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Redazione Comicus

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Fullmetal Alchemist 19

Fullmetal Alchemist 19Numero di rivelazioni, con il racconto sulle origini del misterioso padre degli homunculus e nuovi importanti chiarimenti sulla figura di Van Hohenheim.

Il manga diviene definitivamente opera a sé rispetto all’anime, presentando delle tracce narrative diverse e spesso migliori, intrecci che talvolta appare difficile seguire, a causa dei numerosi colpi di scena che portano a riconsiderare intere situazioni sotto altri punti di vista.
L’effetto confusione è in agguato, ma fortunatamente non si trasforma mai in incomprensione della trama.

Apprezzabile il modo in cui Hiromu Arakawa riesce ad alternare le scene d’azione a quelle di stasi, in un ritmo armonico che coinvolge il lettore. Pregio importante per volumi come questo, nel quale si seguono le vicende di più personaggi ed è necessario tenere viva l'attenzione per ogni dettaglio. Il tutto, come è giusto che sia, crea l’effetto di un tendere delle diverse tracce verso un’unica risoluzione.

Ottimi i disegni, soprattutto per quanto riguarda la carica espressiva che trasmettono i personaggi.


Ylenia Semenzato

Bleach 31

Bleach 31Continuano le avventure di Ichigo Kurosaki nell’Hueco Mundo, allo scopo di riportare a casa l’amica Orihime Inoue, rapita dagli uomini del perfido Aizen. Un ciclo narrativo che si è aperto già da qualche numero e che sembra doversi sviluppare ancora a lungo.

Lo schema è quello tipico degli shonen: combattimenti sempre più ardui che precludono l’arrivo alla meta. E sono caratteristici del fumetto d’azione i nobili gesti tra avversari, l’interesse nel far apparire degni di rispetto anche i nemici più accaniti. 
Un inno alla tenacia nel voler continuare a combattere per una giusta causa e nel credere all’importanza della cooperazione. Temi che per ora non appaiono ripetitivi, grazie alla presenza di momenti riflessivi e di immancabili siparietti ironici più o meno opportuni.

Un manga che si mantiene sempre su buoni livelli grafici e narrativi, anche se la tendenza ad insistere su un susseguirsi più o meno ininterrotto di scene d’azione ultimamente lo sta rendendo meno apprezzabile rispetto al passato.



Ylenia Semenzato

Variante 1-4

Variante 1-4Spesso si abusa dei generi, ma non si deve mai essere troppo sicuri del risultato. Le storie tornano, si ripetono. Con i loro punti fermi, le loro varianze. Sembra uno strano gioco di parole, ma Iqura Sugimoto non poteva trovare titolo migliore. Variante è la ciambella col buco in un mare di dolci così uguali da aver nauseato il palato. La tragedia di Aiko, della sua e delle altre famiglie. Quegli esperimenti di alterazione genetica che portano, puntuali, alla nascita di nuovi mostri. Quei personaggi così scontati, quelli che non mancano mai ma che sono i primi a emozionare.

Cose già lette, o già viste in altra sede. Perché Sugimoto non ha scritto niente di nuovo, ma il suo è un “vecchio” fatto di pezzi ben incastrati. Di colpi di scena che arrivano quando pensi di aver capito tutto. Di sentimenti, a volte sfumati, a volte nitidi, ma sempre forti. Di quelle sensazioni da comune mortale che t’incollano alla pagina, perché in fondo siamo tutti alla ricerca del nostro “posto nel mondo”. È un meccanismo consumato, ma che ancora funziona.


Simone Celli

In Carne e Ossa

In Carne e OssaNon molti fumetti occidentali hanno come fulcro della loro narrazione le relazioni interpersonali.
L’israeliano Koren Shadmi, illustratore di successo prestato al fumetto, sembra non curarsi di ciò e mette assieme una serie di storie brevi incentrate sulle dinamiche di relazione uomo-donna.
I suoi racconti, disegnati con un tratto delicato ma deciso allo stesso tempo, non passano inosservati, grazie a situazioni surreali degne di David Lynch e mai gratuite.
Storie che fanno pensare, tanto che una di esse si aggiudica il Gran Guinigi lucchese.

Resta però un po’ di amaro in bocca. E no, non a causa del nichilismo che pervade l’opera, quanto per un cliché che storia dopo storia tende a ripetersi: la donna cinica, forte, a volte inconsapevole del proprio potere mette sotto scacco l’uomo, passivo, impotente, se non apertamente raggirato. Segno dei tempi? Può darsi e giustamente ogni autore ha i suoi argomenti, ma non è detto che il lettore (e soprattutto la lettrice) apprezzi.


Andrea "Zio-P" Poli
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