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Arf! Festival 2024, camminando fra la fiera

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L’edizione 2024 di ARFestivalL, la decima di questa kermesse che in pochi anni si è imposto nel panorama fumettistico nazionale come una delle realtà fieristiche più apprezzate da pubblico e addetti ai lavori, giunge ormai al termine. Un successo che è cresciuto anno dopo anno grazie alla qualità complessiva della sua proposta, e che solo la pandemia aveva momentaneamente interrotto.
Un piccolo Festival ma grande per offerta e contenuti, che al contrario di altre manifestazioni risulta vincente proprio per le sue dimensioni a misura d’uomo. Un evento fruibile senza stress, da vivere con assoluto piacere, in cui è possibile incontrare grandi artisti e dialogare con loro in un modo ormai impensabile in altri eventi dedicati al fumetto.

La location scelta dagli organizzatori è poi una delle carte vincenti della manifestazione. Mentre Romics, la mostra mercato tradizionale della Capitale, si svolge in un polo fieristico collocato nei pressi dell’aeroporto e distante dalla città, ARFestival ha scelto fin dall’inizio di collocarsi nel cuore pulsante di Roma, nei locali dell’ex Mattatoio situati nel caratteristico quartiere di Testaccio. Un sito storico restituito anni fa alla cittadinanza come centro culturale di pregio, luogo prediletto per eventi e mostre, che rende l’ARF ancora più speciale. È sempre un piacere perdersi tra le strade di questo rione popolare, uno dei più amati dai romani e non solo, caratterizzato dai suoi palazzi di fine ‘800/primi ‘900 dotati dei tipici cortili interni.
Testaccio è oggi luogo di movida, locali, trattorie tipiche e cultura. È quindi naturale, per un quartiere così vivace, ospitare una realtà altrettanto vivace come ARFestival che si può considerare ormai come uno degli eventi culturali più attesi della Capitale.

Il festival quest’anno ha sostanzialmente replicato la formula vincente del 2023, a partire dall’ormai celeberrima Arfist Alley, in cui, come di consueto, è stato possibile incontrare e chiacchierare amabilmente con tanti protagonisti della Nona Arte, pronti a eseguire disegni su commissione o anche solo autografare e dedicare una delle loro opere. Tra i presenti, oltre a professionisti affermati come Sara Pichelli, Iván Brandon e Otto Schmidt (doveva esserci pure la star brasiliana Rafael Albuquerque, rimasto, però, in patria a causa delle alluvioni nel Rio Grande do Sul) anche parecchi autori di talento come Alessandro Cappuccio (sempre più sulla cresta dell’onda negli USA per il suo lavoro su Moon Knight), Mattia De Iulis (la cui ultima fatica, The Cull, realizzata in coppia con la scrittrice Kelly Thompson, è stata da poco candidata agli Eisner Award nella categoria Best Limited Series), Federico Mele, Jacopo Camagni, Elisabetta D’Amico, Stefano Zanchi, Rita Petruccioli, Maurizio Di Vincenzo, Francesco Dossena, Helena Masellis, Luca Lamberti, Paolo Villanelli e tanti altri ancora.

Notevole, poi, l’offerta espositiva, con bellissime mostre, ricche di tavole originali, dedicate a maestri come Dave McKean, Baru e Silvio Camboni (che ha realizzato anche l’illustrazione per il manifesto del festival) e – per la prima volta in Italia – alla giovane autrice vietnamita Hoàng Trúc Lâm, di cui è stato presentato in anteprima il volume La strada dei fiori (edito da noi da Toshokan, come il precedente Estate infinita), la sua opera d’esordio del 2018.
Ognuno dei quattro artisti citati ha, inoltre, preso parte a interessanti incontri con il pubblico presso la Sala Talk e concesso varie – e affollate - sessioni di firmacopie, a cui si è unito pure Vittorio Giardino, invitato a tenere una delle due lectio magistralis del festival (protagonista della seconda è stato Baru).
Altre sessioni di firmacopie hanno invece visto la partecipazione di vari autori di Coconino, Bao, Bugs e Tunué (presenti, tra gli altri, Zuzu, Antonio Pronostico, Bruno Cannucciari, Matteo De Longis, Leonardo Cantone e Vincenzo Bizzarri) per i quali erano stati allestiti piccoli corner dedicati all’interno del Bookshow.
Da non dimenticare neppure la nutritissima rappresentanza del fumetto indipendente con oltre cinquanta espositori e l’Arf! Kids, lo spazio riservato ai più piccoli.

Ultima, ma non meno importante notizia, gli organizzatori dell’Arf! Festival hanno annunciato che a settembre la manifestazione avrà un’edizione gemella a Genova, nella bella cornice dei Giardini Luzzati. A parte il nome differente – GEN, dalla parte del fumetto – il format dovrebbe essere lo stesso della kermesse romana.

Antonio Ausilio e Luca Tomassini.

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