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Esce oggi a sorpresa un nuovo fumetto di Robert Kirkman

  • Pubblicato in News

Image Comics e Skybound Entertainment hanno lanciato sorpresa Die! Die! Die!, nuova serie a fumetti di Robert Kirkman che debutta oggi, 11 luglio. La serie e la sua imminente data di uscita, sono state rivelate il giorno prima tramite un comunicato stampa.

"Proprio così, nei negozi DOMANI," ha detto Kirkman. "Internet ha prosciugato tutta la sorpresa e l'attesa di un fumetto. Tutti sentono parlare dei nuovi progetti entusiasmanti e poi devono aspettare mesi o anni perché sia nelle loro mani. […] Le storie si rovinano nei tentativi di attirare l'attenzione dei mass media. Quindi, sorpresa! Ecco una nuova serie mensile. Quant'è fico?! Questo è letteralmente l'unico modo in cui posso essere come Beyoncé".
Kirkman è rimasto ambiguo riguardo ai titoli rovinati per il gusto di attirare l'attenzione dei media, ma è possibile che lo scrittore si riferisca al recente Batman # 50 di Tom King, il cui finale è stato rivelato in un titolo del New York Times.

La premessa di Die! Die! Die! immagina un'organizzazione segreta all'interno del governo degli Stati Uniti, il cui compito è quello di influenzare il mondo attraverso l'assassinio. La sinossi completa:

"Viviamo in un mondo malvagio dove le persone malvagie fanno cose cattive tutto il tempo e Die! Die! Die! alza il velo su una cabala segreta all'interno del governo degli Stati Uniti che influenza le questioni mondiali attraverso un assassinio mirato. Il mondo che ci circonda è manipolato proprio sotto il nostro naso, soprattutto per il meglio... ma a volte anche per il guadagno individuale, e talvolta per il semplice gusto di farlo. Quindi, se stai ferendo la gente, in qualche modo rendi il mondo peggiore di quello che è già, o sei anche solo ostacolo a qualcosa di buono che sta accadendo... qualcuno potrebbe ora dare l'ordine proprio per te di morire! Die! Die! Die!".

Die! Die! Die! #1 è scritto da Kirkman (The Walking Dead, Outcast, Oblivion Song), al suo fianco c’è Scott M. Gimple (Punisher: Nightmare, scrittore e produttore per l'adattamento di The Walking Dead TV su AMC) e Chris Burnham (Batman Incorporated, Nameless , Nixon's Pals, ufficiale Downe). Nathan Fairbairn ne è il colorista.

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(Via CBR)

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Invincible diventa una serie animata

  • Pubblicato in Toon

Secondo The Hollywood Reporter Invincible di Robert Kirkman diverrà una serie animata per Amazon Studios. Originariamente programmato come un film che Seth Rogen ed Evan Goldberg dovevano dirigere, Invincible sarà ora uno show animato per Amazon Prime.

La Skybound di Kirkman produrrà Invincible con Simon Racioppa di Teen Titans come showrunner. Insieme a Kirkman e Racioppa, David Alpert (The Walking Dead) e Catherine Winer (Star Wars: The Clone Wars) saranno i produttori esecutivi. Justin e Chris Copeland (Ultimate Spider-Man) saranno i registi supervisori del progetto.

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Amazon opziona le due serie di Robert Kirkman East of West e Transhuman

  • Pubblicato in Screen

Deadline riporta che le serie a fumetti Transhuman e East of West sono stati opzionate da Amazon per trarne due serie televisive live-action Basate sui titoli scritti da Jonathan Hickman e disegnate rispettivamente da J.M. Ringuet e Nick Dragotta, i due adattamenti sono prodotti dalla Skybound Entertainment di Robert Kirkman come parte del recente accordo esclusivo con Amazon.

Hickman sta scrivendo lo stesso adattamento di East of West, con Skybound che ha in programma di assumere uno sceneggiatore esterno per Transhuman. Kirkman sarà il produttore esecutivo di entrambi i progetti insieme ai disegnatori di ogni serie.

Amazon e Skybound non hanno annunciato una data di inizio produzione per i due show.

(Via Newsarama)

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Oblivion Song 1, recensione: l’altro lato della catastrofe secondo Kirkman e De Felici

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Robert Kirkman è indubbiamente affascinato dal concetto di società distrutta che ricerca un nuovo equilibrio. Lo ha dimostrato con la sua serie di maggior successo The Walking Dead – che fa di tale idea l’architrave narrativo principale, indubbiamente in primo piano rispetto al tema horrorifico – e torna ad esplorare le potenzialità offerte da tale idea con il suo ultimo lavoro: Oblivion Song, in uscita oggi negli State per Skybound il primo albo, e in Italia da Saldapress che pubblica l'intero primo ciclo in anteprima mondiale.

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Per un motivo ancora inspiegabile, circa trecentomila abitanti di Philadelphia sono stati teletrasportati/traferiti, insieme auna porzione di città, in una dimensione parallela popolata da mostri. Questa diversa realtà è stata chiamata Oblivion e lo scienziato Nathan Cole ha trovato il modo per viaggiare tra le dimensioni e riportare a “casa” alcuni degli abitanti di Philadelphia. Nonostante il governo degli Stati Uniti abbia deciso di porre termine a questo progetto di recupero, Nathan non si vuole arrendere: suo fratello è ancora ad Oblivion.

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La scrittura di Kirkman è solida, coinvolgente, ricca di twist e climax narrativi supportati da dialoghi che svelano e, contemporaneamente, celano gli elementi della storia che lo sceneggiatore ha imbastito e che non troverà risoluzione – giustamente – in quello che è il primo capitolo del racconto. Operando, dunque, sul concetto di società distrutta, l'autore lo fa in maniera inedita e da lui mai affrontata. Oblivion è una nuova terra con nuove regole e nuove dinamiche sociali, ma questo vuol dire che sia necessariamente un male: l’evento misterioso che ha trasferito parte dei cittadini di Philadelphia avrebbe dovuto essere un momento perturbante e distruttivo della società costituita; invece si rivela foriera di possibilità inedite. Questo fulcro narrativo viene esplorato da Kirkman grazie alla compresenza di Oblivion e della nostra terra: la conflittualità tra le due realtà non è solo fisica ma anche concettuale, non è solo visibile al lettore ma motivo delle azioni dei personaggi.

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Per la co-costruzione della storia e per i disegni, lo sceneggiatore americano si è affidato a Lorenzo De Felici. Il tratto dell’artista italiano riesce a descrivere, con grande attenzione per il gusto catastrofico del racconto, gli scenari inquietanti di Oblivion, ibrido tra resti di città e vegetazione aliena. Il genere della serie è indubbiamente la fantascienza e De Felici ne riesce a raccogliere gli elementi portanti – alieni, teletrasporto – raffigurandoli con un segno di straordinaria espressività, sia nella trattazione dei volti che nelle scene d’azione: già dalle prime tavole, l’universo di Oblivion Song è chiaro proprio grazie alla matrice stilistica di De Felici e alla complicità dei colori di Annalisa Leoni. La tavolozza della Leoni, difatti, riesce a sostenere l’atmosfera della serie senza banalizzarla: i colori non sono quelli grigi e tetri a cui l’immaginario post-apocalittico ci ha abituato, ma raccolgono gli intenti narrativi della storia e li esprimono attraverso la ricchezza della gamma cromatica.

Oblivion Song, dunque, si configura come una nuova serie di successo a marchio Kirkman, interessante non solo dal punto di vista narrativo, ma anche per l’inedita visione catastrofista dei suoi autori.

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