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Barba di perle

“Ci sono cose da maschio e cose da femmina! In breve… o porti la barba… o porti le perle.” Questa è la frase chiave per capire Barba di perle, graphic novel scritto e disegnato da Flavia Biondi.

La storia ha come protagonista Santo, un giovane ragazzo che cerca in tutti i modi di tenere nascosto a se stesso e agli altri la sua omosessualità. All’inizio dell’episodio Santo si cela dietro l’apparenza di una finta “normalità”, si confonde tra la gente e si vede come una persona quasi insignificante per gli altri. In cuor suo però sa di nascondere la sua vera natura e questa mistificazione verso se stesso lo tormenta e logora. Grazie all’amore del suo compagno e all’incontro con un altro omosessuale, Mara, riuscirà a rompere il bozzolo delle sue paure e a vivere una vita nuova, fatta di un amore alla luce del sole.

Obiettivo dell’autrice è quello di portare agli occhi di tutti l’immensa crudeltà che un omossessuale è costretto a subire dal resto del mondo, la fatica psicologica che queste persone devono compiere per farsi accettare e, soprattutto, per accettarsi, vivere in armonia con se stessi, essere felici. La Biondi ottempera a quest’obiettivo utilizzando nella sceneggiatura un linguaggio narrativo molto introspettivo, alternato alla descrizione degli avvenimenti chiave che generano nel protagonista le reazioni di rifiuto, paura, rabbia ma anche gioia, felicità, amore; tutti quei sentimenti di cui Barba di perle è ricco e che trapelano dalla sua lettura.

Anche dal punto di vista grafico questo fumetto ha molti punti di forza. Il lavoro è stato sviluppato dall’autrice sulla base di quattro tavole, altresì inserite nel monografico, che hanno vinto il concorso Komikazen 2011. L’intera opera si distingue per la morbidezza e spiccata personalità del tratto stilistico, che risulta pulito e minuzioso. Per dare supporto agli obiettivi narrativi prefissati, gli sfondi, per lo più, sono assenti dalle tavole: al centro di tutto c’è Santo e la sua storia. Nonostante questo però non viene trascurata nemmeno la scelta  dell’ambientazione e il suo uso: Firenze, luogo in cui tutte le vicende si svolgono,  è l’unica cornice scenografica che ha la capacità di riflettere visivamente le emozioni che la storia di Santo vuole trasmettere.  La città gigliata non è un ambientazione casuale dei fatti, ma se non si fossero scelte le stradine del suo centro storico, le viste sul mercato vecchio, gli affacci sull’Arno, si sarebbe persa l’opportunità di creare un ambiente accogliente e rassicurante sia per il protagonista che per il lettore. Firenze, i suoi luoghi e il suo panorama appartengono sicuramente all’immaginario collettivo italiano, non è difficile ritenerlo un luogo familiare ed è sicuramente più facile immedesimarsi nelle dinamiche di un posto di cui si sente l’appartenenza. I fattori ambientali dunque sono stati sapientemente sfruttati dalla Biondi e sono serviti a creare quella base solida e rassicurante su cui il protagonista della storia è riuscito ad appoggiarsi anche nei momenti più cupi e demoralizzanti.   

La sensibilità della giovane autrice bolognese si è sposata alla perfezione con le scelte editoriali della Renbooks, casa editrice italiana che ha impostato la sua politica editoriale per accontentare le esigenze della comunità italiana GLBTQI, non rinunciando allo stesso tempo all’universalità del linguaggio del fumetto proposto, che riesce a soddisfare anche un pubblico di massa, senza etichette. Scelte editoriali come Barba di perle ne sono la prova.

Dati del volume

  • Editore: Renbooks
  • Autori: Testi e disegni di Flavia Biondi
  • Formato: brossurato, 88 pp., b/n
  • Prezzo: € 9,90
  • Voto della redazione: 8
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