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INTERVISTA A DAN SLOTT

Dall’intervista rilasciata da Dan Slott a Comixfan.

Dopo l’acclamatissima run di 12 numeri, la serie di She-Hulk sarà rilanciata in Ottobre e allo stesso tempo lo scrittore Dan Slott sarà certamente impegnato. Al momento è all’opera su due divertenti miniserie: Spider-Man/Human Torch e GLA, oltre ad un nuovo progetto, sempre per la Marvel Comics.
CF: Tu hai iniziato a lavorare negli anni ’80 e ’90, periodo in cui uscirono capolavori come Dark Knight Returns e Watchmen ed il pubblico faceva affermazioni del tipo: “Si, è così che un fumetto andrebbe fatto!”. Tutti gli autori cercavano disperatamente di imitare lo stile di Miller e di Moore nel narrare personaggi intensi come i loro Batman e Roschach. La tua scelta è stata invece quella di scrivere storie a sfondo umoristico.
DS: Sinceramente credo che i miei lavori siano stati uno “scossone” necessario al mondo dei comics. La mia prossima serie (che partirà a Settembre) sarà sulla Cosa e, naturalmente, quando si parla di umorismo non si può non parlare di Ben; nei primi due numeri vedrete scazzottate memorabili, mostri robot, ospiti d’onore e tanta, tanta distruzione! ...tutto ciò che ho sempre desiderato scrivere sulla Cosa da quando ero bambino. Non posso rivelarvi cosa accadrà, ma come al solito, quando si parla di una nuova serie sulla Cosa, arrivano sempre le solite domande: “Questo significa che lascerà i Fantastici Quattro?”, “Ben sarà ancora coinvolto in qualche Battleworld?”, oppure “Diventerà un wrestler?”. Niente di tutto ciò!
CF: Nel primo arco di storie di She-Hulk hai fatto apparire molti personaggi del MU, come Gladiator, Silver Surfer, Adam Warlock o Beta Ray Bill; la domanda è: cosa ti ha portato ad includere personaggi così secondari?
DS: Il fatto è che per me è come se il Marvel Universe avesse tanti “giocattoloni” e io volessi giocare un po con tutti. Poi il bello è anche non sapere quale personaggio potrà mai avere bisogno dell’aiuto di She Hulk.
E poi, “personaggi secondari”? Nel primo anno ci sono stati anche Spider-man, La Cosa, il Tribunale Vivente, Hercules, l’Uomo Assorbente, Victor Von Doom, ecc…
CF: Possiamo aspettarci che la nuova serie di She-Hulk ospiti personaggi come Wonderman, Wasp o Yellowjacket, che nel post-Disassembled sono entrati in una specie di ”Marvel-limbo”?
DS: Non fatemi fare rivelazioni, diciamo solo che se qualche fan dei Vendicatori Old school seguirà questa serie, non rimarrà deluso.
CF: Cosa ne pensi dell’avere al tuo fianco, nella nuova serie di Shulkie, come disegnatore, Juan Bobillo?
DS: Sono stato molto soddisfatto sia della collaborazione con Juan che con Paul Pelletier e anche se ora Juan se ne è andato, sono impaziente di vedere il suo lavoro su Exiles, in coppia con Tony Bedard! Vorrei fare un altro lavoro insieme a lui, è un vero talento! Mette energia e passione in qualsiasi cosa faccia e, ragazzi, guardate le sue tavole! In qualche modo, è come se facesse diventare il mio lavoro più semplice.
CF: Come è nata l’idea che ha portato a Great Lake Avengers?
DS: L’editor, Tom Brevoort, è venuto da me e mi ha detto: “Ti andrebbe di lavorarci?” Sapevo di non poter dire di no, altrimenti Paul mi avrebbe ucciso: tuti hanno una strana fissazione con alcuni personaggi, e, a parte Luke Cage e Iron Fist, i suoi sono proprio questi stupidi GLA’ers. Non fraintentedemi, anche io li adoro. Sono cresciuto diventando uno dei “Faithful 50”, un gruppo di 50.000 fans che seguivano Byrne passo passo, qualsiasi cosa avesse scritto. Così divenni un avido lettore dei West Coast Avengers quando Byrne introdusse, nel #46, la GLA [in WCA #46] e quando provai a irrompere nel mondo dei supereroi, una decina d’anni fa, provai con una mini sulla GLA.
Le premesse ci sono tutte, quindi, per concludere qualcosa di buono!

Matteo Protopapa
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