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La gioventù bruciata di Stephenson, la recensione di They're not like us 1 e 2

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La prima cosa che viene in mente leggendo They're not like us sono gli X-Men. È una corrispondenza di idee così ovvia che sembra perfino superfluo sottolinearlo, eppure è un punto da non sottovalutare per parlare del lavoro di Eric Stephenson, l'autore statunitense che ha lavorato in passato anche per Marvel e ora si cimenta in questa serie che ripropone quegli stessi personaggi della “generazione X”, figli dell'era atomica e della Silver Age del fumetto, in una rilettura moderna, ma sostanzialmente identica a quei ragazzini in calzamaglia dei primi anni '60, così pieni di super problemi, per parafrasare qualcuno di loro.
Ad accompagnare Stephenson, ai disegni c'è Simon Gane, illustratore dal tratto particolarmente interessante, fatto di linee marcate e precise e di una grande espressività facciale dei soggetti rappresentati, senza però risultare realistici. I disegni, colorati dalle nette tinte unite di Jordie Bellaire, ricordano così approssimativamente gli antichi dipinti e stampe “Ukiyo-e” giapponesi; un rimando dettato dalla forma dei visi di Gane, dai contorni neri e appunto dalla colorazione.

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Con una premessa molto semplice, l'autore costruisce un teen drama al cui centro c'è l'esperienza di Thabita, una giovane telepate, e alcuni suoi compagni, anch'essi dotati di poteri strabilianti. Questi “eroi” alle prime armi, in una sequenza di eventi non sempre limpidi da interpretare, sono alla ricerca della propria indipendenza dall'uomo che li ha riuniti, li ha guidati e addestrati all'uso dei poteri, soggiogandoli però ad alcune severe regole di comportamento per fare sì da mantenere segreta la loro esistenza.

Se il fatto che i protagonisti sono dei ragazzi che si scoprono possedere potere strabilianti e per questo emarginati dai “normali” non bastasse a richiamare quei mutanti tanto famosi a livello internazionale, a questo ci pensa anche la casa in cui convivono, guidati dal già citato mentore, The Voice, anch'egli telepate, che li guida nella vita di tutti i giorni. Al contrario dello Xavier degli X-Men però, The Voice non è un personaggio buono e saggio, ma al contrario antepone l'interesse privato di sé e dei suoi protetti a quello dell'uomo comune. La lezione che Thabita, la dotata protagonista, apprende non appena entrata nel gruppo, è quella che non solo è lecito fare del male al prossimo se questo significa mantenere il riserbo sulla “Casa”, ma è anche divertente utilizzare i propri poteri per vendicarsi almeno un po' contro quei “normali” colpevoli di aver emarginato e maltrattato gli “speciali”, scambiati spesso per mentalmente instabili.

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Una gioventù rappresentata come violenta e senza un obbiettivo da Stephenson, che nella perdita di valori etici dei ragazzi costruisce il primo dei due volumi pubblicati da Saldpress, contenente gli episodi da 1 a 6; chi più chi meno, tra i compagni della protagonista, manifesta un'amoralità diffusa, un'arroganza e un sentimento di rivalsa sul mondo che per primo li ha messi alle strette. Ma accanto a questo c'è anche la possibilità di redenzione, o meglio di recupero, per chi sceglie come Thabita di dire “no” a questo modus operandi che The Voice ha convinto i suoi a tenere, forse utilizzando i suoi stessi poteri celebrali; in verità però questa aggressività è insita nei giovani e, prescindendo dalle influenze esterne, sempre rimarrà latente, pronta a venire fuori.

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La storia, molto interessante nel primo volume con le sue visioni introspettive dei personaggi coinvolti, non resiste al giro di boa (finora) del capitolo 7, dove si sviluppano le vicende di cui i primi episodi risultano una preparazione e presentazione dei comprimari. Una parte degli eventi qui narrati appare difficile da seguire con le poche informazioni sul background dei personaggi principali, a cui se ne aggiungono un bel numero a questo punto, ognuno portatore del proprio subplot a complicare ancora le cose in previsione del seguito di questa serie. Tutti i soggetti più giovani risultano tanto fragili e influenzabili, quanto i più adulti sembrano ambigui nella loro moralità: anche chi dovrebbe essere un alleato per Thabita, non è ben inquadrabile per il lettore, che non trova un modello di eroismo classico in nessuno dei comprimari e ben che meno nei personaggi principali. Del resto l'universo tratteggiato da Stephenson è lontano dai grandi atti di eroismo che il “super” il più delle volte suggerisce, ma è fatto di problemi ben più piccoli che stanno al livello di una singola persona alla ricerca del proprio posto nel mondo.

 

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L'uomo lupo di Kirkman, la recensione de Lo stupefacente Wolf-Man: 1

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Che Robert Kirkman sia un abile navigatore dell'immaginario fanta-horror e popolare lo si sa. Al prolifico autore di The Walking Dead piace utilizzare figure, modelli e canoni di generi ben definiti e conosciuti (morti viventi, supereroi, ecc...) come grimaldello per esplorare e approfondire il fattore umano e i rapporti interpersonali in condizioni di crisi e cambiamento. Kirkman mette in scena situazioni incredibili e eccezionali per parlare di noi, delle nostre paure, dei nostri dubbi, del nostro eterno oscillare fra i poli opposti della bussola morale: l'occhio vede personaggi incredibili, il cuore vede uomini, donne, amici, famiglie. È seguendo quest'ottica che nel 2007 nasce The Astounding Wolf-Man, serie di 25 numeri, che esplora un ulteriore archetipo dell'immaginario horror moderno: il licantropo.

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Già pubblicato da noi da Magic Press nel 2012, ora Saldapress ri-edita i primi 7 numeri della serie originali (già visti anche in appendice allo spillato di Invincible) nel volume intitolato La Maledizione della Luna Piena. Kirkman, dicevamo, co-adiuvato dal disegnatore Jason Howard, affronta i temi della licantropia e del vampirismo fornendo al racconto un'ambientazione e un contesto supereroistico ricco di citazioni “classiche” e popolato di personaggi in costume, super-gruppi, improbabili villain e molti misteri. Greg Hampton, industriale milionario, viene morso da un “non ben identificato” animale, si trasforma in un licantropo e decide di usare le sue nuove abilità a fin di bene, diventando un supereroe. Nel fare questo è aiutato dal misterioso vampiro Zecharias e, in un certo senso, da moglie e figlia. Nella tutt'altro che sorprendente origin story sono evidenti i richiami a Spider-man e a Batman (il background socio-economico del protagonista): cliché che Kirkman si diverte subito a sovvertire. Niente segreti infiniti fra il protagonista e i suoi cari: moglie e figlia - dicevamo -  sono infatti  aggiornate sulle sue condizioni e intenzioni e questo apre spazi interessanti al tema dell'impatto dell'identità “segreta” sulle relazioni familiari. Basta anche con i supereroi milionari e “comodi”: Gary Hampton a fronte di enormi poteri dovrà confrontarsi con enormi problemi economici.

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Questi due aspetti sono trattati da Kirkman in modo rapido e indolore, evitando inutili prolissità: il potere del protagonista è esaltante e inebriante, quasi un antidoto adrenalinico al vivere quotidiano del suo alter ego sempre in in bilico fra affetti e responsabilità. Ma la storia in questi primi numeri purtroppo non riesce a quasi mai a decollare frenata innanzitutto da dialoghi lunghi, verbosi, pieni di spiegazioni, che rallentano e appesantiscono la lettura. Non aiutano nemmeno le matite di Jason Howard, che vorrebbero richiamare Mike Allred e Darwin Cook senza purtroppo essere né l'uno né l'altro: il tratto cartoonesco, stilizzato e troppo grossolano talvolta produce effetti paradossali (i licantropi sembrano felini), talvolta sembra semplicemente affrettato e poco curato. Uno stile grafico che in generale non colpisce e soffre dello stesso male del suo contraltare narrativo: l'intenzione di essere allo stesso tempo un esercizio revisionista e satirico, una storia di supereroi e un supernatural drama senza che l'amalgama riesca pienamente o prenda una direzione precisa.

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Complessivamente ci si muove con sufficiente agilità fra scene d'azione e altre più “riflessive”, ma le prime sono piuttosto canoniche, mentre le seconde non hanno quel mordente e quell'empatia che sono il tratto distintivo di altre opere di Kirkman. Inoltre, nonostante gli intenti iniziali, inevitabilmente la narrazione sbatte contro le pareti del “genere” licantropi & vampiri: la lotta fra le due razze, “la bestia dentro” che diventa incontrollabile, la mitologia segreta, ecc... Tutto già visto, tutto abbastanza scontato.

Abbiamo insomma un volume introduttivo classico e non particolarmente originale: una buona edizione da Saldapress, arricchita da un'appendice gustosa in cui Kirkman racconta la genesi grafica dei vari personaggi aiutato dagli schizzi preparatori di Howard, ma una storia alla quale approcciarsi, almeno in questo incipit, senza troppe pretese, soprattutto se si conosce Kirkman per The Walking Dead o Invincible e aspettando magari la ristampa dei prossimi volumi per qualche sorpresa in più.

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Saldapress: anteprima esclusiva de Lo stupefacente Wolf-Man di Robert Kirkman

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Uscirà il prossimo venerdì 11 agosto il primo volume della nuova edizione targata Saldapress de Lo stupefacente Wolf-Man di Robert Kirkman e Jason Howard. Comicus ve ne offre una ricca anteprima esclusiva che potete ammirare nella gallery in basso.

"Gary Hampton è un uomo ricco e affermato, ma qualcosa va storto: viene morso da una creatura misteriosa e diventa un licantropo. Ora deve fare i conti con una realtà in cui, anche se i supereroi volano in cielo e gli alieni minacciano costantemente di invadere la Terra, un lupo mannaro rimane, agli occhi dei più, quello che è sempre stato, cioè un mostro. E questo anche se ha deciso di mettere i propri poteri al servizio del bene.

Torna in una nuova edizione il primo volume della serie che ha per protagonista uno personaggi più iconici dell’Invincible Universe: lo stupefacente Wolf-Man. Robert Kirkman dona nuova vita alla figura del licantropo-supereroe, grazie all’aiuto dell’eclettico disegnatore Jason Howard (Trees)."

Dati: 2017, 184 p., brossura, 15,90€

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Volt - Che vita di Mecha 4, anteprima esclusiva

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Uscirà venerdì 28 luglio il quarto numero di Volt - Che vita di Mecha, la serie scritta e disegnata da Stefano ‘TheSparker’ Conte e pubblicata da Saldapress. Comicus vi offre un'anteprima esclusiva dell'albo, che potete trovare nella gallery in basso. Di seguito, il comunicato dell'editore con i dettagli delal promozione "Volt? Parla di te!".

"La vita di Volt è arrivata a uno snodo decisivo. Da tutti i punti di vista: personale, lavorativo ed editoriale. In altre parole, si tratta di uno snodo che interessa sia il personaggio che la serie a fumetti distribuita da saldaPress in edicola e in fumetteria.

Partiamo dalla svolta editoriale. Venerdì 28 luglio, in coincidenza con l’uscita del quarto numero della serie, intitolato NON È UN NEGOZIO PER VECCHI (pagg. 54, euro 2.99), partirà la PROMOZIONE ‘VOLT? PARLA DI TE!’, dedicata a tutti coloro che si sono persi i primi numeri della serie a fumetti di Stefano ‘TheSparker’ Conte.

In cosa consiste la promozione? È molto semplice: nelle fumetterie aderenti – che trovate elencate a fondo pagina – sarà possibile acquistare un pack che raccoglie i primi tre numeri di VOLT – CHE VITA DI MECHA al prezzo speciale di 5.90 euro, cioè tre albi al prezzo di due.

Nelle stesse fumetterie, sarà disponibile fino a esaurimento scorte uno spillato omaggio di VOLT. Una sorta di trailer della serie, perfetto per scoprire il mondo del piccolo robot che sogna di diventare fumettista, ma che, nel frattempo, è costretto dalla dispotica madre a lavorare come commesso in una fumetteria.

La seconda svolta è relativa al personaggio. Con l’uscita dello spettacolare quarto numero – che mette in scena un epico scontro generazionale tra vecchi e giovani nerd, e costringe Volt a fare i conti con tre pericolosi nuovi personaggi – inizia la seconda parte del primo arco narrativo della serie, essendo VOLT – CHE VITA DI MECHA organizzato sulla base di story-arc da sei numeri. Appuntamento, dunque, in edicola, in fumetteria e nello shop online del sito saldapress.com con il quarto numero di VOLT e in fumetteria – e solo in fumetteria – con la promozione ‘VOLT? PARLA DI TE!’ che consente di recuperare i primi tre, o di “assaggiarla” con lo spillato omaggio."

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