Menu
Gennaro Costanzo

Gennaro Costanzo

URL del sito web:

Walt Disney’s Children’s Classics 1937–1953, recensione: l'arte dei Little Golden Books targati Disney

47b866cb0132f771172ddacad9a05f59 1

La collana Little Golden Books è una delle più popolari e longeve d'America: lanciata nel 1942, si racconta che nacque quando il vicepresidente e direttore vendite della Simon & Schuster Albert R. Leventhal vide la figlia di tre anni immergere un costoso libro illustrato nella vasca da bagno. Da lì l'idea di produrre libri illustrati per bambini robusti ed economici. Prima della loro introduzione, infatti, i volumi illustrati erano considerati oggetti di lusso, venduti a prezzi elevati e trattati con grande cura. Con i Little Golden Books, invece, i bambini poterono finalmente sentirsi liberi di possedere e usare i libri senza paura di rovinarli: potevano sfogliarli, disegnarci sopra, giocarci, e questo contribuì al loro enorme successo. In pochi mesi vennero venduti milioni di copie nonostante le restrizioni della Seconda Guerra Mondiale, trasformando la collana in un fenomeno editoriale senza precedenti.
Taschen ha da poco pubblicato uno splendido volume, in lingua inglese, dal titolo Walt Disney’s Children’s Classics 1937–1953 che raccoglie 10 celebri adattamenti illustrati fra classici e corti d'animazione.

Fin dall’inizio, la Walt Disney Company ebbe un ruolo centrale in questa avventura. I libri ispirati ai personaggi e ai film Disney diventarono infatti tra i più popolari della collana, e si rivelarono una risorsa vitale per lo studio soprattutto nel dopoguerra. Negli anni Quaranta, infatti, la Disney attraversò un momento difficile: impegnata durante la guerra in produzioni di propaganda e materiali per il governo, dopo il conflitto non riuscì a ritrovare subito né il favore del pubblico né quello della critica. I film antologici di quel periodo ebbero scarso successo, mentre gli ex artisti Disney fondatori della UPA sperimentavano un’animazione più moderna, osannata dalla critica. In questo scenario, i Little Golden Books fornirono alla Disney entrate regolari e fondamentali: le royalties costituirono una vera ancora di salvezza fino al grande rilancio con Cenerentola nel 1950.

5897928722966377e7f500b2409803e6

Oltre agli adattamenti dei lungometraggi, la collana presentava anche storie originali con i personaggi Disney. Topolino, Paperino e altri protagonisti venivano coinvolti in avventure inedite, che riflettevano spesso l’immaginario dell’epoca: viaggi spaziali, treni, e perfino un tour del futuro Disneyland in costruzione. Illustrare un Little Golden Books era considerato un incarico prestigioso: Walt Disney stesso sceglieva i migliori artisti, spesso quelli del Character Model Department, la sua vera “officina creativa”.

Guidato da Joe Grant, questo reparto era nato alla fine degli anni Trenta durante la lavorazione di Biancaneve. Era una sorta di laboratorio di ricerca artistica, in cui venivano prodotti disegni preparatori, modelli tridimensionali e soprattutto idee per nuovi progetti. Walt amava lavorare a stretto contatto con questi artisti: ne stimolava la creatività, accoglieva suggerimenti migliori dei suoi e li spingeva a superarsi. In questo clima nacquero bozzetti e progetti che avrebbero influenzato film come Fantasia, Pinocchio, Bambi o Dumbo. L’approccio era fortemente sperimentale e attingeva a una vasta gamma di fonti: dall’arte europea dell’Ottocento alle avanguardie del Novecento, fino all’illustrazione per l’infanzia.

Un principio cardine del pensiero di Walt era che l’animazione non dovesse limitarsi a imitare la realtà, ma a reinterpretarla. Secondo lui, la caricatura era il mezzo migliore per restituire l’essenza della vita e delle emozioni: esagerare i movimenti, sintetizzare le forme, rendere visibile l’immaginazione. Gli artisti Disney, molti dei quali provenivano dalle migliori scuole d’arte americane e avevano ambizioni da pittori o scultori, misero a frutto questa filosofia nei loro lavori per i Little Golden Books. Le illustrazioni, infatti, dovevano essere semplici, leggibili, immediate, ma al tempo stesso evocative ed emozionanti: in poche pagine occorreva condensare la storia di un intero lungometraggio, senza rinunciare alla qualità.

2c46d620cabffaffc8dc1f30c1e38923

In questo contesto, i Little Golden Books divennero anche un terreno fertile per la sperimentazione stilistica. Alcuni artisti, come Gustaf Tenggren, semplificarono forme e colori rispetto alla complessità dei film, creando immagini essenziali ma molto efficaci. Altri, come Mary Blair, introdussero un linguaggio visivo moderno, fatto di colori brillanti, forme piatte e stilizzate. Blair fu una delle figure più influenti, nonostante abbia realizzato solo poche copertine e illustrazioni dirette per i libri: le sue opere preparatorie per film come Cenerentola, Alice nel Paese delle Meraviglie e Peter Pan ispirarono moltissimi colleghi. L’impronta di Blair, e più in generale la libertà grafica offerta dai libri, rese possibile uno stile diverso da quello dei film, spesso più fresco e contemporaneo.

Dal punto di vista tecnico, la maggior parte delle illustrazioni era realizzata con acquerelli e gouache, tecniche difficili da correggere e quindi molto impegnative, ma che garantivano un risultato vivace e luminoso. I libri uscivano spesso in concomitanza con i film Disney, fungendo anche da materiale promozionale. La collana si ampliò nel tempo con nuovi formati (Big Golden Books, edizioni deluxe, volumi speciali) e, dopo vari passaggi di proprietà, fu rilanciata da Random House nei primi anni 2000, includendo anche i film Pixar e mantenendo lo spirito grafico dei volumi classici.

1ec66d3ddd734ebd8d2c17179dcc1d1b

Il libro edito da Taschen raccoglie in maniera integrale 10 adattamenti classici, seguendo la cronologia dei film e dei corti proposti. Nello specifico troviamo: Biancaneve e i 7 nani, Pinocchio, Dumbo, Bambi, Pierino e il Lupo, Once Upon a Wintertime, Le avventure di Mr. Toad, Cenerentola, Alice nel paese delle meraviglie e Peter Pan. La selezione consente di poter ammirare diverse tipologie di adattamenti, alcune molto fedeli nel riproporre il design dell'opera originale, altre in cui c'è un maggiore distacco nei modelli, come ad esempio il caso di Cenerentola ad opera di Retta Scott Worcester. È interessante osservare anche l’impaginazione e la composizione tra testo e illustrazione, con soluzioni sempre differenti e funzionali adottate dai vari artisti.
Il volume risulta dunque prezioso sia per gli appassionati Disney sia per gli amanti dei libri illustrati per l’infanzia, e ha il merito di mettere in risalto una forma d’arte spesso dimenticata.
Oltre ai dieci racconti, il volume Taschen propone anche un’approfondita introduzione, una scheda dedicata a ciascun adattamento e una a ogni artista.

L’eredità dei Little Golden Books della Disney è enorme. Per i bambini degli anni Quaranta e Cinquanta furono un ponte verso l’universo Disney in un’epoca in cui i film non erano facilmente reperibili al di fuori delle sale. Per generazioni di futuri artisti, quei volumi costituirono una vera scuola visiva: le composizioni, l’uso del colore e delle forme rimasero impressi nella loro memoria e influenzarono il loro stile. Molti degli animatori che crearono i grandi successi Disney dagli anni Ottanta in poi si formarono proprio studiando quelle illustrazioni. Ancora oggi i Little Golden Books continuano a essere ristampati, amati e collezionati, riconosciuti non solo come libri per l’infanzia ma come autentiche opere d’arte.

4 Words About: Tower Dungeon 1

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Tower Dungeon 1


Abbandonata la fantascienza cyber-punk di Blame! e quella mecha spaziale di Knights of Sidonia, Tsutomu Nihei si cimenta col fantasy grazie a Tower Dungeon, appena pubblicato da Planet Manga. La vicenda ruota attorno alla Torre del Drago, una gigantesca struttura fluttuante dove un malvagio necromante ha rinchiuso la principessa, dopo aver ucciso il re. Un gruppo di guerrieri, inclusi contadini arruolati, tra cui il protagonista Yuva - un giovane fattore sorprendentemente forte - si avventura per salvarla, affrontando creature mostruose e pericoli sconosciuti a ogni piano. Una trama davvero basica e lineare, con protagonisti appena tratteggiati, eppure tutto scorre con naturalezza e coinvolge fin da subito. Il tratto di Nihei si fa più grezzo e sporco rispetto a Knights of Sidonia, ma le tavole risultano potenti e spettacolari. È presto per tirare conclusioni: l’eccessiva linearità potrebbe diventare un limite, ma l’inizio è promettente e la fiducia in Nihei resta alta.

MTODU001ISBN 0

MTODU001ISBN 1

Dati del volume
Editore: Panini Comics
Autori: Testi e disegni di Tsutomu Nihei
Genere: Fantasy
Formato: 13x18 cm, 160 pp., B con sovracover., b/n.
Prezzo: 7€
ISBN: 9791221923506
Voto: 7

4 Words About: Topolino 3637

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Topolino 3637


Numero ricco, quello di Topolino 3637: entriamo subito nel dettaglio.
Si parte con la nuova collaborazione Disney/Marvel: What if...? Pippo diventa Spider-Man, di Steve Behling, Riccardo Secchi e Francesco D’Ippolito. Finora, la qualità media di queste “parodie marvelliane” è stata piuttosto deludente; fa quindi piacere imbattersi in una storia davvero riuscita e divertente. La migliore, finora, e con netto distacco.
Passiamo a Topolino e la Vestigia Z: torna il sempre eccellente Casty come autore unico e ritornano Eurasia e il ciclo di Atlantide, con il primo episodio di una storia in tre parti che, da sola, vale l’acquisto dell’albo.
Ultimo episodio, invece, per la terza stagione di Siamo Serie, di Sergio Badino e Silvia Ziche. Battute a raffica, ma un terzo capitolo troppo caotico e decisamente meno riuscito dei primi due.
Gradevoli, ma senza particolari guizzi, le restanti Paperino e la vacanza all’ultimo pino e In Science We Trust: Il tornado intelligente.

1wtopo3637 0

1wtopo3637 1

Dati del volume
Editore: Panini Comics
Autori: Testi e disegni di AAVV
Genere: Umoristico
Formato: 13,9X18,6 cm, 160 pp., B., col.
Prezzo: 3,5€
ISBN: 977112061106353637
Voto: 7,5

4 Words About: Diabolik LXIV N. 8 - Ricordo di Bettina

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Diabolik LXIV N. 8 - Ricordo di Bettina

Diabolik, come molte serie italiane, è una testata basata su storie autoconclusive, con personaggi nuovi in ogni episodio che quasi mai rivedremo in futuro. Tuttavia, esistono eccezioni che arricchiscono la continuity. Una di queste è Bettina, bambina apparsa per la prima volta nell’albo Angoscia del maggio 1966 e protagonista di diversi episodi nel corso dei decenni. L’intera sua vicenda viene rivissuta in Ricordo di Bettina, episodio che funge da recap per i lettori in attesa dell’albo celebrativo dei 60 anni, in arrivo nel 2026. Durante un colpo, Diabolik ritrova un cane d’oro che aveva regalato alla bambina durante il loro primo incontro. Di Bettina, ormai adolescente, non si hanno notizie da 48 ore, così lui ed Eva cercano di scoprire cosa sia accaduto. Sebbene le finalità riepilogative dell’albo siano evidenti, la trama scorre bene e sarà apprezzata da chi ha piacere nel ritrovare una delle poche persone a cui i due ladri sono sinceramente affezionati.

942F

942 029

Dati del volume
Editore: Astorina
Autori: Testi e disegni di A.A.V.V.
Genere: Giallo
Formato: 12x17cm, B., 130 pp., b/n
Prezzo: 3,50€
Voto: 7

 

Sottoscrivi questo feed RSS