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SUPERMAN - 65 anni più veloci di un proiettile Parte 2

VENTI DI GUERRA: DIVENTARE UN SIMBOLO

Nei primi bozzetti di Shuster, Superman aveva un costume bianco rosso e blu simile alla bandiera americana. I suoi autori erano infatti molto patriottici e volevano sin dall’inizio che il loro eroe rappresentasse in qualche modo l’American Way of life. Un anno dopo scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e fu allora che Superman iniziò la sua carriera di simbolo americano. Diverse copertine raffiguravano il Kryptoniano in compagnia di soldati dell’esercito USA o dell’Aquila, come quella, famosissima, di SUPERMAN 14 (1940).
Anche nelle storie il suo ruolo diventò più attivo: Clark Kent si arruolò nell’esercito e nelle vesti di Superman risolse da solo il conflitto, arrestando Hitler e Stalin, per concludere così la guerra con due anni di anticipo (Looks Magazine, 1943). Una situazione oggi improponibile (come vedremo più avanti), che però indicava come Superman non fosse più solo l’eroe di un fumetto, bensì qualcosa di più, appunto, un simbolo. Nel 1940 gli fu addirittura dedicato un Superman Day alla Fiera Mondiale di New York del 3 luglio, con tanto di Superman in carne e ossa (l’attore Ray Middleton). Era la prima volta che qualcuno interpretava dal vivo l’Uomo d’Acciaio.
Non solo Kal-El partecipò alla guerra: anche i suoi due creatori, infatti, partirono in divisa e al loro ritorno trovarono molte cose cambiate. Non in meglio, purtroppo (come vedremo nel prossimo paragrafo).
Superman dai tempi della guerra è rimasto un’icona della cultura popolare americana fino ai giorni nostri, al pari di Marylin Monroe, della famiglia Kennedy, della Coca Cola e della Harley Davidson. Oltre, ovviamente, alle sue apparizioni in film, canzoni e altre opere, mi limito a citare le rubriche della posta degli albi americani dell’Azzurrone usciti subito dopo l’11 settembre 2001, che ospitavano lettere di fan di Superman a proposito della tragedia delle Twin Towers e del Pentagono.
Ma Superman non viene visto solamente come simbolo americano: molte sono le teorie che lo interpretano addirittura come icona religiosa, versione fumettistica del Redentore. Come spesso viene fatto notare, lo sfondo giallo della sua S ricorda moltissimo due pesci (classica immagine cristiana); il nome Kal-El deriva dall’ebraico “Tutto ciò che è Dio”; Jor-El, che manda dall’alto il suo unico figlio sulla Terra, viene visto addirittura come Dio, che fece la stessa cosa; leggendo le varie timeline di Superman post-Crisis, si può notare come l’Azzurrone sia stato ucciso da Doomsday e sia risorto all’età di 33 anni, esattamente come Cristo.

2 - continua

Francesco Vanagolli
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