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La Lega degli Straordinari Gentlemen 1, recensione: la nuova edizione dell'opera di Alan Moore e Kevin O'Neill

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Chi ha detto che i supereroi sono tutti figli del ventesimo secolo? Alan Moore, che col concetto di supereroe ha qualche familiarità avendone ridefinito i canoni in uno dei suoi lavori più famosi, Watchmen, con La Lega degli Straordinari Gentleman (opera iniziata nel 1999) si diverte a giocare con i canoni del genere, mostrando come siano perfettamente adattabili ai personaggi provenienti dalla produzione letteraria del secolo precedente, catapultati in un fumetto all'insegna dell'azione, che esprime in ogni sua tavola un amore sincero verso la letteratura ottocentesca del Regno Unito.

In occasione dell'uscita dell'ultimo capitolo dell'opera, intitolato La Tempesta (ancora in corso di pubblicazione in lingua originale), Bao Publishing, attuale editore italiano della serie, ha deciso di fare un regalo a tutti i fan della signorina Murray e soci, ristampando l'intera saga nel formato dell'edizione originale, 17x26, in cartonati a cadenza quasi bimestrale inclusa di spin-off e capitoli aggiuntivi.

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La trama del primo volume più classica non potrebbe essere: nel 1898 il misterioso Mister Bond, emissario governativo dell'ancor più misterioso Mr. M, affida alla signorina Wilhelmina Murray, appena uscita da un matrimonio burrascoso con Jonathan Harker, (sì, stiamo proprio parlando del  personaggio di Dracula di Bram Stoker), il compito di riunire un gruppo di individui con abilità straordinarie, per sventare una minaccia alla sicurezza dell'impero britannico.
La signorina parte quindi alla ricerca dei suoi gentleman straordinari: Allan Quatermain, personaggio creato da H. R. Haggard, un tempo cacciatore bianco in Africa ai tempi del colonialismo, sempre schierato dalla parte delle tribù indigene, ora avventuriero in crisi a causa del consumo di oppio e alcool; Hawley Griffin, il cinico e furtivo uomo invisibile dei romanzi di H. G. Wells; il capitano Nemo, comandante del Nautilus, il sottomarino di Ventimila Leghe Sotto i Mari, principe indiano ribelle e diffidente nei confronti della Gran Bretagna, ma desideroso di lanciarsi in una nuova avventura; il mostruoso, fortissimo e pazzo Edward Hyde, che ben presto si scopre essere l'alter-ego del mite Dr. Henry Jekyll, proprio come nel racconto di Robert Louis Stevenson.
Questa lega di personaggi fuori dal comune (e l'uso del termine lega non può che essere un rimando al primo gruppo di supereroi apparso nei fumetti, la Justice League) dovrà recuperare un misterioso elemento, la cavorite, rubato al governo da un boss del crimine cinese di Londra, che vuole utilizzarlo per rovesciare l'impero a partire dalla sua capitale. O così pare: nel corso della storia, infatti, si scoprirà il vero burattinaio che tira le fila del crimine in Gran Bretagna (il nome non lo sveleremo, ma non dovrebbe essere difficile da indovinare, vista la galleria di personaggi citati finora) e i protagonisti dovranno rischiare la vita per salvare il proprio paese appianando le divergenze generate delle loro personalità così eccentriche e anteponendo l'interesse della gente comune al proprio, come solo i veri eroi sanno fare.

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Perché leggere La Lega degli straordinari Gentlemen? Perché è una storia scritta da Alan Moore, uno dei maggiori sceneggiatori di fumetti in vita, autore di una serie molto lunga di capolavori come Watchmen, V for Vendetta, From Hell, Batman: The Killing Joke. Inoltre, si tratta un racconto divertente e ironico, che fonde i tratti dell'avventura superoistica con quelli della spy-story fantapolitica. La narrazione è sapientemente dosata: la suspance per le scene di azione si alterna a quella per la scoperta del piano criminale finale e non manca una sottile critica al potere dello Stato, tratto ricorrente nelle opere dell'autore inglese, che qui serve a fare risaltare l'eroismo, più ingenuo, dei protagonisti, i quali grazie anche a questo contrasto, arrivano ad assomigliare davvero tanto ai supereroi del '900, di cui diventano di diritto gli antesignani.
In questo arazzo, in cui i dialoghi sono in linea con l'ambientazione ottocentesca, Moore inserisce, praticamente in ogni pagina, omaggi ai romanzi da cui sono tratti i personaggi (senza contare l'appendice al volume, che riporta un racconto in prosa di Allan Quatermain dal titolo Allan e il velo lacerato, raccontato in un finto formato dell'epoca, che testimonia l'enorme lavoro di ricerca letteraria fatto dall'autore) tanto che anche i lettori più appassionati avranno difficoltà a coglierli tutti. Ma saranno davvero felici di poter provare a farlo.

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Il disegnatore della serie è Kevin O'Neill, artista britannico vincitore nel 2003 dell'Eisner Award proprio per il suo lavoro sul secondo capitolo della Lega. Gli sforzi di O'Neill sono principalmente rivolti a rendere visivamente chiare le sequenze d'azione e verosimile l'ambientazione in stile vittoriano con venature steampunk; appare particolarmente adatto a raggiungere questo obiettivo il suo stile iper-dettagliato, che si nota, risaltando il citazionismo di Moore, negli sfondi delle vignette, in cui compare una Londra caotica e affollata, e nella resa dei costumi e delle armi usate dai vari protagonisti, ritratte col giusto mix tra tecnologia futurista e ancoraggio alla realtà dell'epoca. La scelta dello storytelling ricade, poi, sulla semplicità e non sulla sperimentazione: l'autore preferisce le vignette multiple per rendere al meglio le sequenze delle scene di azione e le splash-page per sottolineare i colpi di scena più spettacolari. Nulla di avveniristico dunque, ma tutto risulta di pregevolissima fattura.
Quanto alle figure, il tratto sinuoso di O'Neill sembra solo all'apparenza caricaturale: in realtà a colpire di più sono i suoi volti, che riescono a catturare sempre al meglio il variare delle espressioni dei personaggi a seguito del veloce mutare delle situazioni, grazie ad un attento studio del character design.

Non rimane quindi che lodare Bao Publishing per aver riproposto questa saga in una nuova veste (con un occhio anche ai collezionisti di più vecchia data: l'ultimo volume inedito, La Tempesta, uscirà infatti con una tiratura limitata nel formato della vecchia edizione, più piccolo di quella attuale, per permettere di completare la raccolta anche ai possessori dei vecchi albi) e consigliare la lettura anche a chi possa essere stato deluso dal quasi omonimo film del 2003 con Sean Connery: il fumetto è davvero tutt'altra cosa e sarà capace anche, ci scommettiamo, di invogliare a riscoprire qualche bel romanzo di fantascienza.

Dati del volume

  • Editore: Bao Publishing
  • Autori: Testi di Alan Moore, disegni di Kevin O'Neill
  • Genere: Avventura
  • Formato: 17x26,152 pp., C., col.
  • Prezzo: 21€
  • ISBN: 978-8832732580
  • Voto della redazione: 8
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