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Luca Tomassini

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4 Words About: Dazzler - L'ultimo sipario

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Dazzler - L'ultimo sipario


Le storie di Dazzler dei primi anni '80 erano una variazione pop al classico concetto Marvel di supereroi con superproblemi: Alison Blaire vuole sfondare nel mondo della musica ma il suo desiderio è intralciato dalle sue responsabilità come supereroina. In questa nuova miniserie Dazzler è una superstar dei nostri tempi che canta il desiderio del popolo mutante di trovare un posto nel mondo dopo la fine di Krakoa. Identificando Dazzler con la popstar del momento, Taylor Swift (con riferimenti diretti che vi invitiamo a cogliere), Jason Loo scrive una satira dello star system nell'epoca dei social e degli hater, facendo di Dazzler un vessillo dei diritti civili e scrivendone addirittura le canzoni. Il disegnatore Rafael Loureiro e il colorista Javi Tartaglia sfruttano appieno le possibilità del digitale per visualizzare su carta i giochi di luce derivati dai poteri della protagonista. Lettura piacevole ma leggera, che non rende del tutto giustizia alle potenzialità del personaggio.

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Editore: Panini Comics
Autori: Testi di Jason Loo, disegni di Rafael Loureiro, colori di Javi Tartaglia
Genere: Superoistico
Formato: 17x26 cm, 128 pp., B., Col.
ISBN: 9791221917796
Prezzo: 16 €
Voto: 6

4 Words about: Marvel Masterseries - Fantastici Quattro di John Byrne 1: Ritorno alle origini

  • Pubblicato in Focus

4 Words About, ovvero "Per chi apprezza il dono della sintesi".
Fantastici Quattro di John Byrne 1: Ritorno alle origini


Nel 1981, reduce da un ciclo leggendario su Uncanny X-Men, John Byrne prende in mano Fantastic Four come autore completo. La testata non naviga in buone acque,e i tempi gloriosi di Lee & Kirby appaiono lontani. Byrne, che è cresciuto con le loro storie, propone fin da subito un approccio semplice ma programmatico: "Back to the basics". L'autore ricondusse il Quartetto alla proprie origini, seppur in un contesto moderno: i Fantastici Quattro sono prima di tutto una famiglia, poi esploratori, solo in terza battuta supereroi. Nelle sue prime storie, pubblicate in questo volume, Byrne riportò in scena tutto il cast principale di avversari e comprimari del Quartetto, donandogli nuovamente spessore, con un ritorno all'epica, all'ambizione e alla grandezza che dovrebbero sempre caratterizzare la testata dei F4. I disegni plastici, improntati ad un ideale di bellezza, contribuirono a scolpire per sempre nella memoria la reputazione di questo ciclo come uno dei migliori mai apparsi sulla serie.

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Editore: Panini Comics
Autore: Testi e disegni di John Byrne
Genere: Superoistico
Formato: 15X23 cm, 416 pp., B., Col.
ISBN: 9791221912623
Prezzo: 11,90 €
Voto: 8,5

Cortona Comics 2025: fumetti sotto il sole della Toscana

  • Pubblicato in Focus

Negli ultimi anni le grandi fiere di settore, grazie alla contaminazione con realtà collaterali (videogiochi, cosplay etc.), hanno aumentato a dismisura i propri numeri raggiungendo dimensioni gargantuesche, che le hanno rese difficilmente frequentabili dai veri appassionati del fumetto. Ma a questo fenomeno ne è corrisposto un altro, per la fortuna degli amanti della Nona Arte, ovvero il fiorire di piccoli festival a dimensione d’uomo sparsi un po’ per tutta la nostra penisola.
Uno dei più giovani (ma che può vantare una location davvero invidiabile) è Cortona Comics, giunto alla sua terza edizione, che si svolge nella magnifica cornice di Cortona (AR). Uno dei centri toscani più visitati, con un centro storico meraviglioso che lo colloca a pieno diritto tra i borghi più belli d’Italia, cartolina ideale di immaginario tipico toscano che ha fatto breccia nel cuore di tanti turisti giunti da ogni angolo del globo per visitarla. Cortona è stata anche il set di film di successo che hanno contribuito a promuovere la sua bellezza nel mondo, come La vita è bella e Sotto il sole della Toscana.
Un’intuizione da applaudire, quella avuta dall’organizzatore Domenico Monteforte e dal direttore artistico Filippo Conte: collocare un festival del fumetto in una cornice che non ha rivali per la sua bellezza mozzafiato.

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Particolarmente suggestivo è il sito in cui si svolge la manifestazione: il Chiostro di Sant’Agostino che, con l’adiacente Chiesa (oggi usata come centro congressi), è un esempio straordinario di architettura gotica risalente al 1300. Un set suggestivo che ha ospitato nei tre giorni del Festival (31 maggio – 2 giugno) una parata di top artist Marvel/DC davvero straordinaria, partendo dai “padroni di casa”, Marco Santucci e Maria Laura Sanapo, per proseguire con Giuseppe “Cammo” Camuncoli, Carmine Di Giandomenico, Elena Casagrande, Gabriele Dell’Otto e terminare con una vera e propria leggenda come Scott Hampton. Il grande illustratore di Batman: Urla nella notte, una graphic novel dai toni adulti e crudi che nei primi anni ’90 lasciò il segno, e che abbiamo incontrato senza nascondere una certa emozione. Nutritissima anche l’allegra “pattuglia” di autori Disney, con presenze prestigiose come quelle di Silvia Ziche, vincitrice dello “Jac” d’Oro, premio alla carriera dedicato a Jacovitti e protagonista di una mostra personale. Menzione speciale anche per Michela Frare, autrice del trittico di “Puccini illustrato”, e protagonista di una mostra allestita al MAEC di Cortona, che è parte del progetto “Museo e Fumetto”. Impossibile non citare la presenza di un artista Disney molto amato come Casty, e poi ancora D’Ippolito, Freccero, Enrico Faccini, Ivan Bigarella e MArco Palazzi.

Molto nutrita anche la rappresentanza della scena autoriale italiana, con artisti di livello come Daniele Caluri, Stefano Zattera, Teresa Cherubini, Mariateresa Conte, Francesca Romana Torre, le ultime tre protagoniste di altrettanti preziosi workshop. Ricordiamo anche la presenza immancabile di Umberto Sacchelli, co-organizzatore del festival e “papà” delle mascotte Piuma e Cittino. A Sacchelli è stata dedicata anche una bella mostra personale, incentrata sulla saga fantasy di cui è autore, Le Cronache di Arda, pubblicata da Mirage Comics.
Non è mancato lo spazio per un “crossover” culturale rappresentato dalla visita al festival di Ghali, il noto rapper protagonista di un concerto a Cortona che si è svolto nella serata di sabato 31 maggio.

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Cortona Comics è un evento da segnare in grassetto nel calendario delle manifestazioni di settore: impossibile, per chi scrive, non provare un forte senso di malinconia una volta tornato a casa. Nostalgia per il concentrato di grande fumetto, arte, storia e perché no, prelibatezze culinarie irrinunciabili.
Ma soprattutto nostalgia per la bellezza, di cui Cortona è capitale mondiale. Per concludere, in basso trovate un ricco reportage fotografico dell'evento.

ARF! Festival 2025, resoconto: un sogno a fumetti nel cuore di Roma

  • Pubblicato in Focus

Si spengono i riflettori sulla undicesima edizione di ARF! Festival, vivace kermesse romana dedicata alla Nona Arte che in pochi anni si è imposta come una delle fiere più apprezzate del settore. Il motivo, facilmente intuibile e confermato da molti addetti ai lavori, è semplice: in un momento storico in cui le convention cercano i grandi numeri, gonfiandoli con elementi accessori che poco hanno a che fare il fumetto, ARF è per scelta propria e missione autoassegnatasi una celebrazione del fumetto in quanto tale, nudo e puro, libero da orpelli che possono certamente fare colore ma che alla lunga snaturano le fiere di settore. La scelta, qualitativamente vincente, di non dover essere schiavi dei numeri, consegna ai visitatori una fiera a dimensione d’uomo e piacevole da visitare. Complici le belle giornate che solitamente graziano Roma in questo periodo dell’anno, la visita ad ARF! Festival è, per i romani e non solo, un irrinunciabile e gioioso momento di spensieratezza che inizia nel momento in cui si attraversano le strade caratteristiche del quartiere che lo ospita, uno dei più autentici di Roma: Testaccio. “Core de Roma”, rione popolare amatissimo dai cittadini con la sue tipiche palazzine corredate dagli altrettanti tipici cortili, pensati tanto tempo fa in nome di una concezione virtuosa dell’edilizia, destinata più alla comunità che al profitto.

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Una splendida passeggiata nel cuore pulsante di Roma (che già assegna ad ARF già una marcia in più rispetto all’altra fiera cittadina, Romics), che conduce lo spettatore fino all’ex Mattatoio e alla “Città dell’Altra Economia”, due spazi recuperati da amministrazioni che hanno avuto sempre un occhio di riguardo nei confronti della cultura e che sono stati restituiti ai cittadini come preziosi spazi espositivi e di divertimento.
Il Festival ha replicato sostanzialmente la formula vincente degli anni precedenti, costituita da conferenze e lectio magistralis di assoluto prestigio ospitate nella Sala Talk (con la supervisione di Mauro Uzzeo), incontri con gli autori nello spazio dedicato “Best Nine” e una nutrita presenza di artisti nell’apposito e ormai celeberrimo Arfist Alley, che si avvale come sempre della direzione di un artista affermato a livello internazionale come David Messina. La novità principale riguarda proprio l’Arfist Alley che ha abbandonato la precedente collocazione, ora dedicata all’editoria “indie”, per posizionarsi in un contesto più adeguato ad accogliere il gran numero di visitatori accorsi per ricevere firme, sketch e commission dai propri artisti preferiti. Tra questi, star della matita come la superospite Becky Cloonan, giunta a Roma per presentare il suo Somna, opera realizzata in tandem con Tula Lotay vincitrice dell’Eisner Award (in Italia per Star comics), Ivan Brandon, Alessandro Cappuccio, Sara Pichelli, Jacopo Camagni, Michele Bandini, Emilio Laiso, Federico Mele, Federico Sabbatini, Eleonora CarliIni, Elisabetta D’Amico, Carola Borelli e tanti altri.

La presenza più preziosa di tutte, ci permettiamo di dirlo, è stata quella di una vera e propria leggenda del fumetto britannico, l’autore che con il suo seminale Luther Arkwright (di cui Tunué ha pubblicato l'attesissimo finale) ha anticipato e influenzato il movimento della British Invasion: Bryan Talbot, protagonista di un affollato firmacopie e di una lectio magistralis di altissimo livello, moderata con competenza da Gianluca De Angelis. Abbiamo avuto l’occasione di scambiare poche parole preziose con il maestro Talbot, un gentiluomo d’altri tempi. Altri incontri a cui abbiamo avuto la fortuna di presenziare sono stati quelli con la già citata Becky Cloonan, gentile e disponibilissima con i fan, e con Gigi Cavenago, artista eccelso noto al grande pubblico per il lavoro svolto con successo su Dylan Dog, che da qualche anno si sta dedicando all’animazione con risultati straordinari, basta pensare alle sequenze dei film animati dello Spider-Verse a cui ha contribuito o alla recentissima hit di Netflix Love, Death and Rockets.

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Un ruolo importante nell’offerta di ARFestival l’hanno giocato anche quest’anno, come d’abitudine, le belle mostre allestite per l’occasione: di ottimo livello quelle dedicate ad un nome storico del fumetto italiano come Davide Toffolo, all’artista messicano Tony Sandoval, e al sorprendente Jon McNaught. Le tavole di quest’ultimo, tratte da Hors Scène (edito da Dargaud) ci hanno particolarmente colpito per la loro apparente semplicità, che nasconde invece una forte carica emotiva accentuata da un uso molto particolare del colore.
Uno “spotlight” particolare è stato dedicato anche al fumetto indipendente, con le belle mostre dedicate rispettivamente a SantaMatita e a Nicoz Balboa.
In chiusura vogliamo rivolgere un apprezzamento e un ringraziamento a tutto lo staff di ARF! Festival, partendo dai responsabili per arrivare ai tanti addetti impiegati, infaticabili, cortesi e accoglienti. Ci vediamo il prossimo anno!

In basso trovate una ricca gallery realizzata durante l'evento.

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