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30 giorni di notte: The X-Files

Secondo l’ormai rinomata classificazione del re italiano dei b-movies Enzo G. Castellari, i film si connotano presso il pubblico fin dal titolo: se non funziona, se è troppo generico, allora si tratta di una pellicola-esticazzi?; se invece è forte e pregnante ci troviamo di fronte a un’opera-me’cojoni!
Un albo a fumetti come 30 giorni di notte: The X-Files, con tanto di Fox Mulder, Dana Scully e bocche vampiriche in copertina non può quindi che suscitare un commento alla “me’cojoni!”. E questo a prescindere dal contenuto e dalla qualità della storia. Si tratta, insomma, di un must have da esibire a mo’ di status symbol nerdistico di fronte a parenti, amici e conoscenti.
E che dire poi dell’effetto madeleine anni Novanta – con la riscoperta e il tentativo di riportare in auge uno dei franchise televisivi più famosi e amati di tutti i tempi – che va a innestarsi non soltanto sul serial fumettistico di culto ideato dallo sceneggiatore Steve Niles (da alcuni anni uno dei titoli chiave del parco testate targato Magic Press), ma anche su quella che si è trasformata, a tutti gli effetti, in un’apprezzata saga orrorifica di stampo cinematografico (finora comprendente due capitoli prodotti da Sam Raimi)?

Una perfetta trovata commerciale, quindi? Sicuramente sì. Ma anche un prodotto che sorprende sia per il rigore dell’impianto narrativo, per le scelte d’ambientazione e la buona qualità dei testi; sia per l’efficacia grafica del disegnatore Tom Mandrake, artista cinquantaseienne conosciuto dai lettori italiani soprattutto per la sua bella interpretazione di personaggi della DC Comics come lo Spettro, Martian Manhunter e Batman.

In 30 giorni di notte: The X-Files, gli scrittori Steve Niles e Adam Jones – quest’ultimo, membro chitarrista della rock band californiana dei Tool – riescono insomma a catturare lo spirito della serie TV di Chris Carter, riproducendone con gusto e passione le atmosfere raggelanti, la mitologia e le psicologie dei due protagonisti principali – l’agente Mulder, col suo insopportabile umorismo nero e la sua apertura a ogni ipotesi eterodossa, e l’anatomopatologa Dana Scully, con la sua mentalità scientifica e il suo atteggiamento scettico – e inserendole in una trama che ricostruisce in salsa postmoderna lo schema consolidato di un horror vampiresco.
Il risultato è una lettura caratterizzata dal giusto grado di suspence e tensione – che le torbide e graffiate illustrazioni di Mandrake esaltano con merito – nella quale il gioco nostalgico e fan-oriented non appare esclusivo, ma punta a tradursi in un buon racconto pieno d’azione e di mostri assetati di sangue.

Da evidenziare, infine, inoltre, le belle ed evocative cover del napoletano Andrea Sorrentino, talento nostrano conosciuto per i suoi contributi a serie come I, Vampire della DC Comics e God of War della WildStorm.

Dati del volume

  • Editore: Magic Press
  • Autori: testi di Steve Niles e Adam Jones; disegni di Tom Mandrake
  • Formato: brossurato, 144 pagg., a colori
  • Prezzo: € 13,00
  • Voto della redazione: 6
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