel caso di chiusure, le testate sarebbero state sostituite da altre. Questo fino a dicembre 2012 dove potrebbe rompersi questo equilibrio editoriale.

Diciamo che la cronaca è quella di morti già annunciate da tempo dall'assottigliarsi delle vendite, quindi non stupisce che la falce colpisca serie come Blue Beetle, Frankenstein: Agent of S.H.A.D.E e Grifter. A queste si aggiungono Legion Lost che fino a quando non sarà recuperata seguirà il destino dei suoi eroi perduti e l'antologica G.I Combat a cui non ha giovato sostituire dinosauri e militari con carri armati fantasma e soldati sconosciuti.
La notizia è che questi titoli avranno solo una parziale sostituzione con altri. Si sa già che Threshold by Keith Giffen ospiterà la raccolta di avventure a tema fantascientifico e diventerà con ogni probabilità la casa di Blue Beetle. Si sa già che la Justice League of America occuperà uno degli slot vuoti. Ma gli altri tre? Scongiurato il 48 “morto che parla” chi sostituirà i destinati al limbo? La nuova serie di Superman di Scott snyder e Jim Lee non ha ancora una data però è improbabile che inizi nei primi mesi del 2013.

In attesa di nuove notizie l'idea generale è che non ci saranno più i 52 che più di un anno fa battezzarono il nuovo corso DC Comics.

Reboot 52: Shazam

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Attenzione, la seguente news potrebbe contenere spoiler!

1331581469Mentre la Marvel punta forte sui personaggi di punta la DC lentamente, reboot dopo reboot, esplora gli angoli più riposti, spesso polverosi, del suo universo. Non stupisce quindi che in appendice alla Justice League dal numero sette torni ad affacciarsi sul nuovo multi universo il volto rassicurante (ma lo sarà davvero in questo mondo DC orientato alle sfumature dark adulte?) di Capitan Marvel.

Dietro il (ri)lancio dell'eroe c'è la coppia Gary Frank e Geoff Johns. L'approccio, stando alle prime dichiarazione congiunte, sarà virato verso il fantasy. Il primo dei cambiamenti che dovranno portare l'eroe nell'epoca moderna, liberandolo dalle incrostazioni di ingenuità che lo contraddistinguono fin dalla sua nascita come super eroe Fawcett, riguarderà il nome. Sarà semplicemente Shazam. Il titolo completo del backup sarà “Curse of Shazam”. Non più la benedizione di un potere come quello che innescato dalla parola magica Shazam trasformava il ragazzino Billy Batson in un essere superiore i cui poteri erano quelli degli dei, ma piuttosto una maledizione come quella delle cause legali che contraddistinse la testata prima in Fawcett per la somiglianza con Superman e poi in DC per quell'ingombrante titolo di Capitan Marvel.

“Sarà un eroe più magico e meno super. La magia si rifletterà anche sul suo nuovo look dal mantello e dai fulmini che saranno sempre presenti intorno alla sua figura”. Gary Frank ha le idee chiare tutte orientate al cambiamento di aspetto come riflesso di quello psicologico e narrativo.

“Mr. Tawky Tawny e gli altri membri della famiglia saranno presenti. In quanto alle atmosfere, il personaggio si è prestato nel tempo a varie interpretazioni, la mia sarà fantasy, ma non dark come potete immaginare. Niente Frank Miller.” Il disegnatore spiega come si svolgeranno le vicende della serie “Offriremo la riscrittura delle origini dei vari personaggi da Billy Batson a Black Adam fino alla nemesi il dottor Sivana”.

Durante l'anno le vicende di Shazam confluiranno nelle avventure della Justice League, ma non subito. Infatti la storia del nuovo Capitan Marvel avrà uno svolgimento auto conclusivo. Un altro pezzo di DC Universe è tornato confermando un'idea generale di reboot, complessa e soprattutto sfaccettata, che non trascura gli eroi minori.

Il reboot di Terra 2

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Attenzione, la seguente news potrebbe contenere spoiler!

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La DC ci ha preso gusto e dopo il rilancio dell'universo tradizionale, sta per fare lo stesso con quello alternativo noto come Terra 2. James Robinson che sarà l'autore del progetto sgombra subito il campo da possibili fraintendimenti.

“Della versione precedente rimarranno solo dei nomi molto conosciuti al grande pubblico, tutto il resto verrà cambiato. Un nuovo concetto per un nuovo modo di vedere gli universi alternativi”. Entrando più nel dettaglio lo scrittore spiega “Io e Nicola Scott ci soffermeremo sull'avvento di eroi tradizionali come Batman, Superman e Wonder Woman. Ovviamente avendo a disposizione un'altra terra questi non saranno certo come li conosciamo nel mondo tradizionale, non è affatto detto che dietro le loro maschere ci siano personaggi noti con motivazioni chiare”.

Forte della tradizione qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo Robinson inizia a parlarci dei protagonisti della serie “Jay Garrick, un nome evocativo che ai più ricorderà proprio la vecchia serie sarà un charachter totalmente diverso, giovane e impulsivo. E non sarà l'unico, ci saranno anche Alan Scott e Al Pratt. Interverranno a salvare i tre big da una situazione davvero difficile in cui si troveranno coinvolti nel primo numero in uscita a maggio”. L'esordio della serie vede anche la partecipazione di Helena Wayne nei panni di Robin e Karen Starr in quelli di Supergirl. L'avventura in questione avviene prima della miniserie Huntress (la nuova identità di Helena) e della serie che le vedrà protagoniste nell'universo tradizionale dove Karen diventerà Power Girl.

Robinson è convinto di una cosa “Non sarà un reboot soft come quelli visti in altre testate, seguirà il percorso della revisione abbastanza radicale dell' Action Comics di Grant Morrison”. Il punto fondamentale è “l'evento” che ha spinto questo universo a prendere una strada diversa da quello tradizionale rendendolo, almeno dalle anteprime e da alcuni studi di design dei personaggi, più oscuro. Ovviamente bocche cucite sul “the event”. L'unica certezza è che il nuovo mondo ha almeno cinque anni di vita. La cosa è evidenziata graficamente dal passaggio di Helena adolescente come Robin a quello di abbastanza adulta come Cacciatrice. Un' altro dei concetti su cui Robinson insiste è il seguente “ Non sarà il reboot della Justice Society, ma sarà un discorso molto più generale e vedremmo eroi di diverso tipo. Sarà il racconto di un mondo e non di un gruppo. Non ci focalizzeremo neppure sulla trinità classica. Massima apertura a tutto l'universo supereroistico”.

A proposito dei big “Superman” ci illustra Robinson “deve affrontare una perdita importante. Vedremo le ripercussioni che questa morte avrà su di lui, ma non scopriremo com'è avvenuta. Se mi chiedete chi sia la vittima vi posso dire che è una persona che è sempre stata molto importante per il nostro eroe”. Misteri anche per Wonder Woman, l'ultima amazzone e un enigmatico Wayne (non sembra trattarsi di Bruce) sotto il cappuccio di un Batman che è stato costretto ad uccidere per salvare sua figlia (Helena).

Solo nel finale Robinson torna sull'evento “Non posso dire che sia collegato ai parademoni e al loro padrone che si vedono nelle cover, posso però dire che riguarda Apokolips”. Il sibillino Robison ha seminato diversi indizi facendo il gioco delle tre carte. Vedremo tra due mesi se quelle che ha in mano si riveleranno un poker servito o un bluff.

DC e Fox: sesso e bugie

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catwoman_batman_sex.jpgIl reboot DC innesca la prima polemica mediatica e l'attacco all'editore viene dal un servizio di Fox 5 news che si lancia contro i fumetti della nuova linea tacciati di essere violenti ed erotici e di sedurre gli innocenti istallando in loro aggressività e voglie sessuali.

Non è un caso se è stato scritto seduzione visto che il posticcio reportage del canale ricorda molto le parole di Frederick Wertham psicologo che con il suo libro del 1954, la seduzione degli innocenti appunto, portò ad una crociata contro i fumetti pulp pieni di ambiguità e sparatorie, e successivamente alla nascita del celeberrimo comics code. Questa volta a finire sul banco degli imputati sono i primi numeri di Catwoman e Red Hood and Outlaws.

La redazione del programma, piombata sulla notizia con la prontezza di un bradipo narcotizzato visto che ne parla come se fossero appena usciti e invece sono passati ormai cinque mesi, utilizza ogni arma di disinformazione di massa per sostenere la sua tesi.

Fa scendere in prima linea lo psicologo di turno, altro che Hugo Strange. Neil Bernstein, parlando delle scene di sesso tra Batman e Catwoman le definisce “Un 'Playboy' a fumetti per ragazzi, anzi peggio”. Spinto dall'abile cronista ammette preoccupato “Temo proprio che queste letture fatte di violenza e sesso possano spingere i ragazzi ad essere aggressivi con i compagni, a mettere a repentaglio la loro vita e quella degli altri”. Poi lo strale cade su Red Hood e sulla notte di sesso senza amore (che detto così suona come una canzone di Iva Zanicchi) tra Starfire e Arsenal. “Vogliamo che i nostri ragazzi sappiano che il sesso è solo tra due persone mature ed è consensuale e che non può esistere senza l'amore reciproco, l'affetto di una persona per l'altra. Questi fumetti esportano altri modelli e sono molto pericolosi”.

Il servizio non si fa mancare nulla dalle immagini scelte appositamente per mostrare le tavole incriminate con zoom dei dettagli più intimi che nessuno avrebbe mai scorto leggendole normalmente, al classico giro pilotato di interviste. Non si fa menzione che i fumetti sono per i ragazzi dai 16 anni in su e, per mostrare l'effetto deleterio sulla nuova generazione, la cronista prende a tradimento dei ragazzini che al massimo di anni ne hanno 13.

L'epilogo del tutto è un allarmistico titolo che prelude a nuove pagine di giornalismo spazzatura: "Come fermare la pubblicazione di questi fumetti prima che corrompano irrimediabilmente i nostri figli?" Questa la cronaca dello Studio Aperto d'oltreoceano. Pubblicità gratuita per la DC che effettivamente un po' nel reboot ha puntato sull'exploitation soft senza di fatto ottenere finora grande scandalo, oppure bisogna temere un'altra caccia alle streghe?


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