Doom Patrol 5
- Scritto da Redazione Comicus
- Pubblicato in Recensioni
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Stampa
Doom Patrol 5 (Play Press, brossurato, 114 pagine, colori, € 10.00) Testi di John Arcudi, disegni di Tan Eng Huat e Rick Geary.
Si conclude con questo volume la serie con protagonista la nuova Doom Patrol di John Arcudi e Tan Eng Huat, una fra le migliori collane dell’attuale parco testate Play Press, conclusasi troppo presto negli USA (dopo appena 22 numeri) ma che certamente rimarrà nella memoria dei lettori grazie a storie condite dall’ottimo umorismo nei dialoghi di Arcudi. Lo scrittore ha saputo tratteggiare con un pizzico di sarcasmo quattro nuovi personaggi come Fever, Kid Slick, Freak e Fast Forward, ben presto battezzato Negative Man per il suo essere intrattabile, senza tralasciare Cliff “Robotman” Steele, unico membro superstite della vecchia Doom Patrol. In questo quinto e ultimo capitolo, accompagnato da una copertina che cita quella del primissimo numero e ironizza sulla imminente chiusura, Arcudi riesce a costruire in maniera egregia l’epilogo di questa recente incarnazione della DP, concludendo la sottotrama riguardante Dorothy, ex membro della vechia DP in coma e in pratica unico legame rimasto di Steele con il suo passato supereroistico. Il gruppo affronta inoltre lo stesso criminale incontrato nei primi numeri della collana e intento ancora una volta a resuscitare Nou Yu. Ma Arcudi dona infine ai lettori quattro storie in cui vince non solo ancora una volta la simpatia che ha contraddistinto ogni personaggio, ma anche quella leggerezza tinta di surreale (ne è un esempio il primo racconto, dai tratti favolistici) che anche qui lascia il segno. Molto belle come sempre le tavole di Tan Eng Huat, uno fra i (tanti) motivi della bellezza di questa, sfortunata, Doom Patrol.
Carlo Coratelli
Si ringrazia l'ufficio stampa Pegasus Distribuzione per la fornitura del materiale
Carlo Coratelli
Si conclude con questo volume la serie con protagonista la nuova Doom Patrol di John Arcudi e Tan Eng Huat, una fra le migliori collane dell’attuale parco testate Play Press, conclusasi troppo presto negli USA (dopo appena 22 numeri) ma che certamente rimarrà nella memoria dei lettori grazie a storie condite dall’ottimo umorismo nei dialoghi di Arcudi. Lo scrittore ha saputo tratteggiare con un pizzico di sarcasmo quattro nuovi personaggi come Fever, Kid Slick, Freak e Fast Forward, ben presto battezzato Negative Man per il suo essere intrattabile, senza tralasciare Cliff “Robotman” Steele, unico membro superstite della vecchia Doom Patrol. In questo quinto e ultimo capitolo, accompagnato da una copertina che cita quella del primissimo numero e ironizza sulla imminente chiusura, Arcudi riesce a costruire in maniera egregia l’epilogo di questa recente incarnazione della DP, concludendo la sottotrama riguardante Dorothy, ex membro della vechia DP in coma e in pratica unico legame rimasto di Steele con il suo passato supereroistico. Il gruppo affronta inoltre lo stesso criminale incontrato nei primi numeri della collana e intento ancora una volta a resuscitare Nou Yu. Ma Arcudi dona infine ai lettori quattro storie in cui vince non solo ancora una volta la simpatia che ha contraddistinto ogni personaggio, ma anche quella leggerezza tinta di surreale (ne è un esempio il primo racconto, dai tratti favolistici) che anche qui lascia il segno. Molto belle come sempre le tavole di Tan Eng Huat, uno fra i (tanti) motivi della bellezza di questa, sfortunata, Doom Patrol. Carlo Coratelli
Si ringrazia l'ufficio stampa Pegasus Distribuzione per la fornitura del materiale
Carlo Coratelli
