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Giuseppe Zimbalatti

Giuseppe Zimbalatti

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Dati di vendita 2014: i Graphic Novel registrano incremento del 13%

Secondo i dati prodotti da The Nielsen Bookscan Service, che si occupa di analizzare e fornire i dati di vendita per il mercato librario in nove paesi (UK, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Italia, India, USA e Spagna) e pubblicati da Publishersweekly.com, i graphic novel venduti in libreria nel corso del 2014 sono stati 8.669.000, registrando così un +13% rispetto ai 7.650.000 venduti nel 2013 e risultando, tra le letture per adulti, il genere con l'incremento maggiore, subito dietro al +15% del genere "self-help" (auto-motivazione, crescita interiore, autostima ecc).

L'articolo riporta una esauriente tabella con diversi generi di lettura suddivisi e raggruppati in 4 aree, fiction/non-fiction per adulti/bambini, che rivela, tra le altre cose, come le vendite per il pubblico più giovane abbiano registrato un generale aumento, in particolare per quanto riguarda il genere Science-Fiction/Fantasy/Magic che riporta 45.511.000 libri venduti, ben il 38% in più rispetto al 2013. Unica nota stonata, in tabella non compaiono i fumetti per bambini.

Un vero trionfo, comunque, per i graphic novel, visti i dati non particolarmente positivi per gli altri generi per adulti, e alcuni veri e propri crolli, come l'horror (-26%), azione/avventura (-15%), religione (-15%) o fantasy (-13%). Se poi consideriamo che BookScan si riferisce al 70% del totale delle vendite, quelle in libreria, e che non tutte le categorie di graphic novel vengono prese in considerazione, allora il dato reale è probabilmente ancor più incoraggiante.

The Multiversity Guidebook #1. Grant Morrison definisce il Multiverso DC

È in uscita in America The Multiversity Guidebook #1, un vero e proprio manuale che definisce in maniera dettagliata ciascuno dei 52 mondi del multiverso DC. "La guida alla più grande avventura nella storia della DC Comics" recita con enfasi il sito ufficiale.

Scritto interamente da Grant Morrison, l'albo ha coinvolto moltissimi artisti (tra cui Rian Hughes, Gary Frank, Dan Jurgens, Giuseppe Camuncoli, Klaus Janson, Jae Lee, Pete Woods, Joe Prado, Paulo Siqueira, Emanuela Lupacchino, Darwyn Cooke, Gene Ha, Marcus To, Ben Oliver, Nicola Scott, Chris Sprouse, Cameron Stewart e molti altri ancora), con il non poco ambizioso obiettivo di descrivere "la storia completa degli sconvolgenti eventi Crisis e la mappatura di tutto 'l'esistente conosciuto' DC".

La Guida comprende, inoltre, una "doppia avventura ricca di azione con protagonista Kamandi (The last boy on Earth) di Terra-51, accanto al post-apocalittico Atomic Knight-Batman di Terra-17 e a Chibi-Batman di Terra-42", come scritto sulla cover di Rian Hughes "Batman di due mondi differenti, per la prima volta insieme".
"Informazioni su tutti i mondi e i loro super-eroi" e quindi spazio a curiosità e stranezze, con "gli Agenti di W.O.N.D.E.R., The Light Brigade, i Super-Americans, The Love Syndicate" e altri personaggi "strani", alcuni nuovi, molti derivati da bizzarre fusioni tra personaggi noti, come "Accelerated Man, Aquaflash, BiOmac e altri."

Data di uscita 28 gennaio. 80 pagine. Prezzo $ 7.99.

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Marvel e l'influenza di cinema e tv sui fumetti. Il punto di Dan Buckley

Voci che la Marvel adatti i propri fumetti perché somiglino il più possibile alle loro rappresentazioni su schermo (cinema e TV), risalgono almeno al 2001, quando Grant Morrison e Frank Quitely vestirono in pelle gli X-Men. Con la creazione dei Marvel Studios e l'ascesa del Marvel Cinematic Universe, le voci hanno spesso lasciato il posto alle lamentele, specie riguardo i cambiamenti di una continuity percepita come al servizio di sinergie aziendali. In molti, poi, ritengono che nel post Secret Wars i personaggi somiglieranno tutti a quelli dei film.

Nel corso di un'ampia intervista con Icv2.com, il Marvel Publisher Dan Buckley, pur ammettendo l'influenza dei prodotti video sul medium cartaceo, respinge ogni ipotesi che possa esserci una volontà consapevole di adattare la continuity dei fumetti. "Io credo che alla gente piaccia saltare alle conclusioni", esordisce, pur ammettendo che "naturalmente" i film avranno una certa influenza sugli autori. E fa qualche esempio in proposito.

"Ricordiamo tutti, andando a rivedere i nostri albi degli X-Men anni '70, '80 e '90", ha detto, "come il Professor Xavier andasse a indossare il casco di Cerebro all'interno di una stanza e qualunque stanza fosse e a qualunque cosa somigliasse, dipendeva esclusivamente dall'artista del momento. Ma quella stanza, ora, dopo il film sugli X-Men con Xavier in quella grande area seduto all'interno di quel globo metallico con la rampa, e indossa l'elmetto, se prendi ora un fumetto Marvel, è proprio così che quella stanza appare. Il film ha definito la percezione del mercato di massa di come appare Cerebro. Gli autori che lavorano ai fumetti lo guardano e pensano "È figo, credo che lo farò anch'io!" Per cui, sostenere che un media non influenzi enormemente l'altro, significherebbe mentire".

E fa anche l'esempio di Thor. "Quando Kirby ha dato inizio a Thor si trattava di fantascienza. Se riguardiamo quelle tavole, era tutto frutto della sua immaginazione.
L'outfit era molto sci-fi, per mancanza di un termine migliore. Nel corso degli anni, attraverso l'influenza di diversi artisti e della loro immaginazione, direi che tutto ha preso a somigliare più alla mitologia nordica, o a Il Signore degli Anelli. Ora, dopo i film su Thor, la sensazione è che Asgard sia tornata di nuovo sci-fi, perché influenzata dal film".

"Per cui non c'è modo che questi film, che sono visti da milioni di persone, non stiano influenzando ciò che stiamo facendo nei fumetti" , ammette Buckley, "ma non stiamo cercando di allineare la continuity tra i due mondi narrativi perché, francamente, sarebbe un'impresa folle".

"Tentare di congiungere 75 anni di continuity dei fumetti con la continuity dei film? Credetemi, lavoro sia nei film che nei prodotti live-action per la TV, ed è già molto difficile sincronizzare queste due cose. Non ho la minima intenzione di aggiungere all'equazione 70 fumetti al mese".
Quindi chiosa "Sì, c'è un'influenza reciproca, e gli autori si rubano a vicenda le buone idee. Questo succederà sempre".

Come ulteriore esempio della reciproca influenza tra i due media, Buckley ha indicato la serie ABC Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D., i cui personaggi originali (l'unico già esistente è Coulson) sono ora protagonisti nelle proprie serie a fumetti.
"L'uno non prevarica l'altro, cosa peraltro molto difficile", conclude "ma si influenzano a vicenda, cosa peraltro molto divertente".

Ecco il nuovo look di Venom, da Guardian of the Galaxy #23

Venom ha un nuovo look. Casco pesante e placche corazzate per un nuovo completo che farà il suo debutto su Guardiani della Galassia #23 (appena uscito negli USA), un numero che vede il super-simbionte di Flash Thompson abbandonare il precedente aspetto, pesantemente armato, per passare a uno pesantemente corazzato.

Il nuovo look fa il suo debutto nell'ambito di "Planet of the Symbiotes", storyline scritta da Brian Michael Bendis e disegnata da Valerio Schiti. Arco narrativo che ha visto Flash Thompson tornare al pianeta che ha generato il simbionte Venom, svelando così un segreto che l'Universo Marvel aveva mantenuto tale da quando l'organismo alieno aveva fatto la sua prima apparizione trent'anni fa.

Mani italiane, dunque, in questo cambiamento. In un'intervista con Marvel.com Schiti ha rivelato che Brian Bendis ha usato come punto di partenza una versione di Venom presa da "Disney Infinity". «Qualcosa del genere.» Pare abbia detto Bendis. "Cool. Elegante. Grande".
"Cercava una versione di Venom che piacesse alla nuova generazione di lettori. Quella che ha conosciuto il personaggio come eroe e forse neanche sa che un tempo invece era un mostro". Ha ritenuto pertanto che fosse necessario crearne «una versione totalmente diversa, una versione moderna: forte, elegante e potente; una versione perfetta, con una nuova serie di super poteri".

Ma se Bendis ci ha messo l'idea di partenza, poi è Valerio Schiti che rivendica la paternità del processo creativo che ha portato al nuovo outfit di Venom.
"Volevo dargli un aspetto moderno e allo stesso tempo classico», dice «doveva somigliare più al primo Venom che all'"Agente Venom". Una versione nuova che però, paradossalmente, somigliasse alla versione più vecchia del personaggio, quella apparsa in Amazing Spider-Man #299".
E continua "Perché non usare quella prima e potente immagine come riferimento? [...] Ho cominciato a leggere Spider-Man più o meno quando quella run è stata pubblicata in Italia, nel 1992, per cui è stato una specie di omaggio a qualcosa che ho amato da ragazzo".

Quanto ai riferimenti artistici del passato che hanno influenzato il suo lavoro, Schiti non ha dubbi «Il design delle prime apparizioni di Venom, naturalmente. Ho guardato il lavoro di Mike Zeck e Todd McFarlane soprattutto per le dimensioni e l'idea principale: un tipo grosso con un ragno bianco sul petto. Era un disegno perfetto e davvero potente e ho voluto mantenere il design finale il più vicino possibile a quell'aspetto.»
Poiché si tratta di una versione spaziale di Venom, un Guardiano della Galassia, Schiti afferma di aver aggiunto alcuni dettagli sci-fi, per i quali ha preso spunto da anime e film come Ghost in the Shell o Tron.

Infine, spiega Schiti, "C'è anche una divisa per Flash Thompson". L'aspetto richiama quello di una divisa da astronauta (pantaloni pesanti e guanti imbottiti). I dettagli sono per lo più gli stessi (per esempio le insegne dei Guardiani su ognuna delle spalle); "Dovrebbe essere il "look di tutti i giorni" del nuovo Venom-corazzato". Conclude «Oh, Flash avrà anche un nuovo taglio di capelli, un taglio tattico in realtà. Dopo tutto è pure sempre un militare!".

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