Action Comics #1 (USA)

Per tornare allo speciale, clicca qui.

È un aereo? È un uccello?
Non è la prima volta che gli abitanti di Metropolis si pongono queste domande ed anche in questa nuova realtà la popolazione della grande città sta iniziando a conoscere Superman, come chiamato da Lois Lane. 5 anni prima dell'attuale presente, Clark Kent è un giovane Superman versione Bruce Springsteen (così come definito dallo scrittore Grant Morrison) con shirt, jeans e mantello rosso. Un'immagine più giovane e fresca del personaggio che più di ogni altro ha bisogno di svecchiarsi. E Morrison fa un buon lavoro, ridefinendo il personaggio, più spaccone nella controparte supereroistica, più nerd in quella "umana".
Sembra quasi di leggere un episodio di Ultimate Spider-Man, con Clark Kent che fa un po' il Peter Parker. Non da meno, il tratto di Rags Morales ricorda per certi versi un po' Mark Bagley. Ma non temete, nessun tradimento, i personaggi sono rispettati a pieno.

Come in Justice League #1, in questo primo numero succede ben poco. Ma, a differenza di quello scritto da Geoff Johns, l'albo è sì introduttivo, ma non vuoto. Tutt'altro. Superman è, come nel primo (quello vero) Action Comics, quasi una leggenda fra la popolazione e combatte i criminali comuni. I suoi poteri sono in espansione e la gente lo adora. Ma, come visto in JL#1, le forze dell'ordine non vedono di buon occhio i supereroi, come il generale Lane, coadiuvato da un ben caratterizzato e già minaccioso Lex Luthor. D'altronde, la paura che l'alieno si adatti e prenda il dominio degli umani è concreta e tangibile.

Nel ripartire da 1, Morrison va oltre le origini, oltre Smallville (accennata giusto in una frase). E non si parte neanche dall'arrivo di Clark a Metropolis. I personaggi già si conoscono, ma è ancora tutto allo stato di partenza. Siamo ancora agli inizi. Il grosso deve ancora accadere.
Accompagnano i testi dello scrittore scozzese le ottime tavole di Morales, a suo agio con i personaggi.
Un esordio, dunque, che non delude le aspettative, che ci regala ottime atmosfere, dialoghi frizzanti e buone caratterizzazioni (moderne ma al tempo stesso classiche). Un rilancio che promuoviamo e che fa ben sperare per i numeri futuri.