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Arriva Spàisi!, la linea food di Saldapress

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Riceviamo e pubblichiamo:

SPÀISI!

La nuova linea di prodotti piccanti targata saldaPress (e no, non sono fumetti)

Da un’idea di Marco Marastoni e Andrea G. Ciccarelli, titolari della casa editrice saldaPress, nasce Spàisi!, la linea food capace di unire il mondo del fumetto a quello del cibo. Un progetto a cavallo tra segno e sapore che vede la collaborazione di grandi autori di fama internazionale come Mirka Andolfo, Giuseppe “Cammo” Camuncoli, Howard Chaykin, Lorenzo De Felici, Daniel Warren Johnson, Ryan Ottley e Dan Panosian.

I primi prodotti proposti dalla linea Spàisi! sono una serie di sei oli piccanti – che vanno dal delicato Undiscovered Chili al travolgente Chili Shark – e il vino Black Kiss, dedicato al fumetto cult torbido e trasgressivo firmato da Howard Chaykin.

Black Kiss è un Tassinaia del 2017 prodotto dalla storica cantina Castello del Terriccio di Castellina Marittima (Pisa), una delle più rinomate proprietà agricole della Toscana. Proprio come il fumetto da cui prende il nome, il vino Black Kiss è complesso e strutturato. Frutto di un uvaggio di Merlot e Cabernet Sauvignon, passa i primi 16 mesi di affinamento in Tonneaux d’Allier, e successivamente, prima di essere distribuito, viene assemblato e fatto affinare in bottiglia per circa altri 12 mesi.

L’estetica della confezione in cui è contenuta la bottiglia di Black Kiss, oltre a presentare la numerazione progressiva (ne sono stati prodotti solo 100 esemplari), riprende quella dell’etichetta, con la grafica black, white and red del fumetto, insieme al segno potente ed evocativo di Chaykin.

La linea di olio piccante Spàisi! è caratterizzata invece da etichette realizzate ad hoc da grandi firme del fumetto internazionale e si declina in sei diversi gradi di piccantezza.

Si parte da Undiscovered Chili, con etichetta di Giuseppe Camuncoli, un entry level quite hot aromatizzato al Jalapeño; a seguire, troviamo Hot Bites, aromatizzato all’Erotico® con etichetta di Mirka Andolfo, che propone un livello di piccantezza leggermente superiore; seguono Hot Cha Cha, un very hot con etichetta di Dan Panosian, e Grande Inferno con etichetta di Lorenzo De Felici, aromatizzati rispettivamente all’Habanero Chocolate e al Fatalii.

Per chi ama i gusti più decisi ci sono poi i focosi Murder Chili, con etichetta di Daniel Warren Johnson, un superhot aromatizzato al Moruga Scorpion e il top di piccantezza ChiliShark, aromatizzato al Carolina Reaper con etichetta di Ryan Ottley.

Le etichette presentano una verniciatura spessorata, caratteristica propria di molti volumi SaldaPress.

I sei oli piccanti sono disponibili in versione Exclusive, con confezione numerata contenente un esclusivo booklet e una stampa dell’illustrazione.

I peperoncini biologici utilizzati per aromatizzare l’olio sono frutto della passione dell’azienda agricola Carmazzi, specializzata nella produzione di peperoncino e fiori commestibili, vincitrice, tra gli altri, del prestigioso premio Orticolario.

L’olio utilizzato per Spàisi! è un extravergine d’oliva 100% toscano proveniente dal Frantoio di Massarosa, un’ interessante realtà della lucchesìa caratterizzata dalla grande cura del processo produttivo e della fase agronomica.

I prodotti Spàisi! saranno disponibili a Lucca Comics&Games 2022, vi aspettiamo in Piazza Napoleone al padiglione Passaglia per vederli e acquistarli in anteprima.

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Arriva per Saldapress Sullivan's Sluggers - Orrore in prima base

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Uscirà il prossimo 21 luglio Sullivan's Sluggers - orrore in prima base, volume pubblicato da saldaPress - ad opera di Matt Andrew Smith e James Stokoe - ambientato nel mondo del baseball. Di seguito trovate tutti i dettagli dell'opera e alcune immagini d'anteprima. Nella gallery in basso, invece, una foto di Faso, bassista di Elio e le Storie Tese e presidente della squadra di baseball Ares Milano, che ha curato la prefazione del volume.

 "Sullivan's Sluggers - Orrore in prima base di Matt Andrew Smith e James Stokoe con la prefazione di Faso, bassista di Elio e le Storie Tese e presidente della squadra di baseball Ares Milano in uscita giovedì 21 luglio

"...è proprio una storia a fumetti, ed è fantastica!" (Faso - dalla prefazione)

Come dare torto a Faso? Sullivan’s Sluggers è esattamente questo, una storia a fumetti fantastica, un mondo in cui può accadere di tutto - spoiler: accade di tutto!- ed è intrattenimento allo stato puro.

Sullivan’s Sluggers è ambientato in una cittadina di provincia americana. Gli Sluggers, una squadra di baseball a fine corsa, composta da atleti ormai disillusi, ubriaconi, rissaioli e sboccati, vede nell’invito a giocare da parte di una squadra rivale l’occasione per dare nuovo smalto alla propria carriera.

Non sanno però che la cittadina in cui si dovranno sfidare è maledetta: con l’inizio del settimo inning gli avversari si trasformeranno in un’orda di terrificanti mostri affamati di carne umana, e la squadra capitanata da coach Sullivan dovrà trovare il modo di sopravvivere e vincere la partita decisiva per la loro vita.

Come si capisce dalla sinossi, Sullivan’s Sluggers è un horror surreale carico di azione, splatter, mostri improbabili e moltissima ironia.

Quando a maneggiare un materiale così pericoloso sono due leggende del fumetto americano come Smith e Stokoe il risultato è sorprendente e divertentissimo, non a caso Nicola - Faso - Fasani, Major League di ironia e soprattutto grande appassionato di baseball, si è innamorato di questo fumetto completamente fuori dagli schemi, in grado di regalare emozioni, risate e di tenere col fiato sospeso fino all’ultima tavola."

Sullivan’s Sluggers - Orrore in prima base
di Mark Andrew Smith e James Stokoe. Con la prefazione di Nicola “Faso” Fasani
204 pagine - 18 x 27,50 cm
Colore, cartonato - 24,90

Sullivan s Slugger 1

Sullivan s Slugger 2

Sullivan s Slugger 3

Sullivan s Slugger 4

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Love – La Volpe, recensione: la forza delle emozioni universali

la volpe

Il fumetto è un medium complesso, articolato, le cui narrazioni vivono della giustapposizione delle sue unità compositive. E quando un racconto, anche semplice, è nelle mani di due sapienti autori, il fumetto può esprimersi nella sua dirompente forza narrativa anche quando vengono elise alcune delle sue unità compositive. La Volpe, titolo della saga di Love creata da Frèdèric Brrèmaud e Federico Bertolucci, si allinea con i capitoli precedenti nella medesima volontà narrativa: raccontare per immagini.
Chiaramente, il fumetto è “racconto per immagini”, ma l’esplorazione dell’universo faunistico realizzato dalla coppia di autori in tutta la saga, necessitava di una marcata preponderanza dell’immagine come strumento comunicativo. Nessun dialogo, nessun suono, Brèmaud e Bertolucci, abbracciano quasi interamente le tre unità aristoteliche della narrazione.

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La Volpe racconta un breve periodo della vita del predatore dalla rossa pelliccia. Abitante, insieme ad altre specie, di una piccola isola vulcanica in un non precisato mare del nord, la volpe protagonista viene sorpresa durante una battuta da caccia dall’eruzione di magma e lapilli, gas e cenere. Gli animali dell’isola cercano di fuggire, si nascondono, lottano per la sopravvivenza. Eppure la volpe è l’unica che sembra andare incontro alla morte.

Sembra facile gridare al capolavoro con ogni capitolo della serie Love, ed in effetti, lo è. Ogni elemento narrativo, ogni sequenza e giustapposizione di vignette è misurata per essere incastrata alla perfezione. Data l’assenza di ogni tappeto sonoro, la narrazione deve essere chiara, precisa, e lo straordinario lavoro di Brèmaud e Bertolucci la imbriglia in sequenze dalla straordinaria leggibilità.

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L’atmosfera che si respira durante la lettura non è di solo semplice “documentario sugli animali”, nonostante l’evidente verosimiglianza con quel tipo di linguaggio mediale, ma di un racconto ancestrale, le cui narrazioni ed emozioni vivono nella parte più profonda di ogni lettore. La naturalità ancestrale è il fulcro del racconto: sopravvivenza, paura, amore. Sentimenti primordiali, proprie tanto della specie umana quanto di quella animale. La volpe protagonista non è mera pedina nelle sapienti mani degli autori, quanto vero e proprio microcosmo simbolico dell’emotività, su cui il lettore riversa la propria.

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Saldapress ristampa questo racconto con una lussuosa veste grafica cartonata e ricca di bozze e sketch di Bertolucci per un folto e interessante dietro le quinte della lavorazione: non solo un “bestiario” di prove per gli animali protagonisti o corollari, ma anche layout e matite delle tavole di alcune sequenze importanti del racconto. Dunque, se si ama il medium fumetto, è impossibile non amare il lavoro sull’intera saga di Love. Brrèmaud e Bertolucci riescono a catturale il lettore sin da subito, con immediatezza e straordinaria potenza visiva. La Volpe è un tassello commovente e coinvolgente in cui ognuno di noi ci si può ritrovare. E non siamo canidi dalla pelliccia rossa.

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Nocterra 1 - Notte fonda, recensione: i mostri si nascondono nel buio

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La paura del buio è insita nell’animo umano, è ciò che ha portato l’uomo a raccogliersi attorno al fuoco durante la notte, a cercare fonti luminose sempre più potenti, come a voler simulare la luce del sole. Nocterra di Scott Snyder e Tony S. Daniel racconta proprio questo: l’intrinseca aspirazione umana a combattere le tenebre con la luce.

In un futuro estremamente vicino, la notte eterna è calata sul mondo, il “grande buio” come racconta Val, la giovane ragazza protagonista. Improvvisamente, durante un mattino, il mondo è stato coperto da una coltre di oscurità via via sempre più pesante, finché la luce del sole non gli è stata del tutto negata. Ma quel “buio” non è solo oscurità: genera ombre, infetta ogni specie vivente e trasforma tutto ciò con cui le sue creature vengono in contatto. Eppure, qualcuno conosce le ragioni per cui il Grande Buio è calato sulla Terra e conosce il modo per cui la luce può tornare a splendere, almeno per qualcuno e Val, a bordo del suo camion, deve viaggiare nelle tenebre del mondo per aiutarlo.

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Snyder costruisce, come è evidente, un fanta-horror distopico dalle tinte da road movie. Lo sceneggiatore attinge a piene mani dall’immaginario fantascientifico mondiale, rielaborando diverse suggestioni mutuate tanto dai classici sci-fi che dalle declinazioni più contemporanee. Il risultato, per il lettore, è quello di viaggiare in un terreno conosciuto, ma sorprendendosi ad ogni tappa. L’assunto del buio come portatore di mostruosità non è, di certo, qualcosa di particolarmente innovativo, eppure Snyder riesce a sorprendere per una narrazione ricca di derive mutuate da altri generi, rielaborate per l’occasione e giustificate in base al proprio world building. Un esempio che può sembrare semplice, eppure caratteristico, è la scelta di usare la terminologia e la simbologia del mare: le stazioni di rifornimento elettrico nel grande buio sono i “porti”, i camion sono veri e propri vascelli dotati di scale e corde. Sicuramente è l’elemento meno fantascientifico ma che con forza getta lo spettatore in un mondo altro, offrendogli coordinate conosciute.

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Il primo volume di Nocterra raccoglie le prime sei numeri disegnati da Tony S. Daniel in grande spolvero. Tanto nelle ricche e complesse scene action, quando nei momenti più intimisti, la regia delle scene e dei personaggi è impeccabile. L’espressione “sembra di vedere un film” calza a pennello con le tavole di Daniel, ma non assolutamente inteso come un demerito del medium fumetto, quanto a palesare la straordinaria forza dello stesso, nel simularne un altro. Daniel, difatti, conoscendo l’importanza dell’immaginario fantascientifico cine-televisivo a cui Nocterra fa dichiaratamente riferimento, replica movimenti di camera e montaggio cinematografico.

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Il volume cartonato edito dalla Saldapress non può che allinearsi alla straordinaria qualità cui la casa editrice ha abituato i suoi lettori, tanto nell’impaginazione quanto nella qualità stampa. Forse, qualche extra in più, oltre la cover gallery, avrebbero ingolosito di più il post lettura, ma è comprensibile come, non essendo la storia ancora terminata nella sua pubblicazione, concept e dietro le quinte avrebbero potuto rivelare troppo di ciò che, indubbiamente, verrà svelato presto dagli autori di Nocterra.
Lettura, dunque, scorrevole e mai pesante, scritta e disegnata con la sapienza di chi conosce e ama il medium fumetto e il genere fantascientifico nelle sue diverse declinazioni. Numerosi i cliffangher tra un capitolo e l’altro che invogliano nella lettura e fanno porre le giuste domande senza ancora ricevere riposta. Non resta che attendere trepidanti il prossimo volume e scoprire se, alla fine, vale la pena tornare davvero alla luce.

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