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L'odissea di Topolino: Intervista a Roberto Gagnor e anteprima di Topodissea

L'8 e il 15 agosto, uscirà su Topolino il racconto in due parti Topodissea, scritto da Roberto Gagnor e disegnato da Donald Soffritti. Una storia molto attesa quella ispirata all'Odissea di Omero e che va a inserirsi nel filone classico delle Parodie Disney. Tuttavia, negli ultimi anni, questo tipo di racconti si è contraddistinto per una certe fedeltà alle opere originali, tanto da essere più che parodie vere e proprie trasposizioni disneyane. Abbiamo contattato lo sceneggiatore Roberto Gagnor per saperne di più. Oltre all'intervista, trovate nella gallery in basso alcune immagini inedite in anteprima di Topodissea.

Ciao, Roberto. Bentornato su Comicus.

Grazie a voi!

Uscirà su Topolino 3272 e 3273 (in uscita l’8 e il 15 agosto) Topodissea,  il tuo nuovo lavoro parodia del celebre poema di Omero. Come è nata l’idea di trasporre quest’opera? Qual è il tuo legame con essa?

Esistevano già altre parodie Disney dell'Odissea, ma volevo essere più fedele all’opera originale. I miei genitori sono insegnanti di greco e latino (e li ringrazio qui, per tutto), per cui l’Odissea è una storia che ho ascoltato - e letto - praticamente fin da piccolo, quasi come favola della buonanotte. Per cui volevo riprenderla a modo mio, ma restando fedele all’originale sotto vari punti di vista.

Che tipo di adattamento sarà? Le recenti storie di Topolino tratte dai romanzi sono più veri e propri “adattamenti” che “parodie”. Per Topodissea hai cercato di essere il più fedele alla trama dell’Odissea o l’opera di Omero sarà la base per un’interpretazione molto più personale?

Già Martina fece un adattamento molto più suo e più personale: per cui ho riletto e “scalettato” l’Odissea, cercando di mantenerne la struttura: gli dei che discutono di Odisseo, lui e i suoi compagni che partono da Ogigia (diventata Ociccia nella storia), arrivano a Scheria, dai Feaci, e narrano la loro storia. In più ho trasformato la “Telemachia” (la ricerca di Odisseo da parte del figlio Telemaco) dei primi libri in una sottotrama parallela, ma sempre mantenendo la vicinanza all’originale. Ho anche cercato epiteti “omerici”, ma molto… disneyani, per i personaggi! Soprattutto, ho voluto mantenere una divisione fondamentale per l’opera e per il mondo classico: gli dei e gli uomini. Nel mondo di Omero, gli dei non solo esistono, ma agiscono nel mondo: fermano gli umani, li consigliano, li puniscono. Toglierli dal mondo, come succede in film come Troy, è assurdo. Per cui qui gli dei ci sono, e sono… i paperi! Gli umani, invece, sono i topi. Paperino sta in mezzo, nel ruolo di un generico compagno di Topolino/Odisseo: Odisseo ha parecchi compagni, ma di pochissimi si fa il nome: più che altro, fanno una brutta fine. Per cui mi piaceva raggrupparli tutti in un certo papero sfortunato e pasticcione!

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In che modo gag e azione si alterneranno? Sarà una storia molto comica o le gag saranno integrate in un racconto dai toni più avventurosi?

Tutte e due! C’è l’avventura, perché l’Odissea non a caso è definita “il primo romanzo della storia”: ci saranno Polifemo, Circe, Scilla e Cariddi… ma tutti giocati in senso ironico, tra gag e anacronismi. Soprattutto, cambia il motivo per cui Poseidone ce l’ha con Odisseo. Nell’opera originale, il dio è infuriato con l’eroe perché ha accecato suo figlio, Polifemo: qui ho trovato una soluzione più disneyana… che però si ricollega all’idea stessa dell’Odissea.

Nel momento in cui affronti una storia di Topolino ispirata a un romanzo famoso, quali sono i punti che cerchi di rispettare, quali gli obiettivi?

L’obiettivo è sempre di divertire il lettore... e divertirmi! La parodia, poi, nasce secondo me sempre da due cose: un grande amore (come in questo caso) oppure… la voglia di sfottere ferocemente qualcosa che non ti piace (come nel caso della mia Quacklight, parodia di Twilight). Di solito faccio una scaletta, come per tutte le storie Disney e non che scrivo: però cerco anche di calarmi nell’”orizzonte” dell’opera: di imitarne, per quanto possibile, il linguaggio, i modi, i ritmi. Un lavoro lungo (ho iniziato a lavorare a questa storia nel gennaio 2017 e l’ho finita un paio di mesi dopo), ma bellissimo.

Immagino tu conosca bene la storica Paperodissea di Guido Martina e Pier Lorenzo De Vita del 1961. Quali sono i punti in comune e le differenze con la tua storia?

Ho cercato di non farmi influenzare dalla versione di Martina: l’ho riletta, ma volevo sganciarmene completamente. Le parodie di Martina mi piacciono di più quando sono fedeli, come nel Milione o nell’Inferno di Topolino.

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Topodissea è disegnata da Donald Soffritti. Come si è avviata la vostra collaborazione per questa storia?

Donald è stato scelto dal mio ottimo editor, Davide Catenacci: una scelta che mi ha trovato molto d’accordo! Donald ha uno stile molto moderno, pur essendo molto Disney, e racconta benissimo le gag (le sue strisce e le sue vignette singole sul Topo sono esilaranti). In più è un amico e un’ottima persona, il che non guasta affatto, quando si tratta di lavorare insieme. 

Come si è sviluppata poi questa collaborazione con Donald Soffritti, che tipo di indicazioni hai dato all’artista e che apporto ha dato lui alla storia?

Io mando sempre al disegnatore tonnellate di immagini di reference, per la “gioia” sua e di Catenacci: in questo caso, non solo ho cercato vasi greci e mosaici per essere accurato nella ricostruzione storica, per quanto possibile, ma ho anche aggiunto parecchi riferimenti artistici: l’Odissea vista dai preraffaelliti, dall’arte del ‘600, dai romantici. Insomma, volevo rendere omaggio al primo romanzo della storia citando tutta l’influenza che ha avuto sull’arte e sulla letteratura.

Su cosa stai lavorando attualmente e quali storie vedremo nel prossimo futuro?

Presto uscirà il nuovo ciclo delle storie dell’Arte, stavolta dedicate alle tecniche artistiche, con storie disegnate tutte da autori diversi, da Luca Usai a Roberto Vian. Poi è pronto un ciclo di storie con Filo e Brigitta, disegnate da Silvia Ziche, Renata Castellani e Valerio Held. Poi, il ritorno di Brigittik con Vitale Mangiatordi! Fuori dal mondo Disney, sto scrivendo cartoni animati per l’estero e ho in lavorazione una serie a cartoni animati con Rai e Zocotoco, Food Wizards, di cui sono co-creatore. E inizierò presto a scrivere un film per il mercato tedesco. Insomma, il solito, meraviglioso caos lavorativo!

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