Menu

 

 

 

 

Gli effetti della Brexit sulla vendita dei fumetti in Inghilterra

Le conseguenze della tanto discussa Brexit hanno, fin da subito, avuto un enorme peso sull'economia inglese e il governo britannico si sta preparando ad affrontare al meglio la situazione. Fra i suoi effetti immediati abbiamo visto il crollo della Sterlina. Fra le tante ripercussioni nella vita degli inglesi, troviamo anche la vendita dei fumetti. A differenza dell'Italia, infatti, dove i fumetti americani vengono tradotti e pubblicati da diversi editori, in Inghilterra (vista la lingua comune) i comics vengono principalmente importanti. Ovvio che, con il calo della Sterlina, il cambio diventa sfavorevole verso il dollaro e dunque il loro costo aumenta.

Il problema viene sottolineato da un rivenditore di fumetti, che preferisce restare anonimo, in una lettera a Bleeding Cool. Secondo il libraio, in pratica, le conseguenze immediate sono due: o i negozianti aumentano il prezzo dei fumetti, rischiando un calo di vendite e di clienti, o lasciano il prezzo invariato, subendo però un calo nei guadagni visto che il loro margine è ridotto rispetto a prima.

Il problema, comunque, si riflette principalmente sugli albi singoli dove Diamond ha il monopolio nella distribuzione. Discorso diverso per i volumi, spesso distribuiti da fornitori indipendenti e stampati da altri editori, come Panini. Qui la convenienza è maggiore, ma il problema è l'affidabilità. Infatti, questi fornitori potrebbero non ottenere i volumi nella data di uscita stabilita oppure possono ottenerne una quantità limitata. Non si tratta, in questo caso, di un problema di prezzo, ma di servizio al cliente. I lettori finiscono, spesso, per rivolgersi a un negozio online per ottenere i volumi prima.

Naturalmente, non tutto deve essere visto in chiave negativa. Infatti, la Brexit può aprire anche a nuovi scenari. Si potrebbe, ad esempio, assistere a un'inversione di tendenza e la Sterlina potrebbe risalire, anche se lo scenario al momento appare lontano. Un'altra risposta, di tipo "industriale" sarebbe quella di stampare i fumetti americani direttamente in UK con editori che acquistano i diritti delle varie serie. E qui le soluzioni potrebbero essere infinite.
Un altro fattore positivo sarebbe la spinta dei fumetti made in England, anche se lo stesso rivenditore ammette che i comics di supereroi americani sono il motore dell'economia dell'industria, ci sono tante serie e opere che potrebbero essere rilanciate.

Alla fine della lettera, il negoziante suggerisce alcuni modi per affrontare la situazione, rivolgendosi principalmente ai lettori e invitandoli a comprare i volumi possibilmente nelle librerie per aiutarle a sopravvivere. Se si ha un abbonamento in attivo, di ritirare i fumetti con regolarità. La situazione è difficile e non è possibile prevedere quanto possa ancora peggiorare, dunque clienti più attenti possono dare una mano per monitorare le vendite. Così come si invita i lettori ad avere pazienza se alcuni titoli possono subire un po' di ritardo. È una situazione che va affrontata e i lettori devono sostenere al massimo i propri negozi di fiducia.

Torna in alto