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Redazione Comicus

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John Doe 37

JOHN DOE # 37 (Eura Editoriale, brossurato, 96 pagine, b/n, € 2,70) Testi di Roberto Recchioni, disegni di Matteo Cremona

Il momento da tanto atteso è finalmente giunto.
John Doe, essere umano trasformatosi in onnipotente creatura metafisica, è pronto ad incontrarsi con l’ultimo retaggio della sua forma umana; il frutto del suo seme - col quale ha fecondato Morte, costringendola a passare dal ruolo di dispensatrice di Fine a quello di generatrice di vita - il figlio Mordred. Uno scontro mozzafiato e dai risvolti davvero inattesi, in cui il bravo Roberto Recchioni scrive una storia mai parca di colpi di scena e di intricati intrecci narrativi che, oltre al flusso narrativo della serie sviluppano le vicende personali dei personaggi rendendoli credibili e tridimensionali. Il finale, poi, risulta imprevedibile e promette molto divertimento nei mesi a venire. La buona riuscita di questa storia è merito anche delle ottime matite di Matteo Cremona che, con questa sua seconda prova, dimostra di essere un narratore davvero efficace nonché dotato di un tratto che, seppure ancora debitore di alcuni autori (in primis Palumbo e Pezzi), è proprio in grado di sedurre il lettore.
L’unica nota tristissima di questo mese è l’editoriale. La scomparsa di due lettori, uno dei quali era un frequentatore anche della nostra community, è una notizia straziante e ci ricorda che la Morte, al di fuori delle pagine di carta, è più brutta di come la si dipinge.



Stefano Perullo

Nathan Never 180

NATHAN NEVER 180 (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 96 pagine, b/n, 2,50 €) Testi di Michele Medda, disegni di Stefano Casini.

Michele Medda è indubbiamente uno degli autori più ispirati tra quelli che prestano il proprio word processor per narrare le gesta di Nathan Never e la sua trilogia del Dopo Apocalisse è sicuramente tra le più belle storie dell'agente Alfa di tutti i tempi. Nel corso degli anni Medda ha instaurato un rapporto di collaborazione quasi simbiotica con il bravissimo Stefano Casini (disegnatore con il quale ha sviluppato anche Digitus Dei) dando frutto ad una sequenza di episodi sempre interessanti e mai banali.

E' proprio a causa di questi presupposti che un nuovo tassello della collaborazione tra questi due autori genera sempre aspettative molto elevate, ed è forse per questo motivo che questo 180-esimo appuntamento con le vicende del detective canuto delude un pò il lettore.

Nelle 96 pagine di questo episodio assistiamo ad una vicenda un pò troppo poliziesca e lineare, con Nathan alle prese con un intricato giallo alla cui risoluzione assiste relegato ad un ruolo molto marginale subendo, alla stregua di noi lettori, pagine e pagine di verbose spiegazioni.

In definitiva un mezzo passo falso al quale, ne siamo certi, gli autori rimedieranno a partire dalla loro prossima collaborazione.



Stefano Perullo

Napoleone 53


NAPOLEONE 53 - CRASH! (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 94 pagine, b/n, € 2,50) Testi e disegni di Paolo Bacilieri

Ed è venuto il momento di dire addio ai Napoleone di Paolo Bacilieri. Viene da chiedersi come faremo in futuro senza questi albi, vere e proprie iniezioni di vitalità in un panorama fumettistico non sempre aperto ai cambiamenti. In questa storia Bacilieri non rinuncia alla sua abitudine di stressare il personaggio, anzi: lo vediamo addirittura nel bel mezzo di un disastro aereo. Riuscirà a uscirne praticamente illeso nel corpo ma, prevedibilmente, non nello spirito. L’incipit è ricco di spunti, e l’autore, come da sua tradizione, non lascia nulla di intentato: sfrutta ogni possibile piega della storia e ogni personaggio. Stavolta però l’ingranaggio gira a vuoto, molti elementi della trama non conducono da nessuna parte, e la trama stessa sembra non prendere una direzione precisa almeno fino a metà albo. Anche i disegni sono leggermente meno curati del solito. Rimane intatto lo spirito di Bacilieri, le situazioni un po’ fuori di testa che ama inserire nelle sue storie, l’atmosfera sempre in bilico tra la tragedia e l’umorismo, lo storytelling coraggioso e d’impatto: da manuale la sequenza dell’atterraggio aereo, nelle pagine 87-94. E da notare anche il titolo, molto originale per un fumetto bonelli. Nel complesso un commiato che poteva essere migliore, nonostante i suoi pregi. Ciao Paolo, ci vediamo su Pollock!



Giulio Capriglione

The Path 8


THE PATH #8 (Dream Colours, spillato, 72 pagine a colori, € 5,00) testi di Ron Marz, disegni di Mark Pennington

Poco a poco la Dream Colours sta portando a termine la pubblicazione di tutte le serie della CrossGen, ormai da tempo chiuse negli States a causa del fallimento della casa editrice del miliardario Mark Alessi. Per quanto riguarda The Path, l’autore Ron Marz è per fortuna riuscito a dare un finale logico a una storia che rischiava seriamente di rimanere senza conclusione. Certo, leggendo l’ultimo episodio sembra di vedere un film con l’avanti veloce, però perlomeno la soluzione narrativa adottata dallo scrittore è ineccepibile, date le circostanze. Ci sembrano pessime le matite di Mark Pennington, soprattutto dopo essere stati abituati bene dai precedenti disegnatori, Bart Sears in primis. Tentando invano di ricalare proprio quest’ultimo, il disegnatore offre tavole scialbe e con anatomie imprecise. The Path è stata una delle migliori serie della CrossGen e ci dispiace che gli autori abbiano dovuto chiuderla in modo così affrettato, considerando la quantità di trame fin qui soltanto accennate.

Andrea Antonazzo
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