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Luca Tomassini

Luca Tomassini

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4 Words About: Batman: Schemi Oscuri 1

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Batman: Schemi Oscuri 1


Anticipata da recensioni entusiastiche, arriva anche da noi Batman: Schemi Oscuri, maxiserie firmata da Dan Watters e Hayden Sherman. Ispirandosi alla classica Legends of the Dark Knight, gli autori ritornano ai primi anni di attività di Batman, detective già determinato ma ancora inesperto. Il primo volume presenta due casi, attraversati da atmosfere crime condite con una critica sociale che non guasta. Nel primo arco il Crociato Incappucciato deve affrontare un serial killer le cui origini affondano in un disastro ambientale che ha devastato la periferia di Gotham, mentre il secondo racconta la vicenda di uno stabile occupato e dei suoi abitanti, "aiutati" da un classico villain. Watters suggerisce che il degrado di Gotham nasce dal capitalismo predatorio e dalla corruzione che la stringono in una morsa. Notevole il comparto grafico curato da Sherman, che si segnala per una composizione della tavola personale ed interessante. Una delle migliori proposte dell'anno.

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Editore: Panini Comics
Autori: Testi di Dan Watters, disegni di Hayden Sherman
Genere: Supereroistico
Formato: 17x26cm, 160 pp., C., col.
ISBN: 9791221926101
Prezzo: 23,00 €
Voto: 8

I Fantastici 4: Gli Inizi, recensione: il sense of wonder torna sul grande schermo

  • Pubblicato in Screen

La cosa più bella di Fantastici Quattro – Gli inizi, vista dalla prospettiva di chi viene chiamato a scriverne una recensione, è che la pellicola è il prodotto cinematografico Marvel Studios con la cifra stilistica e autoriale più interessante dai tempi dei primi Guardiani della Galassia di James Gunn. Anche nel suo momento migliore, ovvero la Infinity Saga culminata nel 2019 con Avengers: Endgame, il Marvel Cinematic Universe si presentava come una perfetta catena di montaggio capace di produrre un ottimo cinema di intrattenimento ma priva, salvo pochi casi, di una identità autoriale forte e, aggiungiamo, di gusto cinefilo. Chi scrive si è divertito molto guardando quei film con la consapevolezza, però, di trovarsi a consumare cinema da fast-food. Questo ritorno del Favoloso Quartetto nelle sale (stavolta in una versione convincente) è dal punto di vista del gusto, invece, un piatto gourmet.

Matt Shakman, regista dal curriculum scarno ma autore della prima (e migliore) serie tv targata Marvel Studios, Wandavision, ha una decisa inclinazione per le ambientazioni retrò, “stilose” ed eleganti, e Fantastic Four – First Steps esalta questa propensione. Con l’aiuto di due collaboratori straordinari, lo scenografo Kasra Farahani (che ha “arredato” l’altra serie tv Marvel degna di nota, Loki) e la costumista Alexandra Byrne, Shakman ambienta questi “primi passi” dei Fantastici Quattro in una terra retrofuturistica, omaggio alle atmosfere Sixties delle indimenticabili storie del quartetto firmate da Stan Lee e Jack Kirby. Un’epoca piena di ottimismo, fiducia e speranza: gli anni di Kennedy, attraversati dalla frenesia della corsa allo spazio. I Fantastici Quattro sono figli di questa era, e compiendo la scelta di collocarli (momentaneamente) in una Terra parallela, Shakman (e il team di sceneggiatori che lo ha affiancato) risponde a due necessità. La prima, è quella di spiegare, dopo 17 anni di produzioni MCU, dove si trovassero finora i Fantastici Quattro, che dell’Universo Marvel (che sulle loro pagine è nato) sono la pietra angolare. La risposta (identica ad una fan fiction che chi scrive – e probabilmente non solo lui – si è fatto per anni) è che loro ci sono sempre stati, solo che erano… altrove. La seconda è quella di portare l’MCU per la prima volta a fare i conti con la Marvel a fumetti classica, visto che la sua principale fonte di ispirazione era stata finora la Marvel degli anni 2000, con linee Ultimate e affini. Ed ecco sprigionarsi finalmente sullo schermo quei colori pastello, caratteristica cromatica che la pellicola condivide col nuovo Superman, prigionieri finora di fotografie livide e desaturate che hanno caratterizzato anni di cinecomics. Il risultato, visivamente strepitoso, è un film di supereroi che ricorda Gli Incredibili (che erano ispirati proprio ai Fantastici Quattro), con una spruzzata di Jetsons e scene domestiche che sembrano uscite da una puntata di Ho sposato una strega. In un tripudio di abiti, accessori ed elettrodomestici di gusto rétro che sarebbe sorprendente se non venisse premiato con un Oscar per scenografie e costumi.

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Il film è ambientato su Terra 828, omaggio al mese e al giorno di nascita di Jack Kirby. I Fantastici Quattro sono in attività da 4 anni, sono gli eroi ufficiali degli USA, i beniamini della città di New York e oggetto di celebrazione in un talk show simile a quelli di Ed Sullivan o Johhny Carson.  L’incidente che gli ha conferito i poteri durante il loro viaggio nello spazio ci viene narrato solo attraverso le immagini di repertorio trasmesse alla tv. Mentre Reed Richards e sua moglie Susan scoprono di aspettare un bambino, la città riceve la visita dell’araldo di un essere cosmico al di là del bene e del male, afflitto da una fame eterna, giunto sulla Terra per divorarla: Galactus.

Il soggetto del film adatta brillantemente un super classico di Stan Lee e Jack Kirby come la Trilogia di Galactus ibridandolo con un altro capolavoro del duo, Che ci sia… la vita!, ma di più non diciamo per non rovinare il gusto di una eventuale visione. La resa sullo schermo del villain cosmico (interpretato da Ralph Ineson) è straordinaria, e anche la Shalla-Bal/Silver Surfer di Julia Garner (con una CGI più rifinita rispetto al trailer rilasciato mesi fa) fa la sua ottima figura. Non diremo come, ma il contestatissimo gender swap del personaggio si rende necessario per lo sviluppo della storia.

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Ma se la confezione e gli effetti speciali sono eccellenti, non è da meno la prova dei quattro membri principali del cast, affiatato come una vera famiglia. Pedro Pascal è un Reed Richards razionale, un genio a suo agio con la scienza ma molto meno nel comunicare le sue emozioni. Un ritratto di Mr. Fantastic molto simile alla sua controparte a fumetti classica. Joseph Quinn è il Johnny Storm/Torcia Umana sbruffone ma generoso che tutti amiamo, mentre una CGI perfetta dà le giuste sembianze alla Cosa di Ebon Moss-Bachrach. Finalmente Ben Grimm appare sullo schermo in maniera corretta, in tutta la sua drammatica umanità. Peccato che nella versione doppiata del film, a cui abbiamo assistito, la performance di Moss-Bachrach vada del tutto perduta.

E poi c’è Vanessa Kirby, che è assolutamente perfetta nel ruolo di Susan Storm. La sua è la prova migliore del cast, un’interpretazione eccellente con cui abbraccia con convinzione il ruolo di First Lady del Marvel Cinematic Universe. La Sue della Kirby (nomen omen) è la Sue di John Byrne: non Ragazza ma Donna Invisibile, forte e determinata, cuore pulsante e collante del gruppo, di cui è il vero leader. E madre che non si ferma di fronte a nulla per proteggere suo figlio. Senza dubbio la migliore interpretazione al femminile mai vista in un film Marvel.

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Fantastici Quattro – Gli Inizi è la seconda uscita, insieme a Superman, di un “dittico ideale” che in questa estate del 2025 si incarica di riportare la fantasia al potere e il “sense of wonder” in un genere in difficoltà, quello del cinefumetto. Con un risultato finale che, ne siamo sicuri, avrebbe deliziato e commosso gli stessi Stan Lee e Jack Kirby, il “King”, a cui finalmente viene dedicato un sentito omaggio prima dei titoli di coda.
Ci sono voluti diciassette anni, ma meglio tardi che mai.

Voto: 8

4 Words About: Dazzler - L'ultimo sipario

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Dazzler - L'ultimo sipario


Le storie di Dazzler dei primi anni '80 erano una variazione pop al classico concetto Marvel di supereroi con superproblemi: Alison Blaire vuole sfondare nel mondo della musica ma il suo desiderio è intralciato dalle sue responsabilità come supereroina. In questa nuova miniserie Dazzler è una superstar dei nostri tempi che canta il desiderio del popolo mutante di trovare un posto nel mondo dopo la fine di Krakoa. Identificando Dazzler con la popstar del momento, Taylor Swift (con riferimenti diretti che vi invitiamo a cogliere), Jason Loo scrive una satira dello star system nell'epoca dei social e degli hater, facendo di Dazzler un vessillo dei diritti civili e scrivendone addirittura le canzoni. Il disegnatore Rafael Loureiro e il colorista Javi Tartaglia sfruttano appieno le possibilità del digitale per visualizzare su carta i giochi di luce derivati dai poteri della protagonista. Lettura piacevole ma leggera, che non rende del tutto giustizia alle potenzialità del personaggio.

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Editore: Panini Comics
Autori: Testi di Jason Loo, disegni di Rafael Loureiro, colori di Javi Tartaglia
Genere: Superoistico
Formato: 17x26 cm, 128 pp., B., Col.
ISBN: 9791221917796
Prezzo: 16 €
Voto: 6

4 Words about: Marvel Masterseries - Fantastici Quattro di John Byrne 1: Ritorno alle origini

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Fantastici Quattro di John Byrne 1: Ritorno alle origini


Nel 1981, reduce da un ciclo leggendario su Uncanny X-Men, John Byrne prende in mano Fantastic Four come autore completo. La testata non naviga in buone acque,e i tempi gloriosi di Lee & Kirby appaiono lontani. Byrne, che è cresciuto con le loro storie, propone fin da subito un approccio semplice ma programmatico: "Back to the basics". L'autore ricondusse il Quartetto alla proprie origini, seppur in un contesto moderno: i Fantastici Quattro sono prima di tutto una famiglia, poi esploratori, solo in terza battuta supereroi. Nelle sue prime storie, pubblicate in questo volume, Byrne riportò in scena tutto il cast principale di avversari e comprimari del Quartetto, donandogli nuovamente spessore, con un ritorno all'epica, all'ambizione e alla grandezza che dovrebbero sempre caratterizzare la testata dei F4. I disegni plastici, improntati ad un ideale di bellezza, contribuirono a scolpire per sempre nella memoria la reputazione di questo ciclo come uno dei migliori mai apparsi sulla serie.

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Editore: Panini Comics
Autore: Testi e disegni di John Byrne
Genere: Superoistico
Formato: 15X23 cm, 416 pp., B., Col.
ISBN: 9791221912623
Prezzo: 11,90 €
Voto: 8,5

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