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La terra dei figli: Gipi ha completato tutte le tavole

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Apprendiamo dalla pagina Facebook di Gipi che tutte le tavole del suo nuovo lavoro, intitolato La terra dei figli, sono state ultimate. Dopo un periodo di totale "clausura", come l'autore stesso ha definito questo ultimo mese passato a realizzare le ultime 60 pagine dell'opera, Gipi ha confermato sui social il completamento del volume che consisterà di ben 284 pagine, come potete leggere nel post qui sotto, ma di cui al momento non può svelare alcuna anteprima.

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Le copertine di Gipi degli Oscar Mondadori Junior

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Mondadori, nella collana Oscar Junior, ha proposto una nuova edizione di alcuni classici, ovvero 1984 e La fattoria degli animali di George Orwell, Fahrenheit 451 di Ray Bradbury e Il Signore delle Mosche di William Golding con introduzioni d'autore (fra cui Neil Gaiman e Stephen King) e con cover nuove realizzate da Gipi.

Potete vedere le cover nella gallery in basso. I volumi sono già disponibili in libreria e online:

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La cover di Gipi del romanzo YA di Roberto Recchioni

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Il prossimo 27 ottobre uscirà per Mondadori il primo romanzo di Roberto Recchioni dal titolo YA. La battaglia di Campocarne. Il volume, ordinabile su Amazon, sfoggerà una copertina disegnata da Gipi, come mostrato da Recchioni su Facebook. Ve la mostriamo qui di seguito.

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YA. La battaglia di Campocarne di Roberto Recchioni, 200 pagine - Mondadori

"Granduomo. L'incappucciato. Nonna Mannaia. Tre leggende le cui imprese hanno ispirato generazioni di ragazzi e ragazze. Tra di loro Stecco, un giovane senza qualità che si metterà in viaggio per raggiungere Dorsoduro, uno dei campi di addestramento per giovani avventurieri fondato dai suoi eroi. In questo luogo Stecco troverà amici e compagni d'arme, e forse l'amore. Con i suoi nuovi amici si preparerà alla battaglia di Campocarne, un feroce battesimo del fuoco in cui Stecco scoprirà che il sentiero dell'avventura è lastricato dal dolore e dalla sofferenza. Perché la nascita di un avventuriero è sempre segnata dalla morte dell'innocenza".

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La lettera dal futuro di Gipi a Matteo Salvini

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Fra i personaggi politici più presenti sul web e in tv, Matteo Salvini è sicuramente ai primissimi posti. Le sue dichiarazioni sono praticamente sempre al centro di polemiche, in particolari su temi caldi quali immigrazione e integrazione. Gipi ha deciso così di scrivere una lettera aperta al leader della Lega, pubblicata su Il Post, in cui il fumettista e regista immagina di aver costruito una macchina del tempo per incontrarlo nel futuro, ormai anziano. Ve ne riportiamo un pezzo:

"Se sono qui, adesso, a scriverti, Matteo, è perché tutto è andato molto bene. La macchina del tempo ha funzionato e sono anche riuscito a tornare indietro. Mia moglie non si è praticamente accorta di niente. Un attimo prima ero lì e un attimo dopo ero tornato. Nel nostro tempo tutto è avvenuto in un attimo, ma nel futuro mi sono fatto quasi una settimana.

E nel futuro, Matteo, ed è per questo che ti scrivo ora, ti ho cercato.
E ti ho trovato.
Come te la passavi?
Non ti piacerà.

Eri barricato – anziano, malaticcio e fragile – in un appartamentino al pianoterra di uno stabile di Borgosesia. Non eri solo, c’era anche un tuo collega, un certo Buonanno, che tra evidenti segni di demenza senile, blaterava di essere stato addirittura sindaco di quel paese. Borgosesia. Sul momento, sono sincero, Matteo, non gli ho creduto, ma una volta tornato a casa ho visto che sì, quel vecchietto rincoglionito aveva detto il vero. Era stato davvero sindaco di Borgosesia. Cioè oggi. Adesso, tornando, ho visto che ha recintato il paese con del filo spinato e messo dei recinti elettrificati per non far passare gli immigrati.
Ottima idea Matteo, neppure a me piacciono i negri e soprattutto i poveri. Però devo dirtelo: non ha funzionato.

Voglio dire, quando vi ho trovati, nella Borgosesia del futuro, eravate entrambi rintanati in casa. Spaventati e soli. Arrabbiatissimi, devo dirlo, uguale a ora. Ma con quella rabbia di chi è stato sconfitto e si consola e si consuma nel revocare bei tempi mai esistiti e brontolare di quanto il mondo sia andato in malora.
Perché a Borgosesia, nel futuro, più della metà della popolazione era costituita da immigrati, figli di immigrati, nipoti di immigrati. Ecco, lo so che ci resterai male, Matteo, ma è andata così.

Ci avete provato ma non ci siete riusciti."

Potete leggere la lettera integrale su Il Post.

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