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Redazione Comicus

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Death: il grande momento della tua vita Vita

Death: il grande momento della tua vita VitaSono passati anni da quanto narrato in Death:l’alto costo della vita, la carriera di Foxglove va a gonfie vele ma lo stesso non si può dire della sua vita sentimentale; la bionda cantante, nel rincorrere la fama, si sta allontanando sempre più dal figlio e dalla compagna Hazel. A seguito di un patto stipulato da quest’ultima, le due protagoniste dovranno rincontrarsi con la morte ed operare una scelta che cambierà le vite di entrambe.

In questa miniserie, il personaggio di Death è più defilato ma Neil Gaiman riesce a fare in modo che la sua presenza sia palpabile in ogni pagina.
I disegni di Chris Bachalo (e Mark Buchingam) sono eleganti, puliti e non invadenti, lontani anni luce da quello che è lo stile odierno dell’artista (ne potrete avere un riscontro nella storia in fondo al volume, "La Ruota", dedicata alle vittime dell’attentato dell’11 settembre).

Un volume da avere, insieme al precedente e a tutta la saga di The Sandman.


Cris Tridello

Fullmetal Alchemist 19

Fullmetal Alchemist 19Numero di rivelazioni, con il racconto sulle origini del misterioso padre degli homunculus e nuovi importanti chiarimenti sulla figura di Van Hohenheim.

Il manga diviene definitivamente opera a sé rispetto all’anime, presentando delle tracce narrative diverse e spesso migliori, intrecci che talvolta appare difficile seguire, a causa dei numerosi colpi di scena che portano a riconsiderare intere situazioni sotto altri punti di vista.
L’effetto confusione è in agguato, ma fortunatamente non si trasforma mai in incomprensione della trama.

Apprezzabile il modo in cui Hiromu Arakawa riesce ad alternare le scene d’azione a quelle di stasi, in un ritmo armonico che coinvolge il lettore. Pregio importante per volumi come questo, nel quale si seguono le vicende di più personaggi ed è necessario tenere viva l'attenzione per ogni dettaglio. Il tutto, come è giusto che sia, crea l’effetto di un tendere delle diverse tracce verso un’unica risoluzione.

Ottimi i disegni, soprattutto per quanto riguarda la carica espressiva che trasmettono i personaggi.


Ylenia Semenzato

Bleach 31

Bleach 31Continuano le avventure di Ichigo Kurosaki nell’Hueco Mundo, allo scopo di riportare a casa l’amica Orihime Inoue, rapita dagli uomini del perfido Aizen. Un ciclo narrativo che si è aperto già da qualche numero e che sembra doversi sviluppare ancora a lungo.

Lo schema è quello tipico degli shonen: combattimenti sempre più ardui che precludono l’arrivo alla meta. E sono caratteristici del fumetto d’azione i nobili gesti tra avversari, l’interesse nel far apparire degni di rispetto anche i nemici più accaniti. 
Un inno alla tenacia nel voler continuare a combattere per una giusta causa e nel credere all’importanza della cooperazione. Temi che per ora non appaiono ripetitivi, grazie alla presenza di momenti riflessivi e di immancabili siparietti ironici più o meno opportuni.

Un manga che si mantiene sempre su buoni livelli grafici e narrativi, anche se la tendenza ad insistere su un susseguirsi più o meno ininterrotto di scene d’azione ultimamente lo sta rendendo meno apprezzabile rispetto al passato.



Ylenia Semenzato

Variante 1-4

Variante 1-4Spesso si abusa dei generi, ma non si deve mai essere troppo sicuri del risultato. Le storie tornano, si ripetono. Con i loro punti fermi, le loro varianze. Sembra uno strano gioco di parole, ma Iqura Sugimoto non poteva trovare titolo migliore. Variante è la ciambella col buco in un mare di dolci così uguali da aver nauseato il palato. La tragedia di Aiko, della sua e delle altre famiglie. Quegli esperimenti di alterazione genetica che portano, puntuali, alla nascita di nuovi mostri. Quei personaggi così scontati, quelli che non mancano mai ma che sono i primi a emozionare.

Cose già lette, o già viste in altra sede. Perché Sugimoto non ha scritto niente di nuovo, ma il suo è un “vecchio” fatto di pezzi ben incastrati. Di colpi di scena che arrivano quando pensi di aver capito tutto. Di sentimenti, a volte sfumati, a volte nitidi, ma sempre forti. Di quelle sensazioni da comune mortale che t’incollano alla pagina, perché in fondo siamo tutti alla ricerca del nostro “posto nel mondo”. È un meccanismo consumato, ma che ancora funziona.


Simone Celli
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