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Redazione Comicus

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Nessun Dove

Nessun DoveNessun Dove è la riduzione di un romanzo di Neil Gaiman che è a sua volta riduzione di una serie tv realizzata dallo stesso autore inglese, che narra la storia di un regno “sotto” Londra, in cui lo sprovveduto Richard Mayhew si troverà proiettato dopo aver aiutato una ragazza di nome Porta. Prestarle soccorso porterà la sventura nella sua esistenza, tanto che troverà cancellata la propria identità e, per riottenerla, dovrà accompagnare Porta in un’avventura tra marchesi senza volto, angeli esiliati e donne guerriere.

Da passaggio a passaggio qualcosa si perde e, che l’atmosfera risulti in qualche modo monca, ce ne accorgiamo anche senza aver letto la storia originale.

La riduzione a fumetti riesce tuttavia a vantare dignità propria. Scritta in maniera scorrevole, ci offre un classico evento di “viaggio” in cui i protagonisti crescono e imparano. La sceneggiatura è solida e ricca di colpi di scena, i personaggi sono interessanti e sfaccettati, le ambientazioni, una versione “deviata” di Londra, originali e ben congegnate.



Gianluca Reina

Ultimate Fantastic Four 22

Ultimate Fantastic Four 22Numero conclusivo per lo story-arc La Guerra degli Dei, che segna l’esordio di Mike Carey sulla quarta serie Ultimate. Lo scrittore inglese pare aver finalmente trovato una vera direzione per i Fantastici Quattro definitivi. Finora la serie sembrava incerta, alla ricerca di una propria anima. Ora pare averla trovata, in attesa di conferma.

Carey costruisce una storia ben strutturata e ricca d’azione. La scorrevolezza e l’intrattenimento non sono comunque d’intralcio all’inserimento di una tematica precisa e degnamente sviluppata: il potere, inteso a livello sociale e politico, e i suoi vari risvolti filosofici (nei limiti di un comic book di 48 pagine). Buona anche la caratterizzazione particolareggiata delle società di Acheron.

Un buon lavoro svolge anche Pascual Ferry, confermando la qualità grafica della serie. Particolarmente apprezzabile è la capacità immaginativa del disegnatore spagnolo, che risalta soprattutto nell’invenzione visiva di realtà aliene. Menzione particolare ai colori di Justin Ponsor.


Valerio Coppola

I Cavalieri Dello Zodiaco PE 1-2

I Cavalieri Dello Zodiaco - Saint Seiya Perfect Edition 1-2Cos'è che rende così preziosa questa ristampa della saga storica di Saint Seiya?
Forse la copertina lucida e gradevole al tatto, o forse le pagine spesse - alcune delle quali a colori -, il grande formato, la carta di qualità o la grafica accattivante.

Star Comics riporta nelle edicole Saint Seiya in tutto lo splendore di quella Perfect Edition che ha ridato vita anche al Dragonball di Akira Toriyama: i lettori potranno in questo modo beneficiare di una riedizione di qualità e fedele all'originale di un fumetto storico.

Il manga è sicuramente datato, sia per quanto riguarda la sceneggiatura che il tratto di Masami Kurumada, ma rimane un pezzo di storia del fumetto: quei personaggi così fragili e allo stesso tempo coraggiosi, sostenuti dal cosmo ed in grado di esprimere appieno le potenzialità del corpo umano, ancora oggi non hanno perso un'oncia del loro fascino arcaico.
Da riscoprire.


Luca Baboni

Ritorno a Labyrinth

Ritorno a LabyrinthFlop al botteghino, ma poi rivalutato dai fan delle favole gotiche, "Labyrinth" di Jim Henson è, a tutti gli effetti, un cult movie.
Per merito della creatività del papà dei Muppets o del fascino platinato di David Bowie, sono molti gli affezionati al mondo del labirinto che saranno felici di ritrovarlo in questo American Manga della Tokyopop.

Toby, un tempo preda del re dei goblin ZiggyStardust, ora è cresciuto e si trova ad affrontare una sventurata vita scolastica: ogni suo desiderio diventa realtà, ma le conseguenze sono sempre disastrose. Finito nel mondo del Labirinto, incontrerà Jareth solo per scoprire che lo ha designato suo legittimo erede al trono del labirinto.

Il manga riesce a creare un’atmosfera da Paese delle Meraviglie perverso, sia recuperando concetti originali, sia introducendone di nuovi, anche se ogni tanto calca la mano nel tentativo di essere surreale risultando quasi noioso: la scena del processo di Toby non riesce proprio ad ingranare.
Per i disegni l’unico termine che si può usare è imbarazzanti. Rasentano l’amatoriale, ignorano completamente il concetto di prospettiva e i personaggi risultano piatti, statici e inespressivi, per non menzionare quelli che sono semplicemente disegnati male: la resa di Sir Didimus grida vendetta.

In poche parole, si tratta di un prodotto passabile, ma che sarà gradito, più che altro per un fattore nostalgia, di fan del film.


Gianluca Reina
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