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One Piece, il teaser trailer del live-action targato Netflix

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Netflix ha diffuso il teaser trailer di One Piece, adattamento live action dell'opera di Eiichiro Oda. La prima stagione, composta da 8 puntate, sarà disponibile sulla piattaforma a partire dal prossimo 31 agosto. Potete vedere il filmato in italiano e in lingua originale qui di seguito.

Basato sulla serie manga più venduta di sempre in Giappone creata da Eiichiro Oda, ONE PIECE è una leggendaria avventura di mare come nessun’altra. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero che ha sempre sognato una vita di libertà. Luffy parte dal suo piccolo villaggio per affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di un leggendario tesoro, il ONE PIECE, per diventare il Re dei Pirati. Ma, per trovare il bottino, Luffy dovrà riunire l’equipaggio che ha sempre desiderato e trovare una nave su cui salpare, perlustrando ogni centimetro dei vasti mari, scampando ai Marines, e superando in astuzia pericolosi rivali ad ogni occasione.

A comporre la ciurma saranno Iñaki Godoy nei panni del capitano Monkey D. Luffy, Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero Gibson (Usopp) e Taz Skylar (Sanji).

Faranno parte del cast anche McKinley Belcher III, Morgan Davies, Aidan Scott, Vincent Regan, Jeff Ward, Craig Fairbrass, Langley Kirkwood, Celeste Loots, Alexander Maniatis, Ilia Isorelýs Paulino, Chioma Umeala e Steven Ward.

In partnership con Shueisha, ONE PIECE è prodotta da Tomorrow Studios e Netflix. Matt Owens e Steve Maeda sono gli sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunners. Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements sono produttori esecutivi.

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Netflix: al via la produzione de L'Eternauta, il primo video

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Netflix ha annunciato l'inizio della produzione della serie tv live action de L'Eternauta, il capolavoro a fumetti di H. G. Oesterheld e F. Solano Lopez. Per l'occasione è stato diffuso un breve teaser video che potete vedere qui di seguito:



Netflix ha anche annunciato il cast dell'adattamento: Ricardo Darín interpreterà Juan Salvo, insieme a un cast composto da Carla Peterson, César Troncoso, Andrea Pietra, Ariel Staltari, Marcelo Subiotto, Claudio Martínez Bel, Orianna Cárdenas e Mora Fisz. La regia è affidata a Bruno Stagnaro, che ha anche scritto le sceneggiature dei sei episodi insieme ad Ariel Staltari. Martín M. Oesterheld, nipote dell'autore dell'opera originale, parteciperà come consulente creativo.

Ricordiamo che in Italia L'Eternauta è pubblicato da 001 Edizioni e, a breve, arriverà una nuova edizione per Panini Comics. Questa la trama del fumetto:

Una notte, di fronte al tavolo di lavoro di uno scrittore, si materializza dal nulla l’Eternauta, un uomo un tempo chiamato Juan Galvez che narra all’attonito cronista una incredibile storia, quella di un’invasione da parte di esseri extraterrestri spietati e dalla disumana volontà di sterminio.
La vicenda ha inizio in una accogliente villetta nei sobborghi di Buenos Aires dove quattro amici giocano a carte. Juan Galvez, piccolo industriale, Favalli, professore universitario, Polsky, pensionato e costruttore di violini per passione e Lucas Herbert, un semplice impiegato, assistono impotenti all’inizio di una invasione aliena, portata avanti attraverso una nevicata iridescente che al solo contatto uccide istantaneamente ogni uomo. In un mondo dove la razza umana è decimata, comincia la strenua lotta di resistenza all’invasore, gli invisibili Ellos e i Manos loro fedeli servitori.

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Il trailer della seconda stagione di Sweet Tooth per Netflix

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Netflix ha diffuso il trailer della seconda stagione di Sweet Tooth, la serie tv tratta dal fumetto Vertigo di Jeff Lemire. Tutti gli episodi saranno disponibili a partire dal 27 aprile 2023. Potete vedere il filmato qui di seguito.

Dai produttori esecutivi Susan Downey e Robert Downey Jr. è in arrivo la seconda stagione Sweet Tooth, una favola postapocalittica tratta dai popolari fumetti di DC Comics. La serie racconta la storia di un bambino metà umano e metà cervo e di un viandante solitario che intraprendono insieme un'avventura straordinaria. Tutti gli episodi della seconda stagione di Sweet Tooth saranno disponibili dal 27 aprile 2023, solo su Netflix.

All'incalzare di una nuova ondata dell'Afflizione, Gus (Christian Convery) e un gruppo di compagni ibridi sono prigionieri del generale Abbot (Neil Sandilands) e degli Ultimi uomini. Nel tentativo di consolidare il proprio potere cercando una cura, Abbot usa i bambini per gli esperimenti del medico prigioniero Aditya Singh (Adeel Akhtar), che vuole disperatamente salvare la moglie infetta Rani (Aliza Vellani). Per proteggere i suoi amici, Gus accetta di aiutare il dottor Singh e inizia un'angosciante esplorazione delle sue origini e del ruolo della madre Birdie (Amy Seimetz) negli eventi che hanno portato al Grande Crollo. Fuori dalla Riserva, Tommy Jepperd (Nonso Anozie) e Aimee Eden (Dania Ramirez) si uniscono per liberare gli ibridi, ma la loro alleanza sarà messa alla prova mentre emergono i segreti di Jepperd. Quando le rivelazioni del passato minacciano la possibilità di redenzione nel presente, Gus e la sua famiglia d'adozione si ritrovano in rotta di collisione con Abbot e le forze malvagie che vogliono annientarli una volta per tutte.

Sweet Tooth è tratta dalla serie di libri di DC Comics scritta da Jeff Lemire, con la produzione esecutiva di Jim Mickle, Susan Downey, Robert Downey Jr., Amanda Burrell e Linda Moran. La serie è prodotta da Warner Bros. Television.

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King of Spies, recensione: la vecchia spia chiude i conti

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Mark Millar è uno sceneggiatore di fumetti che della legittimazione del fumetto tra la cultura alta, ossessione di molti dei suoi colleghi, se ne frega allegramente. Della natura popolare della cosiddetta Nona Arte Millar riesce a cogliere il lato punk e anarchico, usandola come veicolo per le sue idee gioiosamente sovversive, tradotte in script sempre scanzonatamente sopra le righe. Una vena trasgressiva che ha caratterizzato fin dagli esordi il lavoro dello sceneggiatore, passando per il periodo dorato in Marvel ricco di hit come Ultimates, Civil War, Old Man Logan e le serie di sua creazione come Kick-Ass e Kingsmen – The Secret Service, tradotte con successo sul grande schermo.

La facilità di concepire soggetti accattivanti che sembrano fatti apposta per una trasposizione sul grande schermo lo porta sul finire degli anni 2000 ad interrompere la collaborazione con le major del fumetto per creare una propria etichetta, la Millarworld, con cui comincia a sfornare miniserie disegnate dai migliori artisti del comicdom, reclutati grazie alla capacità attrattiva delle sceneggiature di Millar. Nel 2017 arriva un colpo di scena che in realtà è perfettamente coerente con la direzione che Millar ha dato alla sua carriera nell’ultimo decennio: la cessione di Millarworld al colosso dello streaming Netflix, attratto dalla possibilità di poter disporre di un bel pacchetto di storie firmate da uno dei migliori scrittori di comics e pronte ad essere tradotte in immagini. A dire la verità la prima serie tv targata Millarworld/Netflix, Jupiter’s Legacy, non è stata esattamente un successo, né di pubblico quantomeno di critica. Ciò nonostante, Millar continua a sfornare miniserie a raffica. La maggior parte delle opere post-accordo con Netflix scritte da Millar negli ultimi anni, nonostante la confezione scintillante e il coinvolgimento dei migliori disegnatori su piazza, non sembrano altro che soggetti pronti per l’adattamento cinematografico, privi del peso specifico dei lavori che lo hanno reso famoso. A questo destino si sottrae però King Of Spies, l’ultima fatica di Millar, da poco pubblicata nel nostro paese da Panini Comics Italia. Si tratta di una scatenata spy-story, genere che Millar ha già frequentato con successo con la summenzionata Kingsmen, che va però oltre la serie di “pitch” partoriti a ritmi industriali che hanno caratterizzato le ultime opere.

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Se il nostro giudizio sull’opera dovesse basarsi solo sulla trama, tutto sembrerebbe già visto. Il protagonista, Roland King, è una vecchia spia in pensione che ha dedicato l’esistenza al servizio della Corona, un James Bond che in nome del bene superiore ha fomentato rivoluzioni o le ha stoppate sul nascere, ha rovesciato governi, insomma ha eseguito senza mai obiettare tutte le missioni assegnategli dai servizi segreti britannici, sporcandosi le mani di sangue. Il prezzo da pagare è stato quello di trascurare la famiglia e di perdere l’affetto del figlio. Quando gli viene diagnosticato un tumore che gli lascia solo sei mesi di vita, Roland coglie l’occasione per riflettere sulla propria vita: e il bilancio non è esattamente positivo. Guardandosi indietro, la vecchia spia si rende conto che, con le sue azioni non hanno favorito in alcun modo la gente comune, ma soltanto favorito gruppi di potere politici e religiosa, o media corrotti. Roland decide quindi che dedicherà il poco tempo che gli resta per cercare di rimediare il più possibile ai tanti errori commessi nella propria vita. E qui comincia il bello, perché la trama assume i connotati di un “revenge movie” in cui King chiude i conti e inizia a far fuori tutti i gangli di questo potere marcio. La sua furia non risparmierà nessuno: premier, presidenti, papi, nessuno sarà più al sicuro. Finché i servizi segreti non decideranno di fermarlo, lanciando una caccia all’uomo in cui coinvolgeranno anche suo figlio.

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La trama di King of Spies non brillerà certo per originalità, ma è il sottotesto anticonformista a dare alla mini una marcia in più che la rende irresistibile. Scagliando la furia di King contro quelli che vengono chiamati i “poteri forti”, Millar interpreta forse furbescamente, ma centrando in pieno il bersaglio, il sentire comune di tanti cittadini che hanno la sensazione di non essere padroni del proprio destino, che viene deciso altrove. Lo sceneggiatore inglese padroneggia al meglio il proprio mestiere, mettendo in scena un plot adrenalinico, avvincente e pieno d’azione, ricco dei suoi tipici dialoghi taglienti e di scene a sensazione che galvanizzeranno il lettore. Ma dietro all’azione esplosiva si nascondono anche riflessioni importanti sulle conseguenze delle nostre azioni e sull’eredità che lasciamo a chi viene dopo di noi.

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Fondamentale per la riuscita di King of Spies è l’apporto dei disegni di Matteo Scalera, in una delle prove migliori della sua carriera. Notevolissimo il lavoro di design dei personaggi (a partire dal protagonista Roland King, ritratto come un invecchiato ma sempre affascinante Pierce Brosnan) e lo storytelling adrenalinico che lascia davvero senza fiato. Il montaggio delle scene d'azione è magistrale, con l'uso di vignette che tagliano la pagina orizzontalmente come uno schermo cinematografico. La scelta delle inquadrature è audace e contribuisce a trasmettere al lettore l'effetto cinetico dell'azione raffigurata. Scalera fa ampio uso di una inchiostrazione molto spessa e carica di nero sulla quale si innesta la palette di colori soffusi di Giovanna Niro, un connubio felice che determina un risultato finale di grande effetto.
King of Spies è un’opera che fa quello che un fumetto dovrebbe fare, divertire e intrattenere, e lo fa ad altissimi livelli.

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