Sono passati solo cinque mesi dal lancio del reboot e la Distinta Concorrenza prepara la fase due del suo rilancio chiudendo le testate più traballanti e sostituendole con altre per mantenere inalterato l'equilibrio dei 52 e, secondo le malelingue del comicdom, non essere costretti a rivedere tutti i loghi in copertina.

Tra i nuovi titoli c'è anche Ravagers, spin-off di Teen Titans e Superboy. La serie vede il ritorno come autore di Howard Mackie. Lo scrittore che per tutti gli anni novanta fu uno dei pilastri della Marvel Comics, iniziò la sua carriera all'inizio di quel decennio con un reboot, quello di Ghost Rider. L'ultima sua impresa fumettistica risale invece al 2009 dove con Tom De Falco ha dato la sua versione, in una mini, della vituperata saga del clone, usando concetti idee appunti che al tempo dell'uscita dell'evento non furono utilizzati dalla casa editrice.

Per la serie corsi e ricorsi sarà proprio Tom Del Falco e la sua Legion Lost (in collaborazione con Scott Lobdell altro usato sicuro della casa delle idee) ad introdurre nel nuovo DC universe i Ravagers.

“Il mio approccio alla DC è nato quasi per caso. Non posso nascondere di essere stato fin dall'inizio un fan del rilancio. Ho iniziato con Justice League e poi con gli altri titoli. Quando ho incontrato Dan DiDio abbiamo parlato di questo, di come mi sentivo entusiasta come i tanti lettori presi dalla nuova avventura editoriale. Abbiamo parlato anche di altro e poi giorni dopo ho ricevuto una telefonata e la proposta della serie.” spiega Mackie. Per il resto l'autore segue il copione di chi non può e non vuole sbottonarsi molto “ In Ravagers ci saranno personaggi nuovi e vecchi come Rose Wilson (l'ex Ravager del pre-reboot). Un mix di personalità che uscirà dai prossimi numeri di Scott e Tom”.

Su una cosa Mackie fa chiarezza “N.O.W.H.E.R.E il gruppo scientifico segreto, che è al centro delle avventure dei Titans e Superboy, scoprirà le sue carte e il fatto che i loro piani, legati a tutto il DC universe, verranno alla luce spingerà i Ravagers, che inizialmente lavoravano per l'organizzazione, a staccarsene”. Sulla formazione tiene il massimo riservo “Ci sono molti personaggi introdotti nella linea “teen” che potrebbero finire nell'orbita dei Ravagers come Caitlin Fairchild, ex Gen 13, presentata su quelle pagine e altri ancora. Con Ian Churchill (il disegnatore della serie) stiamo decidendo ancora la squadra”.

Mackie fa un ultimo accenno alla trama, che ai più ricorderà la hit della Marvel Avengers Accademy “I Ravagers non sono nati e cresciuti nei laboratori, sono ragazzi prelevati dall'organizzazione. Sono stati plasmati come killer, per essere dei super cattivi e alcuni rimarranno sulla brutta strada altri, invece, cercheranno un'alternativa. Sarà una serie che mescolerà esplosioni e scontri con introspezione adolescenziale. Quello che posso dire, in chiusura, è che è bello lavorare con Lobdell e Tom e con la struttura editoriale di Bob Harras. Insieme, noi gente dal passato Marvel, attraverso la variegata gamma dei suoi giovani eroi, stiamo costruendo il futuro del DC Universe".

Quando si parla di fumetti DC è facile associare alla parola crisi un evento a base di terre parallele o di identità dimenticate. Nel nostro caso la crisi riguarda il nuovo universo 52 e i suoi primi scricchiolii sia sul mercato che nella struttura editoriale. La luna di miele con i lettori che ha caratterizzato i primi mesi del lancio 52 sembra stia per finire. Come in ogni vita di coppia, dopo i bagordi c'è la fase di assestamento e il ritorno ad una routine che probabilmente, per vendite, non sarà poi tanto diversa a quella che aveva caratterizzato il pre-reboot spingendo di fatto al cambio di rotta epocale.

Primo indizio: John Rood capo esecutivo del reparto vendite ha ammesso che dopo il numero otto alcune delle nuove serie potrebbero venire cancellate. “La cancellazione sarà definitiva per alcune mentre altre saranno sostituite da nuove testate” queste le sue parole che hanno già scatenato i commenti della rete su quali e quante delle novità di settembre ci lasceranno senza nemmeno aver raggiunto un anno di vita. Classifica alla mano è facile immaginare che le serie tra l'ottantesimo e il centesimo posto (e oltre) siano le candidate ideali al taglio che verrà. I nomi che circolano sono solo ipotetici, ma si fa un gran parlare di Voodoo, che a differenza del nome non dovrebbe neppure risorgere sotto altra forma, di Stormwatch, Man of War e Hawkman di cui per ora è sicuro solo l'arrivo come disegnatore di Joe Bennet.

Troppo presto per stilare la lista dei defunti, mentre è sicuro, secondo indizio, che alcune testate aumenteranno le pagine e il prezzo. La maggiorazione delle prima suona inevitabilmente come una giustificazione per il secondo. Bob Wayne, promotore dello slogan “holding the line 2,99 $”, punta sui contenuti extra che lui definisce editoriali. Contenuti che vedremo sulle testate Batman e Detective Comics, che si aggiungono ad Action Comics e Justice League. Per ora è fuori dal giro dell'aumento (legato inutile dirlo alle vendite alte delle testate) Green Lantern.

Terzo indizio, ma in realtà è stato il primo campanello d'allarme a suonare, a dicembre la DC è tornata sotto alla Marvel nelle due classifiche che contano, quella per dollari incassati e per vendite effettuate. È solo un'altalena di dati o la DC, come sembra, dovrà ricorrere all'arma dei crossover e alla figura incappucciata di Pandora per non risvegliarsi e scoprire che il 52 è stato solo un bellissimo, ma effimero sogno?

Con il numero 21 dei Vendicatori Segreti si chiude la non-run (nel senso che si è trattato di sei storie autoconclusive senza una trama a lunga gittata) di Warren Ellis.

Un'altra fanta spy story per i nostri eroi questa volta alle prese con la minaccia che si nasconde negli uffici dell'agenzia di sicurezza nazionale. A impreziosire il tutto una cover di John Cassaday e le delicate ed efficaci matite di Stuart Immonen.

Chiusa la parentesi dello scrittore inglese dal numero 22 arriverà in pianta stabile il duo Rick (Uncanny X-Force) Remender e Gabriel Hardman. Un nuovo corso, un nuovo scopo e nuovi membri come quell'Occhio di Falco che si sta seriamente candidando a personaggio prezzemolino del 2012.

È nata prima la città di Gotham City o Batman? Il famoso designer e scrittore Chip Kidd ripropone il tema andando fino in fondo mostrandoci nel suo graphic novel Batman: death by design come è stata costruita la città e, soprattutto, come la sua edificazione abbia influito su Batman e sulla sua nemesi storia Joker.

Il disegnatore Dave Taylor ha dato sostanza a questa storia che lui stesso definisce come “la vera e definitiva storia di Batman. Gotham è viva e respira. Leggendola si ha l'impressione che Batman esista davvero. C'è un grande realismo”.

Kidd è sempre stato convinto di una cosa: “L'evolversi nel tempo del personaggio è sempre stato molto influenzato dal design, dal look del periodo in cui venivano scritte le sue storie, fino a quando Batman non si è liberato di ciò ed è diventato lui stesso design”. Lo scrittore spiega anche la presenza del Joker. La nemesi storica non era presente nel primo progetto presentato a Mark Chiarello. In quelle pagine si parlava di un nuovo villain. “Chiarello invece” precisa Kidd “mi ha chiesto se al posto di qualcosa di nuovo, non avrei preferito attingere alla galleria dei nemici classici. Fortunatamente il progetto è sempre stato fuori continuity e quindi potevo scegliere senza dover fare i conti con l'universo DC, che al tempo delle discussioni preliminari era lontano dal reboot dei 52. Così ho puntato subito in alto e ho scelto il Joker. L'altra faccia della medaglia, figlio di Gotham quanto Batman.”.

Questa storia, che ha l'atmosfera di un ipotetico film di Fritz Lang sull'uomo pipistrello, vede anche la presenza di Cyndia Sill, un incrocio tra Jacqueline Kennedy e Grace Kelly. Femme fatale di questa Gotham anni 30 o romantica fiamma per Bruce Wayne? Lo scopriremo il 2 maggio quando Batman: death by design arriverà sugli scaffali delle fumetterie americane.