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DA ROMICS SULLA LAUREA A BONELLI

Comunicato Stampa: "Avete detto che sono emozionato. Non è vero: sono stravolto", così ha iniziato il suo discorso il Dottor Sergio Bonelli, subito dopo aver ricevuto, ieri 26 aprile, la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione dalle mani del Magnifico Rettore dell'Università La Sapienza di Roma Renato Guarini. E l'emozione l'ha fatta davvero da protagonista all'interno dell'Aula Magna dell'Università. Tanto attento silenzio e tanti calorosi applausi hanno cadenzato tutta la lunga cerimonia. Dopo aver provato e poi rinunciato a leggere il discorso scritto che si era preparato, Sergio Bonelli ha mostrato il suo libretto universitario: "Sono segnati due esami di giurisprudenza: nel primo non mi sono presentato, nel secondo mi viene dato dieci, un voto assurdo: dieci. Che cosa avrò mai fatto per meritarmelo? Mistero. Però è stato dopo questa prova che ho capito sarebbe stato inutile continuare. E così ho fatto altro". Bonelli ha poi detto di capire il senso di questa laurea in quanto testimone e protagonista della storia del fumetto italiano da prima del dopoguerra ("ho visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare", ha citato da Blade Runner. Per esempio "i primi timidi capezzoli che spuntavano dagli albi porno") e di accettarla come riconoscimento a tutto il mondo del fumetto. Il suo discorso si è concluso con un lunghissimo applauso del pubblico presente che contava, tra gli altri, editori, autori, disegnatori. Sergio Bonelli è stato semprre in toga, come gli undici Professori presenti sul palco (tra cui Sergio Brancato). A introdurre la cerimonia il Rettore Guarini che ha ricordato come ormai siano quarant'anni (dagli Apocalittici e integrati di Umberto Eco) che il fumetto è entrato all'Università. A seguire il professor Mario Morcellini, preside di Scienze della Comunicazione, che ha sottolineato la varietà del linguaggio fumettistico proposto da Bonelli, mentre la laudatio del Prof. Alberto Abruzzese ha sottolineato la forza dell'immaginario bonelliano, capace di interagire con quello americano pur riuscendo a creare un suo linguaggio riconoscibile, dal successo internazionale.
































Francesco Farru
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