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Coconino Press - Fandango: Ratigher nominato direttore editoriale

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Dopo l'abbandono di Igort della scorsa settimana, Coconino Press - Fandango annuncia quanto segue:

Nuovi soci in Coconino Press - Fandango

Ratigher nominato direttore editoriale

Coconino Press - Fandango si rafforza, rilancia e guarda al futuro. La proprietà della nota casa editrice di fumetti vede l'ingresso, al fianco del produttore cinematografico Domenico Procacci, di nuovi soci, amici che condividono da sempre la passione per l’editoria: l’imprenditore Ivan Gardini insieme alla moglie Ilaria Bonaccorsi, medievista e giornalista.

L’attività di Coconino prosegue con la nomina del neo direttore editoriale: l’incarico è stato affidato a Ratigher, nome d’arte di Francesco D’Erminio, uno tra gli autori più originali sulla scena del fumetto italiano degli ultimi anni (suoi i libri a fumetti “Trama” e “Le ragazzine stanno perdendo il controllo”), che si è distinto per la qualità e la natura innovativa delle sue imprese editoriali indipendenti.

Per Coconino Press è una scelta nel segno del rinnovamento e al tempo stesso della continuità con una solida tradizione. La casa editrice, che nel 2000 fu pioniera nell’introdurre e portare alla ribalta il graphic novel sul mercato italiano, si apre a nuove prospettive e nuovi progetti. Mantenendo le caratteristiche che ne costituiscono l’identità, una minuziosa cura editoriale e l’attenzione ai migliori talenti italiani e internazionali della narrazione a fumetti. Per continuare a essere ciò che Coconino Press è sempre stata: casa degli autori e fabbrica di belle storie.

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Update - Igort lascia Coconino Press, la risposta della casa editrice

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Apprendiamo direttamente dal profilo Facebook di Igor Tuveri, in arte Igort, la notizia del termine della sua collaborazione con la casa editrice Coconino Press, da lui stesso fondata insieme ad altri autori nel 2000. La motivazione principale che ha portato al suo abbandono è da ricercarsi nella condizioni di lavoro non più gradite all'autore, che non gli permetterebbero di lavorare serenamente, come viene esplicitamente dichiarato nel post qui sotto. L'autore sottolinea che si tratta di una scelta sofferta, seppur ragionata e fortemente motivata.

UPDATE

Non si è fatta attendere la risposta della casa editrice che ha così commentato sul sito ufficiale:

"Igort si è dimesso dall’incarico di direttore editoriale di Coconino Press. La casa editrice ne prende atto con rammarico e lo ringrazia per la preziosa e autorevole opera svolta fin qui.
Coconino Press continuerà il suo lavoro con la consueta serietà e rinnovata passione.

La proprietà lavorerà alla costruzione di una struttura forte e articolata, pensata per muoversi in due direzioni. Da una parte, la forte volontà di procedere in continuità con il progetto editoriale di Igort che ha portato in questi anni a fare della Coconino Press la “casa degli autori” più grandi, e a realizzare libri di altissima qualità.
Dall’altra, verrà data speciale attenzione a nuove voci, nuove creatività e nuovi autori. Varando nuove collane che affiancheranno Coconino Cult".

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Coconino Gekiga presenta Le lacrime della bestia di Yoshihiro Tatsumi

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È disponibile in libreria Le lacrime della bestia di Yoshihiro Tatsumi, il quarto volume della collana Gekiga di Coconino Press. Ecco quanto riportato dall'editore:

"Dopo “Crocevia”, l’antologia “Le lacrime della bestia” presenta altri sette racconti a fumetti del maestro giapponese Yoshihiro Tatsumi, il fondatore del movimento Gekiga, con un’introduzione scritta da Igort. Sono storie folgoranti, intense, strazianti. Tatsumi narra amori ossessivi e malati, donne e uomini fragili, frammenti di vite alla deriva. Questa antologia attraversa epoche diverse, dal Giappone in ginocchio del dopoguerra a quello dell’illusoria rinascita economica degli anni ’90.

Uno dei racconti, “Lettera a S.”, trae spunto da un terribile fatto di cronaca: la storia del “cannibale giapponese” Issei Sagawa, studente di letteratura all'Università di Parigi, che nel 1981 invitò nel suo appartamento una compagna di corsi, la uccise con un colpo di fucile, la fece a pezzi e mangiò diverse parti del cadavere.

Con gli occhi puntati sulla vita quotidiana degli emarginati della società giapponese, con i suoi dialoghi essenziali e uno stile asciutto, Tatsumi ha sempre mantenuto nella sua lunga carriera lo sguardo del grande autore. Tagliente e scabroso, capace di sondare gli abissi del cuore umano: mai però compiaciuto ma dolente, partecipe, vicino agli sconfitti.

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Autore: Yoshihiro Tatsumi
Titolo: Le lacrime della bestia
Collana: Coconino Gekiga
Numero pagine: 176, in bianco e nero, formato 17 x 24 cm
Prezzo: Euro 17,50
ISBN: 978-88-7618-329-4

L’AUTORE
Yoshihiro Tatsumi
(1935-2015) è conosciuto come il padre fondatore del Gekiga: le sue sono “storie per un pubblico adulto, in grado di comprendere”. Il suo stile, votato al realismo e alla ricerca dell’approfondimento psicologico, ha rivoluzionato il manga e ispirato generazioni di autori in tutto il mondo. Dopo l’antologia “Crocevia”, con questo secondo volume di storie brevi Coconino Press prosegue la riscoperta di uno dei maestri che hanno ampliato gli orizzonti del fumetto."

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Leda

La Collana ‘900 di Coconino Press riserva sempre grandi sorprese, raccogliendo sotto tale etichetta editoriale alcuni tra i migliori graphic novel degli ultimi anni. Igort, Manuele Fior, Baru e Joann Sfar sono solo alcuni degli autori che hanno contribuito a popolare questa collana con volumi preziosi e Leda, il volume di cui vi parliamo in questa recensione, è solo l’ultimo a entrare a far parte di questa prestigiosa famiglia.

Un racconto biografico che narra la vera storia di una donna dalle mille sfaccettature, Leda Rafanelli, figura poliedrica e indelebile la cui esistenza è fortemente intrecciata con le fondamenta stesse della storia del ‘900 italiano. Un personaggio storico poco conosciuto che merita di essere riscoperto e approfondito, e questo graphic novel compie il lavoro di riesumazione della sua figura eleggendola a protagonista indiscussa di una narrazione parzialmente romanzata che si dipana lungo tutto il XX secolo, attraverso letteratura, editoria, arte, religione, politica, lotte sociali, amore e passione.
Ne risulta un’opera incantevole su di una donna forte e così umanamente affascinante da catalizzare l’attenzione di alcuni dei personaggi più importanti della recente storia italiana, Carlo Carrà, Benito Mussolini, Filippo Tommaso Marinetti, Luigi Melandri, facendone vacillare cuori e convinzioni, attraendo a sé attenzioni di ogni sorta, rimanendo sempre fedele a sé stessa, al suo spirito libero e indomito, pur apparendo lungo il suo cammino spesso contraddittoria agli occhi del mondo. Intellettuale, anarchica, artista, musulmana, scrittrice, amante della vita, tipografa, chiromante… sono alcune delle etichette limitanti che ne definiscono istantaneamente solo una ridotta parte, lasciando priva di attribuzione descrittiva il resto dell’essenza di una persona che per sua indole sfuggiva da catalogazioni statiche di ogni sorta.
E una figura così complessa, nonché poco conosciuta e studiata, necessitava di un lavoro sublime di recupero di informazioni per poterne tratteggiare un ritratto fedele e rispettoso. L'attento e ricercato reperimento delle fonti, lo scrupoloso vaglio delle stesse, la minuziosa documentazione letteraria, fotografica e artistica, strutturata con l’aiuto degli eredi di Leda e di Fiamma Chessa, direttrice dell’Archivio Famiglia Berneri, definiscono un’opera curata con grande fascino per il personaggio, con grande rispetto per una figura femminile così ammaliante.

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Francesco Satta e Luca de Santis impostano una narrazione fluida, con dialoghi eccellenti, naturali nel fuoriuscire dai personaggi rappresentati, che intavolano un romanzo appassionante, proprio come da volere della stessa Leda “la mia vita, le mie vite sono un romanzo di cui io sola sono l’autrice. Lasciatemi dunque dire”. Una storia che mette in luce le diverse anime della protagonista, senza sfociare nell’edulcorata agiografia, mostrandone la beltà senza inutilmente incensarne la figura, cercando di racchiudere in poco più di 200 pagine una donna così forte e maestosa quanto essenzialmente malinconica, lacerata nella sua esistenza classica ma profondamente romantica, sebbene non osi mai ammetterlo: “Ti diranno matta un giorno, ma solo noi sapremo quanto è stato faticoso vivere con troppe anime dentro”, le confida Luigi Melandri, racchiudendo in poche parole una vita tumultuosa.

Dal punto di vista artistico, le soluzioni grafiche sono a dir poco eccellenti, fuori dal comune e dal fascino eccezionale. Sara Colaone, semplicemente una delle artiste più incredibili del panorama attuale nazionale, fonde con grande euritmia l’onirico e il reale, tessendo meravigliosamente e sapientemente una trama in cui confluiscono in un vasto immaginifico visivo i dialoghi dei protagonisti: la forza comunicativa e la capacità espressiva coinvolgenti e ammalianti di Leda sembrano giocare con la realtà stessa, modificando lo spazio e il tempo per far vivere intensamente i suoi pensieri e i suoi dialoghi all'interlocutore e a noi lettori, rapiti e trasportati in altre epoche e altri luoghi, solo per un rapido istante, sufficiente per perderci nell'amore incondizionato per il personaggio. Le figure prendono vita con un tratto morbido, sinuoso, ricercato e indelebile proprio come i personaggi che delinea, attento ai dettagli e a una fedele ricostruzione del vestiario, dell’architettura e dello stile di quegli anni.

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Il mondo è filtrato dalla visione di Leda, tutto ci viene mostrato come concepito dalla sua mente, modificando la rappresentazione dei fatti nella tavola per adeguarli a tale immaginario. E così ci ritroviamo a vagare nell'antico Egitto, nel deserto tra beduini, cammelli, sfingi e piramidi, osserviamo l'avvento delle avanguardie e del futurismo, sia visivo che letterario, come la velocità, la violenza e l'ipercinetica, percependo i personaggi promotori e autori di tali ideali come modificati strutturalmente a seconda dei dettami della loro arte. Vediamo uomini mutare aspetto nel corso del volume, come Mussolini, la cui immagine drasticamente evolve nel tempo, arrivando ad essere freddo busto marmoreo, prima dell'entrata in guerra.

Un volume di certo tra i migliori usciti in questo 2016, eccellente sotto ogni punto di vista, con un’edizione tipica Coconino di grande pregio e formato, che permette di godere appieno delle meravigliose tavole dell’opera.

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