Cassidy 18

l lungo viaggio di Cassidy per la sua redenzione è giunto al termine. Il nostro anti-eroe ha avuto diciotto mesi per mettere a posto le cose, un tempo concessogli dal misterioso bluesman. Se e come ha sistemato lasciamo al lettore il gusto di scoprirlo, di certo possiamo affermare che una missione Cassidy l'ha portata a termine: quella di offrirci un'ottima serie di puro e sano intrattenimento, che non ha deluso le aspettative dei lettori.

Merito di Pasquale Ruju che ha saputo abilmente costruire questa mini mescolando sapientemente continuity e azione, facendoci assaporare perfettamente il clima dei seventies che la serie prometteva. E si chiude col botto, con un ultimo numero denso e appagante. Sia chiaro, tutta la serie si basa su cliché narrativi e situazioni classiche, ma la miscela risulta divertente e appagante e la media alta, seppur con qualche scivolone dopo il numero dodici e una narrazione spesso decompressa.

Ottimi i disegni del duo Paolo Armitano/Daniele Furnò che impreziosiscono la sceneggiatura di Ruju con tavole di grande impatto visivo.