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Stria

"I fantasmi esistono: sono quelli che nascono dentro di noi. Sono le nostre colpe, che possono diventare indefiniti abissi vuoti nella memoria (...) o mostri con un nome e un volto (...)".
In questa frase, pronunciata a fine racconto, è racchiuso il senso di Stria, nuovo romanzo a fumetti Bonelli di Gigi Simeoni che giunge quattro anni dopo l'enorme successo de Gli Occhi e il Buio, vincitore del Comicus Prize 2007 nella categoria miglior graphic novel.

Chiara è una hostess sulla quarantina. La sua mente e il suo fisico sono stremati dagli incubi che la donna non riesce a mandar via. Su un volo, mentre è al lavoro, incontra un vecchio amico: Fabio. I due sembrano non ricordarsi l'uno dell'altra, finché un contatto suscita in Chiara una tempesta emotiva, scatenando il panico sull'aereo. Dimessa, e sentendo che con l'amico Fabio c'è qualcosa di più di una semplice e vecchia amicizia, decide di indagare, ma per entrambi ricordare il passato è impossibile, la loro mente gli impedisce di accedere a quei ricordi.
È solo grazie al racconto della mamma di Fabio che i due iniziano a ricordare la loro amicizia, un tempo in cui erano ancora preadolescenti. In particolare ricordano le loro estati sul Marmentino, insieme ad Alfredo, un ragazzo paffutello con un indole po' macabra. Ed è proprio lui la chiave di tutto. Qual è il suo ruolo in questa storia? Intanto, passano le estati e il sentimento che lentamente sboccia fra Chiara e Fabio incrina i rapporti con Alfredo. E in tutto questo, c'è l'ombra della Stria (la Strega) che aleggia fra i boschi e sui monti, riaffiora dalle leggende popolari e spinge i ragazzi sulle sue tracce.

Nel presentare il suo racconto, Gigi Simeoni ci porta su due piani temporali: presente e passato. È proprio la parte dedicata all'adolescenza dei protagonisti la più riuscita del romanzo: il rapporto fra i tre ragazzi, la loro psicologia, vengono trattate in maniera perfetta dall'autore. Meno interessante, invece, la parte dedicata al presente in cui anche i personaggi soffrono di una caratterizzazione più piatta.
Di sicuro riuscito è tutto l'intreccio narrativo, che svia più volte il lettore sui personaggi e sulle possibili soluzioni. A differenza de Gli Occhi e il Buio, Simeoni è più disinvolto nella narrazione, seppur il primo romanzo poteva contare su trama, personaggi e tematiche più intriganti. Inoltre, anche se meno didascalico del precedente, Stria avrebbe comunque giovato di maggior fluidità in alcuni passaggi.

Per quanto riguarda le tavole, il lavoro dell'autore è davvero sopraffino, sopratutto nelle scene horror, graficamente le più interessanti. Specifiche sequenze, giochi di luci e ombre, come quello particolarmente inquietante di pagina 29, aumentano la tensione durante la lettura. Tensione che cala, quando ci sono scene solari e più familiari, che presentano una luminosità diversa. Così come tratteggiate in maniera differente sono le scene in cui si narra la leggenda della Stria. È chiara, dunque, la grande attenzione rivolta ai particolari e alla costruzione della tavola. Al pari di quella relativa alla costruzione della storia e dei risvolti psicologici dei personaggi.

Alla fine della lettura, sia le tavole che la storia ci trasmettono un notevole senso di inquietudine, alcuni passaggi (come la fine del povero Pierino, autistico incolpato ingiustamente) lasciano una profonda amarezza. È come se la strega, dalla carta, ci sfiorasse l'animo lasciandoci un velo di angoscia.

Dati del volume

  • Editore: Sergio Bonelli Editore
  • Autori: testi e disegni di Gigi Simeoni
  • Formato: brossurato, 320 pagine in b/n
  • Prezzo: € 9,00
  • Voto della redazione: 8
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