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Digital Comics: Verso l'infinito ed oltre

marvel_AvX_Infinite_Comic_1200Si potrebbero dire molte cose sul tema dei fumetti digitali e molte cose sono già state dette, ma quello che ci preme sottolineare è che, forse, per la prima volta, siamo arrivati al vero punto di svolta. E se c'è una persona che l'ha capito quello è Mark Waid.

Mark Waid è uno scrittore intelligente. Lo è sempre stato, ma soprattutto negli ultimi tempi si è dimostrato in grado di avere una particolare attenzione nei confronti del mondo che lo circonda. Lo ha dimostrato spesso nei suoi fumetti, e Daredevil ne è un perfetto esempio nel rendere la cecità di Matt Murdock spunto per numerose storie in maniera tutt'altro che banale. Ma è nello scegliere di dedicarsi anima e corpo in questa nuova era del fumetto che dimostra di essere in grado di comprendere la natura delle cose.

Prendiamo ad esempio Luther, un fumetto digitale recentemente rilasciato gratuitamente sul proprio sito. In questo breve fumetto Waid gioca con gli strumenti che la lettura digitale gli consente. La "pagina" non esiste più, esiste uno schermo da riempire con una, due, al massimo tre vignette. E lo schermo può popolarsi di dettagli, testi e piccole modifiche scorrendo avanti nella lettura. Il non avere un'intera pagina subito davanti agli occhi nella sua interezza consente di giocare sui colpi di scena, sulle svolte narrative, sul tempo di lettura.

Mark Waid tutto questo non lo ha solo capito, ma lo ha messo in pratica, rendendosi, volente o nolente, un pioniere per i fumetti mainstream. Non solo, come potrete leggere sul suo sito, Mark Waid si è anche buttato quasi senza rete (scusate il gioco di parole) in questo mondo, sviluppando numerosi nuovi progetti digitali, finanziati in proprio vendendo la sua immensa collezione di fumetti. Sul suddetto sito troverete post dettagliati del procedimento che lui e i disegnatori stanno intraprendendo, scoprendo di volta in volta nuovi trucchi e nuovi modi per sfruttare al meglio la tecnologia oramai sempre più alla portata degli utenti. Tra qualche anno, guardandoci indietro, è molto probabile che indicheremo Mark Waid come uno dei pionieri del fumetto digitale.

Devono averlo pensato anche alla Marvel che lo ha assoldato per scrivere il primo dei cosiddetti "Infinite comics". Giocando infatti sul concetto di lettura infinita data dallo scorrimento continuo in orizzontale delle "schermate" del fumetto, la Marvel ha creato questa etichetta buttandosi anch'essa in questa nuova tecnologia. E quale migliore scrittore di Mark Waid per iniziare questa avventura? Il fumetto in questione, incentrato su Nova e legato ad Avengers vs X-Men, non inventa molto rispetto ai primi esperimenti (anche se si segnala un ottimo effetto di cambiamento di fuoco tra primo e secondo piano), ma il suo valore innovativo è l'utilizzo di questa nuova metodologia da parte di una grossa casa editrice come la Marvel, che ha realizzato un fumetto esclusivamente per il digitale e che presumibilmente non verrà stampato su carta.

Avengers vs X-Men: Infinite è, a conti fatti, un prologo. E non solo un prologo all'evento principale della Casa delle Idee. È prima di tutto un prologo alla nuova era digitale della Marvel, che inizia magari lentamente, ma che sembra muoversi con passi decisi. Il prossimo fumetto esclusivamente digitale, infatti, uscirà tra un paio di mesi, in contemporanea con l'uscita di Avengers vs X-Men #6, e non deve sorprendere la correlazione con tale evento anche in questo caso. Il fatto che i primi due esperimenti digitali della Marvel siano dei tie-in al crossover estivo è un chiaro segnale di quanto la Marvel abbia deciso di puntare su questa nuova tecnologia, approfittando del momento di maggiore visibilità garantito da Avengers vs X-Men.

Se sommiamo tutto questo all'inizio della distribuzione in digitale dell'intero catalogo della casa editrice in contemporanea con le uscite cartacee si può forse dire che stiamo entrando in una nuova era, un'era nella quale fumetti cartacei e digitali si affiancano gli uni agli altri in un nuovo rinascimento della nona arte.

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