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Moonshadow

A volte ci si imbatte in opere che sfuggono a ogni tipo di classificazione ed etichetta. Moonshadow, che la RW / Lion distribuisce in edizione integrale, è senza dubbio una di queste. Nel masterpiece di J. M. DeMatteis, Autore arcinoto tra i suoi altri pregi per l’estrema versatilità, confluiscono generi incredibilmente diversi tra loro che, uniti, danno vita a un’epopea perfettamente amalgamata e organizzata su una struttura variegata ma incredibilmente coerente.

Quando si inizia a leggere Moonshadow è impossibile non credere di essersi imbattuti in un’opera sci-fi, dal momento che il protagonista, Moonshadow appunto, nasce in un universo in cui non mancano alieni di ogni forma, razza e astrazione. Poi la storia muta, si evolve senza nemmeno uno scossone, e il lettore scivola in una realtà completamente diversa, molto più simile a quella che siamo abituati a vivere tutti i giorni: la nostra, ma durante gli anni Sessanta, tra hippie, abuso di droghe e rivolte studentesche. Nemmeno questo sarà, però, il mondo in cui si svolgerà il resto della vita di Moonshadow che egli stesso, ormai anziano, racconta. Perché una fortissima dimensione favolistica e altamente contaminata da religioni, leggende e culture lontane contagia la storia, dando vita a un’ambientazione in grado di competere con quella creata da Neil Gaiman nel suo The Sandman per coltezza e profondità: risulta ovvio che ciò che DeMatteis sta raccontando è un viaggio iniziatico, una sorta di romanzo di formazione a 360 gradi, in grado di descrivere lo sviluppo di un essere vivente in un modo così intenso e dettagliato da ricordare, facendo un paragone azzardato ma calzante, quello di Shinji Ikari, il protagonista dell’anime "Neon Genesis Evangelion" di Hideaki Anno.

In Moonshadow, echi della narrativa de "Il barone di Munchausen" di Rudolf Erich Raspe (e del film che Terry Gilliam ne ha tratto) convivono con le immagini tanto care al Federico Fellini più onirico e simbolico; alieni al tempo stesso terrificanti e ironici si muovono nella stessa struttura narrativa dei figli dei fiori; il tema dello sviluppo sessuale e il conseguente raggiungimento della maturità non stona accanto alla fantascienza più radicale e “purista”.

Jon J. Muth firma gran parte della componente artistica di Moonshadow (il resto è affidato a Kent Williams, già visto al lavoro con DeMatteis in Blood – Una storia e a George Pratt), che, forte del suo sconvolgente stile pittorico e suggestivo, riesce a completare il capolavoro di sceneggiatura dello scrittore americano, facendo di Moonshadow un’opera che non può mancare non solo nella libreria dell’appassionato di fumetti di razza, ma, più in generale, in quella di chi ama la letteratura d’alto livello.

L’edizione proposta da RW / Lion comprende anche un sequel di Moonshadow, un racconto in prosa che completa il profondo e variegato affresco narrativo di DeMatteis.

Dati del volume

  • Editore: RW / Lion
  • Autori: Testi di John Marc DeMatteis, disegni di Jon J. Muth, Kent Williams e George Pratt.
  • Formato: Cartonato, 480 pagg. a colori
  • Prezzo: € 39.95
  • Voto della redazione: 8
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