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Bouncer: L'integrale 2

Bouncer: L'integrale 2 © 2012 Les Humanoïdes Associés, SAS – Paris

Barro City, un polveroso villaggio sperduto nel deserto del sud-ovest degli Stati Uniti. E in questo luogo che sembra abbandonato dalla grazia divina, ma non dal male che alberga nel cuore degli esseri umani, sorge il saloon Infierno, un locale frequentato dalla peggiore feccia e la cui sorveglianza è affidata a Bouncer, un oscuro buttafuori armato di fucile.
Bouncer, monco di un braccio, nasconde un passato doloroso e tormentato e vive in una dimensione sospesa tra un realismo crudo, sanguigno e una spiritualità ricca di simboli esoterici e religiosi. Perché la regione dove Barro City sorge e in cui Bouncer si muove, non costituisce soltanto una semplice ambientazione geografica, quanto piuttosto una rappresentazione per immagini dell’animo umano.

Aperta nel 2001 col volume intitolato Un diamante per l’Aldilà, la saga di Bouncer – di cui oltralpe l’editrice Les Humanoides Associés ha pubblicato sette volumi, l’ultimo dei quali nel 2009 – si colloca tra i capolavori assoluti nella pur copiosa produzione fumettistica di Alejandro Jodorowsky. Ed è proprio per tale motivo che, dopo anni di pubblicazioni incomplete e disordinate da parte di altri editori, la proposta organica e compendiale di questo titolo sorprendente – effettuata in Italia dalla romana Magic Press attraverso un dittico di libri dal formato accattivante e dal prezzo contenuto – appare ancora più preziosa e meritevole di attenzione.
Western sui generis, legato a doppio filo con quanto l’artista cileno aveva fatto nel 1970 col suo film d’esordio – il visionario ed estremo "El Topo" – Bouncer trova in Francois Boucq uno straordinario visualizzatore grafico, capace di infondere credibilità, profondità, vigore e magia a uno scenario selvaggio e distante, dal quale il lettore – grazie a inquadrature vertiginose e a uno storytelling agile e sempre originale – viene letteralmente fagocitato.
In un impianto d’azione e avventuroso apparentemente non inedito, che a prima vista sembra riprodurre certi schemi narrativi mutuati da pellicole western revisioniste, violente e sopra le righe come "Lo straniero senza nome" o "Il texano dagli occhi di ghiaccio" – entrambe dirette da Clint Eastwood – Jodorowsky e Boucq riescono a piazzare sottotesti metaforici e psicanalitici che amplificano e talvolta sovvertono il senso lineare e superficiale degli intrecci.
Ogni luogo e ogni personaggio, in Bouncer rimanda, infatti, a qualcos’altro: Bouncer, per esempio, è l’uomo razionale che però si ritrova sempre in bilico sul baratro delle passioni, sempre attratto dal suo retaggio animale, sempre incompleto (il fatto che i personaggi delle opere di Jodorowsky siano spesso mutilati di qualche arto od organo ci dice molto in tal senso) e affamato di qualcosa di proibito. Non per niente cerca di sovrintendere a quanto accade nel saloon Infierno che non è altro che una rappresentazione simbolica dell’Es freudiano. Non lontano dall’Infierno c’è, poi, la dimora di Yin Li, una ragazza cinese innamorata di Bouncer, che si esprime per aforismi e che incarna la dolcezza e la forza dei sentimenti.
Il “gioco” di Jodorowsky, impegnato a disseminare di segni e significati nascosti la sua narrazione, rimanda direttamente alle sue teorizzazioni sulla cosiddetta Psicomagia, dove gli atti liberatori compiuti dall’individuo e il riconoscimento dei simboli che lo circondano sono essenziali per la cura dell’anima, chiamata a depurarsi dai veleni che la percorrono e che hanno quasi sempre origine dalle influenze familiari.
Fin dal primo ciclo di Bouncer (proposto nel 2009 dalla Magic Press all’interno del primo volume della collana integrale), il protagonista ha dovuto, quindi, superare delle vere e proprie quest salvifiche che, dietro orge di violenza sanguinaria e perversioni sessuali, celano percorsi di ricerca trascendente. Elemento che fa deviare spesso la logica delle trame nella dimensione del fantasy, in una commistione impossibile tra l’epica di John Ford e lo spiritualismo di Carlos Castaneda, tra gli “effettacci” della letteratura pulp e la psicanalisi junghiana. E nel secondo volume dell’integrale di Bouncer la formula non cambia, anzi: i risvolti surreali assumono toni ancora più raffinati e i personaggi grotteschi, mostruosi, deformi (caratteristici dell’intera narrativa di Jodorowsky) invadono maggiormente la scena.

La storia, divisa in due atti – La vedova nera e Cuore doppio – ruota intorno a una tenebrosa dark lady, Carolyn Harten, che con l’ausilio di una banda di desperados dell’esercito e un grottesco criminale chiamato Axe-Head (nel suo cranio è conficcata la lama di un’ascia che non può essere rimossa), tenta di impadronirsi delle terre che circondano Barro City, aride in superficie ma ricche d’acqua nel sottosuolo.
Il tema del doppelgänger; la sensualità cieca e sfrenata che ottenebra la mente dell’uomo guidandolo verso la rovina; l’aspirazione all’elevazione sociale e culturale che si scontra con l’impossibilità di scendere a patti con la propria natura bestiale; l’elemento dell’acqua come immagine fluida della fonte della vita: tutto questo percorre la vicenda di cui Bouncer si ritrova per l’ennesima volta protagonista.

Boucq, col suo tratto avvolgente e inquieto, fa deflagrare tutta la carica surreale e paradossale del racconto attraverso delle soluzioni grafiche audaci e affascinanti (magnifica la sequenza in cui Bouncer cavalca verso il tramonto, mentre la natura, tutt’intorno a lui, si trasfigura in simboli sessuali) e la visualizzazione di luoghi immaginifici e fiabeschi (la dimora di lady Harten, incuneata nell’oscurità di un canyon) o pervasi da una torbida religiosità (l’oasi di verde che si apre nel deserto come un eden e in cui appare anche l’ombra del serpente diabolico).
E alla fine, la drammatica risoluzione del racconto, che si chiude con la morte, concreta e allegorica insieme, di vari personaggi, non può non trasmettere al lettore un indefinibile senso di straniamento e un senso di liberazione catartica.

Dati del volume

  • Editore: Magic Press
  • Autori: testi Alejandro Jodorowsky; disegni Francois Boucq
  • Formato: brossurato, 120 pagg. colori
  • Prezzo: € 14,00
  • Voto della redazione: 8
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