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Blood Sucker - Legend of Zipangu

Blood Sucker - Legend of ZipanguUna storia di vampiri moderna ma che ha le sue radici nel Giappone medievale. Migiri, vampiro dalle alte ambizioni, viene sconfitto da un abile uomo di spada, al quale aveva rapito l’amata per farne sua sposa. Il mostro rimane in una sorta di animazione sospesa sino ai giorni nostri, quando si risveglia e comincia a riunire attorno a sé una società di non morti, che hanno come punto comune la venerazione del "divino Yato", di cui si dicono messaggeri.

Yusuke, un giovane che si scopre essere alter ego moderno dello spadaccino che sconfisse Migiri, si trova a dover rinnovare la sua lotta contro l’affascinante e spietato Migiri, ostacolato non solo dalle creature non morte, ma anche dalla polizia. Il giovane infatti si è ribellato a quelli che inizialmente erano suoi alleati per via della cieca violenza da questi dimostrata nel distruggere una piccola vampira, sua amica d’infanzia cui il ragazzo aveva dato asilo, "congelata" dal vampirismo all’età di bambina.

La narrazione è basata sull’azione, sugli scontri continui tra i vampiri e coloro che li combattono. Scontri disegnati con dinamismo ed eleganza, nonostante la truculenza. Entrambe le parti sono descritte in modo più complesso rispetto al semplice “botte da orbi”: non vi sono personaggi senza motivazioni, ognuno ha alle spalle una storia che giustifica perfettamente il suo ruolo.

Vi è anche l’elemento tragico-romantico che non guasta mai ed è decisamente in linea con l’atmosfera della storia, essendo uno dei suoi nuclei principali nel collegamento tra il passato e il presente. Anche nel presente infatti Migiri sottrarrà a Yusuke la donna amata, e quando i due innamorati si rincontreranno, saranno costretti a farlo da nemici.

L’impressione generale è quella di una storia diversa dal solito, pur con la presenza di tutti gli elementi tipici dell’horror metropolitano. Vampiri organizzati, scontri con le forze dell’ordine tra le quali si distinguono comunque degli outsider o delle squadre speciali, elementi mistici.
Si potrebbe trovare qualche difficoltà nel distinguere le fazioni e i ruoli dei personaggi, con lo svolgersi della narrazione, ma più che le fazioni si finisce per notare l’azione e le motivazioni personali di ciascuno dei protagonisti. Per assurdo, la coerenza della trama passa in secondo piano di fronte al ritmo sempre ben sostenuto dell’azione.

Il disegno ha un tratto sottile e nervoso, attento a descrivere l’emotività dei personaggi: a volte trasmette quasi una sensazione di raffinato bozzetto, con i suoi tratti spigolosi che delineano volti allungati e delicati, attraversati da espressioni sgomente o crudeli.

Il finale lascia un po’ perplessi, provocando nel suo approssimarsi la sensazione di una conclusione un po’ affrettata e poco chiara. Rimane piuttosto aperto a diverse interpretazioni.
Nonostante questo, un buon fumetto, che combina horror moderno e la figura mai troppo abusata del vampiro con qualche suggestione da medioevo giapponese, presente a piccole ma gradite dosi.


Ylenia Semenzato
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