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Box Office: Fantastic Four sempre in calo, piccolo successo per Ant-Man

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Analizzando brevemente quelli che sono stati gli incassi del weekend al box office americano, emergono due importanti conferme, se vogliamo apostrofarle così, per quanto riguarda i due cinecomic del momento: Fantastic Four e Ant-Man, entrambi tratti da fumetti Marvel Comics ma solo il secondo gestito anche dai Marvel Studios, in quanto il primo è proprietà 20th Century Fox. (Dati Box Office Mojo e SHH)

Avete ormai capito che per quanto riguarda gli F4, il flop è più che assicurato e dopo gli incassi al di sotto delle più scettiche previsioni e dopo avervi presentato tutti i retroscena più eclatanti della pellicola, si può osservare come gli incassi al botteghino siano diminuiti del 69% nel secondo weekend rispetto alla settimana precedente, arrivando a incassare solo 8 milioni di dollari, ai livelli di altri film non molto apprezzati tratti da proprietà della Casa delle Idee come Elektra di Rob S. Bowman e The Hulk di Ang Lee. Al momento gli analisti prevedono un incasso domestico inferiore agli 80 milioni di dollari, a fronte di un budget di 120 milioni. (America: $41 961 000, resto del mondo: $60 100 000, per un totale di $102 061 000). Decisamente dei risultati bassi.

Altra storia è quella di Ant-Man, che da noi è appena uscito nelle sale ma che in America ormai è alla quinta settimana di proiezioni. 5,5 milioni di $ sono stati incassati questo weekend, sesto posto nel box office americano, arrivando ad una cifra globale domestica di $157 568 000 per un complessivo mondiale di $336 468 000. Ben lontano da altri film Marvel come Captain America: The Winter Soldier o Avengers: Age of Ultron ma comunque un risultato niente male per un film con protagonista un personaggio poco conosciuto del MU.

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Fantastic Four: tutti i retroscena del flop Fox e dei deliri di Josh Trank

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Il nuovo reboot cinematografico di Fantastic Four, diretto da Josh Trank, è stato ormai stroncato da critica e pubblico senza remore, e questo ha pesato sicuramente moltissimo sulle scarsissime rendite al botteghino dei primi giorni, ben al di sotto delle più buie previsioni. Ma a cosa è dovuto realmente questo flop? Da dove deriva tutta questa negatività che circonda la pellicola e chi ci ha lavorato? Nessuno sembra saperlo con certezza: c'è chi da la colpa unicamente al regista, chi incolpa la Fox per aver dato il via ad un progetto senza avere bene le idee chiare su cosa volesse fare e chi invece condanna direttamente il progetto per essere stato concepito "per i motivi sbagliati". Da quello che emerge da un articolo pubblicato da THR, in cui l'autore riporta le opinioni e le impressioni dei membri del cast e della crew del film, la colpa è di tutti, nessuno escluso, per aver dato vita ad un'opera senza arte né parte. Ma da questo articolo emergono anche eclatanti retroscena che riguardano Trank in prima persona e che forse ci permettono di capire come mai il regista sia stato allontanato anche dallo spin-off di Star Wars.

A quanto riportato da membri del cast, il regista non ha prodotto sufficiente materiale per realizzare un film compiuto, rifiutando l'aiuto di produttori e degli studios.
"Si rintanava in una tenda e si isolava da tutti gli altri. Ha costruito una tenda nera attorno al suo monitor. Era estremamente riservato".
Ma le follie di Trank non si possono ridurre unicamente a questo comportamento. "Durante le riprese, diceva al cast quando sbattere gli occhi e quando respirare. Continuava a spingerli ad una recitazione il più piatta possibile", forzando il tono scuro della pellicola anche quando non necessario. A questo si deve aggiungere anche il comportamento assurdo tenuto da Josh e dai suoi cani nella villa a Baton Rouge affittata dalla Fox per il periodo di riprese che si sono tenute in Louisiana. Danni per 100.000 $ sono stati arrecati agli interni della dimora, con "rimozione dei volti dalle fotografie del padrone di casa presenti nella villa".

Ma come già detto non tutta la colpa sembra essere del regista: la Fox ha realizzato la pellicola "progettata male, realizzata per i motivi sbagliati e senza una visione alle spalle. Temevano di perdere i diritti quindi hanno fatto pressione e non hanno dato aiuto a Trank né lo hanno voluto licenziare. Hanno solo messo la testa sotto la sabbia".

Lo scarso lavoro di Trank però non ha fornito sufficiente materiale alla Fox per poter realizzare un film con un capo e una coda, anzi, sembrerebbe che al termine delle riprese non ci fosse neanche una conclusione ancora concepita dal regista, facendoci dubitare sulla possibile bontà della versione che "non vedremo mai" della pellicola.
"Come si fa a chiedere a qualcuno di prendere il posto del regista con più della metà di un film girato da qualcun altro? O si assume qualcuno alla disperata ricerca di un lavoro o [si ricominciare], si butta via praticamente l'intero budget e si perde il cast".

Molto materiale è stato girato con dei sosia e la produzione si è trasferita a Los Angeles per girare le scene con Teller davanti ad un green screen. "Era puro caos" ha detto un membro della crew, aggiungendo che Trank era ancora presente al tempo, ma era stato neutralizzato da una commissione".

Ormai la lotta legale e verbale tra major e regista è già cominciata senza esclusione di colpi. Ma cosa trarre da tutto ciò? Che sicuramente la Fox ha sbagliato nel voler a tutti i costi realizzare un reboot così povero di idee e materiale, senza una visione di insieme, pur di non perdere i diritti della proprietà Marvel. Che la Casa delle Idee tutto sommato non ha fatto poi così male a prendere le distanze da questo progetto, salvaguardando quantomeno alla lunga il brand, e che Josh Trank, investito di una responsabilità così grande come il reboot di Fantastic Four, arrivando solo da un progetto a basso budget e un po' amatoriale come Chronicle, non ha retto alla pressione e ha rovinato una grandissima opportunità di decollo per la sua carriera.
Che dire quindi. Un progetto nato male e conclusosi ancora peggio.

(Via CBM)

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Fantastic Four verso il flop

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Se in un primo momento le previsioni al botteghino erano, nonostante le preventive critiche negative, abbastanza positive per Fantastic Four, la situazione sembra ora decisamente più nera. Variety, infatti, riporta che riporta che difficilmente il film toccherà quota 30 milioni di dollari nel primo week-end, contro i 40 previsti inizialmente. Questo dato porterebbe la pellicola ad essere la prima del genere a non superare i 35 milioni all'esordio dal 2011 quando Green Hornet portò a casa soli 33,5 milioni. Ricordiamo che nell'anteprima di giovedì notte, Fantastic Four ha incassato 2,7 milioni.

Un'apertura sui 30 milioni farebbe esordire il film al 2° posto sotto Mission: Impossible - Rogue Nation, uscito la scorsa settimane e che in questo week-end si prevede incassi altri 27 milioni.

Le critiche negative fin dall'inizio della produzione, il pessimo punteggio del film su Rotten Tomatoes (9%), e non ultima l'uscita del regista Josh Trank che rinnegava il montaggio finale, non hanno affatto giovato. Ricordiamo che la pellicola ha avuto un costo di produzione di 120 milioni di dollari.

Interpretato da Miles Teller, Kate Mara, Jamie Bell, Michael B. Jordan, Toby Kebbel, Tim Blake Nelson e Reg E. Cathey, The Fantastic Four, scritto da Simon Kinberg e diretto da Josh Trank, arriverà nei cinema il 7 agosto 2015.

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X-Men e Fantastici Quattro non condividono lo stesso universo cinematografico

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Nonostante le parole di Bryan Singer di qualche settimana fa, i produttori Simon Kinberg e Hutch Parker hanno dichiarato al New York Daily News che Fantastici Quattro e X-Men vivono in due realtà distinte, dunque un crossover sarebbe alquanto improbabile.

"Esistono in universi paralleli. I Fantastici 4 vivono in un mondo senza mutanti. E gli X-Men vivono in un mondo senza i Fantastici 4".

Dalle parole di Singer, ad ogni modo, si intuisce che comunque la possibilità di un crossover è stata discussa in passato, inoltre, come sappiamo, nei fumetti non sarebbe la prima volta che universi paralleli si incontrano. Di sicuro, dalle parole dei produttori emerge che la Fox vuole tenere distinti i due franchise. Chissà che, però, il risultato al botteghino del film di Josh Trank possa giocare, nel bene e nel male, un ruolo decisivo in questa decisione.

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