Dopo numerose storie brevi comparse sul web e su diverse fanzine, Zerocalcare affronta per la prima volta la grande sfida di un volume monografico, prodotto dallo stesso Makkox che già l'aveva ospitato sul suo Canemucco. Non si tratta di inediti, ma di una raccolta dei suoi fumetti (di lunghezza variabile da 1 a 5 pagine) presentati in una sequenza che trasmette la sensazione di trovarsi di fronte a un prodotto omogeneo, tanti episodi autobiografici collegati per tematiche simili e per l'influenza di alcuni eventi sulla vita del protagonista.
"Si chiama profezia dell'armadillo qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli, amen."
Per Zerocalcare la profezia dell'armadillo si riferisce soprattutto alle ragazze, alle prime cotte scolastiche (ma anche quelle più recenti) in cui è sufficiente la richiesta di un bianchetto in prestito per far galoppare la fantasia di un ragazzo, alimentando le speranze di un sentimento ricambiato.
La ragazza dei sogni è Camille, compagna del liceo appena trasferitasi dalla Francia, in grado di far battere il cuore di Zerocalcare, che però preferisce tacere i suoi sentimenti vivendoli dietro la maschera dell'amicizia.
Questo tema è il filo conduttore dell'albo, riportato alla luce con alcuni flashback a causa di un evento che fa ripercorrere al protagonista episodi del liceo, inframezzati alla sua vita quotidiana fatta di sfighe, problemi domestici e lotte contro la pigrizia.
Il tratto cartoonesco di Zerocalcare è piacevole nella buffa rappresentazione dei personaggi umani, della sua coscienza-armadillo, e dei parenti o entità che raffigura come animali o personaggi cinematografici. Dal punto di vista narrativo questo volume è una strana creatura: i singoli episodi sono piacevoli, con alcune idee surreali e passaggi spassosi, ma il quadro generale ha un valore aggiunto, quello di un primo amore taciuto raccontato con toni ironici e sopra le righe grazie ai quali si evita un romanticismo melenso e una maggiore intensità drammatica, anche se dietro le risate l'autore riesce a trasmettere la malinconia.
Dopo qualche anno di carriera sotto forma di brevi racconti, questo risultato potrebbe essere il segnale positivo che dimostra come Zerocalcare si pronto anche per una graphic novel di questa lunghezza. Col suo stile scanzonato ma raffinato, ci auguriamo.