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Capitan America: La morte del sogno

Capitan America: La morte del sognoIl personaggio di Capitan America, se escludiamo le sue avventure durante la II Guerra Mondiale, ha sempre avuto più fortuna editoriale come membro dei Vendicatori che come eroe in solitaria; nel 2005 questa consuetudine si interrompe con l'arrivo di Ed Brubaker, talentuoso scrittore che riesce a infondergli nuova linfa vitale immergendolo in missioni dai toni e dalla narrazione moderni, ma con rimandi al passato che riprendono eventi e personaggi direttamente dai suoi primi anni di carriera. La trovata più accattivante è la presentazione del Soldato d'Inverno, personaggio scomparso da anni reintrodotto con un riuscitissimo colpo di scena. I disegni e la colorazione sono altrettanto affascinanti, capaci di donare un'atmosfera noir alle storie davvero caratteristica anche nelle sequenze più movimentate.

L'elegante omnibus consente di godersi l'intero ciclo di storie, lettura adatta anche ad un neofita che volesse avvicinarsi a Capitan America, grazie ai flashback che chiariscono ogni elemento necessario per comprendere le vicende nel presente. L'unico appunto che si può muovere è la brusca virata, abbastanza innaturale, che la trama compie negli ultimi episodi, necessaria per allinearsi agli eventi che il personaggio attraversa durante e dopo il cross-over Civil War.


Carlo Alberto "Deboroh" Montori
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