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Redazione Comicus

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Iron Man Direttore dello S.H.I.E.L.D.

Iron Man Direttore dello S.H.I.E.L.D.Civil War ha sicuramente il merito di aver aperto scenari totalmente inediti per il M.U. con altrettanto numerosi spunti narrativi.
Uno dei principali è quello che riguarda Iron Man, premiato con la massima carica dello S.H.I.E.L.D. grazie al totale sostegno verso il registraction act.

Nei primi episodi dell'albo gli autori (Daniel e Charles Knauf, padre e figlio) hanno buon gioco a mettere a confronto la gestione di Tony Stark con quella di Nick Fury, cioè i metodi di un direttore d’azienda (per quanto illuminato) con quelli di un militare. Dopo questo spunto interessante, la storia si avvinghia però in un intreccio di “relazioni pericolose” tra i vari comprimari: Jim Duggan, il segretario alla difesa Jack Kooning, il fido consulente Sal, la sfuggente scienziata Maya Hansen nonché il più pericoloso (e redivivo) nemico di Iron Man. Il tutto condito da combattimenti vari come da prassi.
Ai disegni Roberto De La Torre ci viene presentato come una nuova promessa dei comics, ma in realtà sembra risentire parecchio delle volubili chine di Jonathan Sibal.

Un volume “di passaggio” in definitiva, non imperdibile a meno che non siate fan duri e puri del Vendicatore rosso e oro.


Andrea "Zio-P" Poli

4 volti della paura

4 volti della pauraLuigi Siniscalchi è noto al pubblico italiano grazie alla sua collaborazione con Dylan Dog. I toni oscuri e cupi devono essere cari all’autore che anche in quest’occasione si cimenta in brevi storie che hanno tutte un unico filo conduttore: la paura.

“Lacrime di Coccodrillo”, testi di Sauro Pennacchioli, e “Fattoria degli Orrori”, di autore sconosciuto, rappresentano le vere perle dell’albo, e ci mostrano un inedito Siniscalchi del 1989, ben prima del suo arrivo alla Bonelli. Storie ben costruite e per niente banali che con un colpo di coda finale riescono a sorprendere il lettore.

La seconda parte del volume, con “Apocalypse Tomorrow” e “Parigi 1830”, 8 pagine scritte da Enrico Teodorani e realizzate nel 2006, se da un lato ci mostra una differenza stilistica notevole, in cui si può ammirare un Siniscalchi ormai maturo e consapevole dei propri mezzi, dall’altro pecca nei testi, dando l’impressione di essere l’incipit di storie ben più lunghe, lasciando per questo il lettore con l’amaro in bocca.

Buona la confezione, peccato per il formato che “soffoca” le tavole non lasciando ampi margini.


Gennaro Costanzo

Gli Incredibili X-Men 211

Gli Incredibili X-Men 211Ed Brubaker è uno dei più quotati autori del fumetto seriale statunitense, ovvio che al suo arrivo su Uncanny X-Men le aspettative fossero molte. A distanza di 12 mesi dal suo esordio possiamo tirare le somme, in realtà non proprio esaltanti, sul suo primo story-arc.

La storia spaziale che coinvolge il Professor X ed un manipolo di X-Men da una parte e Vulcan con l’impero Shi’ar dall’altra non fa certo sobbalzare dalla sedia. Ci sono buoni spunti, ma la magia degli X-Men, quella è lontana. E non aiutano neanche i disegni di Billy Tan, astro nascente e con parecchie frecce al suo arco ma ancora da scoccare.

Deliziosi invece i disegni di Cris Bachalo relativi ai due episodi che seguono. Putroppo anche in questo caso Mike Carey dispone un gruppo di X-Men (che sembra più la Confraternita di Magneto) contro un Mammudrai (ricordate?) francamente al di là della portata dei nostri.

Chiude l’albo una storiellina di Jeff Parker, Nick Dragotta e Mike Allred dove sono le chine di quest’ultimo a farla realmente da padrone, riportandoci per qualche pagina ai ricordi del suo X-Force.



Andrea "Zio-P" Poli

Thor & I Nuovi Vendicatori 106

Thor & I Nuovi Vendicatori 106Non c’è pace per i Nuovi Vendicatori: senza Cap, braccati da Iron Man e dai suoi Mighty Avengers devono anche fare gli straordinari per salvare la povera Echo da una scatenata Elektra, ora a capo della Mano. Quanto sopra descritto viene condensato nell’episodio “Rivoluzione pt.2” dalla sapiente prosa di Brian Micheal Bendis coadiuvato da un Lenil Francis Yu in stato di grazia che sembra aver trovato la sua dimensione di stile.

Pollice alzato anche per Jim Cheung ai disegni per l’episodio seguente, in cui ci viene spiegato che fine ha fatto il Marvel Boy creato da Grant Morrison, e come gli Illuminati intendano “educarlo”. In più: gli Illuminati ci rivelano i propri problemi sentimentali. Storia dell’onnipresente B.M.B. e Brian Reed.

È quindi il turno di Ms. Marvel, e dei suoi rimorsi nei confronti dell’ex amica Julia Carpenter dato il trattamento che ha riservato a lei ed a sua figlia. Storia di Brian Reed senza infamia e senza lode, aiutata dai comunque piacevoli disegni di Aaron Lopresti.

Chiude l’albo una storiellina con protagonista il mitico Stan Lee stavolta scritta da Roy Thomas e disegnata da Scott Kolins. Abbiamo così un giovane “The Man” versione U.S. Army che incontra il Teschio Rosso e si chiede se mai inventerà qualcosa di buono (!).


Andrea "Zio-P" Poli
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