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Largo Winch #1 e #2


Largo Winch #1 e #2 - Euramaster #54 e #55 (Eura Editoriale, cartonato, 52 pagine, € 7,50 cad) Testi di Jean Van Hamme, disegni di Philippe Francq

Che cosa faresti se da squattrinato giramondo senza né arte né parte ti ritrovassi trasformato in un magnate dell'alta finanza a capo di una delle più importanti multinazionali del mondo?
Jean Van Hamme - scrittore di fama internazionale nonché ex manager di grido - lo sa e in "Largo Winch" cerca di spiegarvi il modo in cui dovreste comportarvi se vi trovaste di fronte a un'evenienza del genere. Addentrandovi tra le pagine di questo fortunatissimo serial potreste scoprire che FORSE non avete vagabondato a caso, che forse qualcuno - qualcuno che vi aveva a cuore - seguiva da lontano le vostre mosse e che vi ha lasciato CRESCERE in quelle condizioni per rafforzare la vostra tempra fisica, intellettiva e morale. Per farvi ereditare un impero economico e per mettervi in condizione di difenderlo dai feroci squali del capitalismo globalizzato.
La saga di "Largo Winch" ha un impianto cinematografico e possiede il respiro del kolossal. Si propone al lettore con l'appeal di un classico in stile "007" - coi suoi scenari da cartolina, le ambientazioni sofisticate e tutto il corollario di belle donne e coolness - e lo proietta in un vicende dense d'azione, ulteriormente vivificate dall'urgenza dell'attualità politica ed economica. Risulta, a tale proposito, di fondamentale importanza il lavoro del disegnatore Philippe Francq che con un tratto fresco, dinamico e realistico - rafforzato da un efficace uso del colore - contribuisce a esaltare la connotazione filmica delle storie.
Gli episodi di "Largo Winch" (così come quasi tutti i lavori di Van Hamme) sono stati serializzati per anni sulle pagine delle riviste settimanali - "Lanciostory" e "Skorpio" - prodotte dall'Eura Editoriale, riscuotendo sempre alti indici di gradimento. Si rendeva pertanto necessaria già da tempo la ristampa in volumi completi nell'ambito di quella collana - "Euramaster" - che da sola in Italia riesce ancora a portare sugli intasatissimi scaffali delle edicole bei titoli della bande dessinée d'oltralpe a un prezzo ragionevolmente basso. L'uscita definitiva è stata sollecitata dalla nascita di "Strike", una rivista mensile edita dalla Star Comics che è riuscita ad accaparrarsi la pubblicazione a puntate delle storie di "Largo Winch" (con traduzioni in qualche caso fortemente discutibili).
La cosa fa sorridere: da qualche mese è in corso in Italia una generale scoperta dell'acqua calda. Editori come la sopraccitata Star Comics (con un magazine che rappresenta la maldestra imitazione di "Lanciostory") o la Free Books (con un "Borderline" che presenta in chiave bonelliana uno dei serial più alimentari e meno significativi di Carlos Trillo) stanno cercando di spacciare come novità imprescindibili format e fumetti sui quali l'Eura ha costruito la sua fortuna già da molti anni a questa parte. Un esempio lampante di come una parte dell'editoria fumettistica nostrana si stia affidando a supervisori improvvisati che si propongono di conquistare fette di mercato con formule stra-abusate.
Il lancio serratissimo - un libro al mese - delle avventure di "Largo Winch" da parte dell'Eura ci fa, quindi, doppiamente piacere: da un lato pregustiamo la soddisfazione di poter godere di un'opera intelligente e piacevolissima nella sua compiutezza e nella sua veste definitiva; dall'altro c'è la zampata felina di un editore che intende ribadire (ma forse non ce n'era bisogno) che la classe non è acqua e che tre decenni di esperienza (e di ottimi fumetti) probabilmente qualcosa stanno a significare.




Alessandro di Nocera
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