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Marbles

Quando si termina la lettura di Marbles, una sensazione rimane principalmente impressa nel lettore. Lo shock.
Non la tristezza, la compassione, l’ironia o l’angoscia che derivano dalla lettura rimarranno impresse come lo shock di aver letto qualcosa di veramente unico, letteralmente stordente per quanto strano e fuori dagli schemi.

Per la storia, un (graphic) memoir sul disturbo bipolare dell’autrice, la bravissima Ellen Forney, che decide di mettersi completamente a nudo, spesso anche graficamente, per spiegare il decorso del suo disturbo: dalla diagnosi avvenuta nel 1998 poco meno che trentenne e nel pieno della sua carriera da fumettista, alla lunga, stressante, affannosa terapia per lenire e guarire i sintomi opprimenti e debilitanti della psicosi maniaco-depressiva.
E per i disegni, diversissimi tra loro, frizzanti, vivi, urtanti, sconvolgenti e meravigliosamente comunicativi.

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Le ansie, le paure, i tormenti, le angosce della scrittrice ci vengono mostrati e raccontati senza filtri, senza timori, in una rievocazione dettagliata del lungo travaglio. Non ci troviamo di fronte ad un’opera ordinaria. Questo è poco ma sicuro.
Il disturbo di Ellen è messo in prima linea, sulla graticola, narrato al vetriolo, senza mezzi termini né censure; l’intera vita dell’artista è raccontata in modo tale da permettere al lettore di comprendere almeno in parte l’oppressione e la sofferenza patite quando la nostra mente comincia a deviare dall'ordinario, dal normale.

Ma il tema principale di quest’opera è un altro. Non è un semplice trattato sul disturbo bipolare, sui rimedi, le cure, i farmaci, i termini e le tecniche ad esso connessi – parte peraltro presente e ampiamente discussa. Il libro trova il suo baricentro da un’altra parte; il vero punto focale non è la dimensione clinica della psicosi ma è una questione fondamentale per Ellen in quanto artista: la vera arte è derivante unicamente dal dolore, dal turbamento, dalla follia? L’estro, l’ispirazione, la grandezza di un artista è qualcosa di strettamente connesso allo stato della sua sanità mentale?

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Il dilemma principale dell’autrice è la paura di perdere la sua ispirazione, la sua identità artistica, la sua capacità di generare arte curando il suo disturbo con psicofarmaci. Le “montagne russe emozionali”, come lei stessa definisce il continuo altalenarsi di stati maniacali a stati depressivi, rappresentati magnificamente tramite disegni di una semplicità ed efficacia sbalorditiva, le conferiscono un quid in più come artista oppure anche da sani di mente si riesce a produrre qualcosa di buono?
Il genio artistico spesso e volentieri ha avuto origine da turbamenti psicotici e tormenti interiori: Vincent Van Gogh, Georgia O'Keeffe, Edvard Munch, Virginia Woolf solo per citarne alcuni (nel libro c’è una vera e proprio lista di nomi).
Sicuramente nascono delle opere molto particolari dagli artisti tormentati (non da tutti); lo stesso abuso di droghe e alcool ha reso uniche e particolarmente espressive certe produzioni - Baudelaire vi dice niente?. Ma da qui a convenire che solo dalle tenebre interiori possa emergere la vera arte il passo è lungo, troppo lungo.

Questo quesito che attanaglia la scrittrice e il lettore troverà tutto sommato risposta, almeno per il caso di Ellen, al termine del graphic novel. Non si prefigge di essere un assoluto, né tanto meno un vademecum per tutti gli artisti che soffrono di disturbi mentali. È valido per il suo caso, dopo un attento vaglio dei pro e dei contro dell’assunzione degli psicofarmaci in modo consono a garantirle il benessere fisico e mentale, ma non vale necessariamente per altri. La sua soluzione è unica, non condivisibile, non “copiabile” dagli altri. Ciò che è sfruttabile, ciò che può essere d’aiuto è il metodo con cui si arriva alla soluzione; la compagnia e la vicinanza che se ne traggono possono dare sollievo.

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Passando al comparto grafico c’è da rimanere sbalorditi. Il libro è un collage di diversi stili, di diverse tecniche, più un vistoso e confuso ammasso di elementi disparati che trovano armonia coesistendo sulla stessa pagina. E qui l’abilità forgiata negli anni di illustratrice e fumettista di Ellen Forney emerge in tutto il suo splendore e in tutta la sua varietà.
Scordatevi la classica scansione in vignette; la pagina è libera, vergine, campo fertile per lo svilupparsi della totale anarchia. Passiamo da pagine figlie dell’horror vacui ipermaniacale ad accecanti distese di bianco intaccate al minimo. Da disegni cartoon-like a schizzi fotocopiati da un blocco ad anelli, da incubi partoriti nell’estremo dolore, veri e propri prodotti angoscianti e asfissianti della depressione, ai disegni pacati, tranquilli e armoniosi degli ultimi capitoli. L'immagine che chiude il racconto poi, è estremamente semplice eppure riesce a trasmettere un senso di calma interiore, di sollievo. La parte più dura si è conclusa, siamo a valle del percorso. Ve la proponiamo qui sotto.

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L’atroce viaggio che Ellen ha affrontato e che ha ripercorso con il cuore in mano rendendoci partecipi insieme a lei delle sue esperienze, delle sue vicissitudini, dei suoi alti e dei suoi bassi, colpisce nel profondo, si arpiona nel lettore, àncora di innegabile magnificenza, che ci insegna a fare tesoro delle nostre esperienze, anche le più tragiche e dolorose, perché il passato non deve essere riscritto e filtrato dalla condizione presente ma accettato e preservato come tale.

Marbles è quindi un’opera eccezionale, fuori dall’ordinario, che si stacca dalle piagnucolose, pompate, false e spremute all’eccesso agiografie autobiografie atte solo a far soldi che campeggiano ovunque nelle librerie di tutto il mondo.
Un bellissimo fumetto autobiografico che vi farà passare in un turbinio di sensazioni ed emozioni diverse, provando sentimenti sinceri e profondi, ma soprattutto vi scioccherà. In positivo ovviamente.
Edizione molto ben curata e dettagliata. Prezzo onestissimo per il numero di pagine, 256, e la qualità del prodotto.

Dati del volume

  • Editore: Edzioni BD
  • Autori: Testi e disegni di Ellen Forney
  • Formato: 17x24 cm, brossurato, 256 pp, b/n
  • Prezzo: 18,00 €
  • Voto della redazione: 9
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