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Superman: Secret Identity #1 e #2

Superman: Secret Identity #1 e #2 (Play Press, brossurato, 96 e 100 pagine, a colori, € 9,00 e € 9,50) Testi di Kurt Busiek, disegni di Stuart Immonen

Ci sono personaggi che non invecchiano mai. Nonostante il trascorrere degli anni ci sono sempre storie da raccontare su quelle che sono diventate icone dell’immaginario collettivo. Una di queste inossidabili icone è di certo Superman, l’uomo d’acciaio. Pubblicato ininterrottamente oramai da decenni continua ad appassionare ogni mese migliaia di lettori, e ad affascinare gli autori più disparati che vogliono dare il loro contributo all’ultimo figlio di Krypton. Fra questi, gli ultimi in ordine di tempo pubblicati in Italia, sono il bravo Kurt Busiek e l’ottimo Stuart Immonen che, con la mini di quattro Secret Identity (in Italia due volumetti per la Play Press), danno il loro personalissimo contributo al personaggio. O a quello che rappresenta, visto che la mini in questione non è incentrata sul Superman da tutti conosciuto ma su un personaggio e una persona completamente diversa. Tecnicamente sarebbe un elseworld, ovvero una storia alternativa, ma come succede sempre più spesso alla DC Comics di recente il marchio in questione è assente dalle copertine di molte serie di questo tipo. In breve è la storia di un ragazzo normale che a causa dello strano senso dell’umorismo dei genitori si ritrova affibbiato un nome piuttosto conosciuto, Clark Kent. Durante un’ adolescenza passata fra le scontate battutine da parte di amici e parenti, in una notte, mentre si trova in un campeggio solitario, scopre di poter volare proprio come il personaggio omonimo e di condividerne anche gli stessi poteri! A questo punto il dilemma da fronteggiare in un mondo molto più simile al nostro dell’universo DC è questo: come utilizzare questo dono per aiutare gli altri senza che tutto ciò distrugga la propria vita civile? E soprattutto: perché un normale ragazzo si ritrova all’improvviso i poteri di un Dio? Fra crude vicende che coinvolgono le eminenze grigie che governano gli Stati Uniti, scoperte agghiaccianti sulla sua probabile origine e più banali, ma altrettanto interessanti, squarci nella vita reale di Clark, scopriamo in maniera realistica come potrebbe essere un mondo con un personaggio come Superman e come il lato umano avrebbe un peso maggiore nelle vicende della persona Clark Kent rispetto al più fittizio DC Universe. Busiek dimostra di essere un ottimo scrittore anche quando non gioca con la sua conoscenza della continuity (cosa che forse erroneamente viene considerato il punto di forza della sua narrazione), dipingendo personaggi realistici e umani in una vicenda fantascientifica. Il tutto supportato da un Stuart Immonen in stato di grazia che ci regala la sua opera più matura e significativa e che per l’occasione colora di persona il suo lavoro con risultati pregevoli. In definitiva un lavoro che si eleva dalla media e che è consigliabile caldamente agli appassionati e non del personaggio e del buon fumetto in generale.

Domenico "Randall Dowling" Viola

Andrea Antonazzo
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