Menu

Petizione UTET - Parla Restaino

Continua la raccolta firme promossa da Daniele Brolli, Alessandro Di Nocera, LoSpazioBianco.it e Comicus.it contro il libro Storia del Fumetto – da Yellow Kid ai manga di Franco Restaino, edito dalla UTET.
Superato da poco il traguardo delle 400 firme raccolte, diamo la parola al professor Restaino rendendo pubblico -su sua richiesta- un recente scambio epistolare avvenuto tra il professore e le nostre due redazioni.

Rispondo alla Sua cortese lettera dichiarando innanzitutto sorpresa e amarezza per l'iniziativa da Lei e da altri annunciata nei confronti della UTET, casa editrice con la quale collaboro da molti anni e che si è mostrata, per la proposta di Storia del fumetto, molto generosa e di grande efficienza.
I collaboratori della casa editrice hanno contribuito con grande impegno e partecipazione al lavoro di redazione e di editing. Tutti gli errori e le sviste sono da attribuire soltanto a me.
Oltre a quelli segnalatimi da alcuni lettori per lettera, ne ho trovato io stesso altri dovuti a distrazone, a controlli finali eseguiti in momenti di stanchezza, a parte alcuni - pochissimi, però - refusi materiali. Errori e sviste riguardano in particolare personaggi dell'area comic book e italiani (questi ultimi per distrazione imperdonabile: esempio, Linda invece di Diana per Martin Mystère, il nome della moglie di Tex, giusto nella striscia riportata, sbagliato nel testo, oltre ad Aquila Nera
invece di Aquila della notte, Tanino Liberatore che risulta precocemente deceduto in una pagina - chiaramente scritto per errore al posto di Tamburini - ma poi vivo e vegeto nelle pagine successive). Non si è trattato, ovviamente, di ignoranza da parte mia: leggo fumetti dal 1947, li studio da qualche decennio, sia qui sia all'estero, dove ho sempre ritagliato qualche pezzo del mio tempo di ricerca 'professionale' (filosofia anglostatunitense in prevalenza) per leggere saggi critici difficilmente recuperabili altrove. D'altra parte, sono abituato a lavorare con scrupolo e rispetto degli autori che tratto.Anche per la bibliografia, che è aggiornata fino al settembre 2004, ci sono state delle dimenticanze, come avviene in qualsiasi opera d'insieme come quella che ho scritto.
E veniamo all'opera. L'intento, nella situazione del mercato italiano del fumetto, è chiaro: tentare di portare a livello di interesse 'scientifico' e 'accademico' un settore di produzione artistica comunemente ignorato - a quel livello, tranne poche eccezioni - se non addirittura considerato indegno di quell'interesse. E inoltre, fornire un primo strumento di orientamento a chi, fra i giovani, desidera una informazione su quello che è stato ed è il fumetto, dalle origini ad oggi, nelle sue diverse modalità di elaborazione, destinazione e fruizione, nelle diverse aree geografiche, linguistiche e culturali. Ho scritto un libro, tutto da solo, che non è e non può essere né un'enciclopedia (cioè non può essere 'completo') né una somma di saggi critici o monografici su singoli autori o personaggi. Se invece di un volume di 500 pagine (comprese quelle con le riproduzioni) avessi potuto scriverne tre o quattro, anche le imprecisioni nel trattare molti personaggi - soprattutto quelli dei comic book - sarebbero state, ne sono sicuro, molte di meno.
Il mio desiderio, la mia speranza, sono che questo libro possa stimolare altri ad approfondire singoli aspetti, autori o personaggi della storia passata e presente del fumetto.
Prendo atto dei rilievi mossi, li accolgo in senso costruttivo, e desidererei che mi venissero comunicati per e mail in modo che si possa fare un foglio di errata corrige (nella mia copia per le correzioni ho già scritto le sviste segnalatemi e quelle che io stesso ho riscontrato).
Ultima cosa, l'amarezza provata di fronte non alla segnalazione di errori e di sviste (cosa salutare, giaché la ricerca scientifica è autentica quando procede per proposte, errori, correzioni; ogni libro è una tappa che viene oltrepassata da altri libri) ma al modo e al tono che in alcuni casi l'hanno accompagnata. Il libro è stato scritto da uno che ama la forma d'arte fumetto così come l'amano quelli che, leggendolo, hanno riscontrato errori e sviste ingigantendone, a mio avviso, la portata: per esempio, ho malauguratamente reso, oltre che in inglese, in traduzione italiana infelice alcuni nomi o soprannomi di personaggi o luoghi (Bull's Eye, Hell's Kitchen), ho riassunto concisamente, forse troppo secondo un lettore, caratteristiche di personaggi tanto amati - anche da me - quali Spider Man o i F.F.). E allora? E il resto dell'opera, le tante centinaia di alri personaggi e autori presenti? Nessuna opera si salva da un attento tiro al bersaglio.
Devo anche dire che qualche lettera, che pure mi segnala qualche assenza (ma quante ne potrei segnalare anch'io!), giudica il libro molto positivamente.
Ho scritto una lettera più lunga del previsto. Spero che, nell'interesse comune per le sorti del fumetto, si possano trovare sedi di discussione, privata o pubblica, in cui ci si possa confrontare in maniera serena e costruttiva, e anche polemica, ovviamente, se si ritiene opportuno.
La saluto molto cordialmente,
Franco Restaino



Segnaliamo inoltre a tutti i nostri lettori l'articolo di Guido Tiberga che affronta l'argomento sulle pagine della sua rubrica su La Stampa.it





Clicca qui per leggere il testo della petizione

Clicca qui per firmare la petizione

Clicca qui per leggere alcuni degli errori contenuti nel libro


Francesco Farru
Torna in alto