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Il Primo grande libro di A Panda Piace

cover del volume cover del volume


Il Primo Grande libro di A Panda Piace rappresenta uno spartiacque nella carriera di Giacomo Bevilacqua.
Innanzi tutto è il primo libro a essere pubblicato dalla sua nuova casa editrice, la Panini Comics, che arriva dopo Edizioni BD (che fu la prima a credere nel poetico Panda di Keison) e GP Publishing (che per prima l’ha portato in edicola).
Se questa fosse la sola novità, però, non basterebbe. A rendere questo volume degno di essere acquistato è il fatto che, per la prima volta, emerga pesantemente la figura dell’autore, tanto che si potrebbe cambiare il titolo in “il primo grande libro di Giacomo Bevilacqua”, e, per come si pone, è un biglietto da visita sia per i vecchi lettori che per i nuovi e funge da veicolo per la nuova testata che l'autore e il suo personaggio si apprestano a varare.
Il libro è strutturato in tre parti: l’avatar, il trittico e i racconti. Partendo da qui è facile ricostruire il vero percorso che compirà il lettore e che lo porterà a conoscere intimamente l’autore, saperne apprezzare l’opera che l’ha reso famoso online e affacciarsi a quella che è la sua prossima avventura editoriale: A Panda Piace l’Avventura.

La prima parte comprende delle storie tratte dalle rubriche che Bevilacqua teneva su wired.it ed è la parte che, più di tutte, mette a nudo l’autore e dà l’occasione di capirne il pensiero attraverso le riflessioni sull’ansia, sulla solitudine o sui comportamenti dei gatti. Una sorta di diario in cui la sensibilità di Keison esce dalle pagine e ci colpisce in pieno grazie sia al Panda, che si presta come maschera del suo autore, che ai testi sinceri e fitti (anche troppo, tanto che il font usato è talmente piccolo che vi servirà una lente d’ingrandimento per leggere senza sforzo). A meno che non si sia totalmente privi di empatia, sarà difficile non iniziare a pensare all’autore come a un amico che si conosce da tempo; ciò apre le porte per la fruizione dei capitoli successivi.

Da lettore e conoscitore del Panda, la parte centrale è la meno sorprendente, poiché raccoglie alcune strisce selezionate prese direttamente dal blog e le presenta per la prima volta in forma cartacea. Non ci si sorprende ma ci si diverte parecchio.
Il Panda ormai è un personaggio maturo e, dall’alto dei suoi cinque e più anni d’età, continua ogni lunedì a giocare con le situazioni della vita e la cultura pop e a sfruttare il linguaggio fumettistico, la gabbia e lo spazio bianco tra le vignette per far ridere il lettore sempre e al momento giusto.
I tempi comici di Giacomo Bevilacqua sono perfetti, ormai lo sappiamo, ma è con l’ultimo capitolo che Keison ci offre un assaggio di ciò che ci aspetta in futuro.

Evidentemente, a trent’anni e dopo un lustro di strisce, l’autore aveva voglia di mettersi alla prova con qualcosa di nuovo che, pur avendo per protagonista il noto Panda, potesse offrire nuovi stimoli sia al lettore sia al creatore. Le trame si fanno più ampie, il formato striscia è accantonato e il gioco meta fumettistico si fa più arduo ed efficace. Inoltre viene presentato Godfrey, un uccellino rompiballe che potrebbe essere l’incarnazione cartacea di Twitter e che ritroveremo nel già citato A Panda Piace l’Avventura, bimestrale che Panini si appresta a lanciare augurandosi di poter replicare il successo di Rat-Man.

Panda e Giacomo Bevilacqua hanno tutte le carte in regola per poterlo fare: la giusta sensibilità, la consapevolezza dei propri mezzi e la voglia di mettersi alla prova e di stupire il lettore, suscitargli una risata roboante e colpirlo al cuore.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: testi e disegni di Giacomo Keison Bevilacqua.
  • Formato: brossurato, 144 pagg. a colori e in b/n.
  • Prezzo: € 9,90
  • Voto della redazione: 8
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