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Portugal

Saudade è un termine portoghese che ad un livello più superficiale si traduce con “malinconia”, ma arriva ad incarnare una profondo senso di nostalgia per qualcosa di felice, sia questo un luogo, una persona, un ricordo o un amore. Dovendo introdurre questa nuova opera di Cyril Pedrosa, quindi, è quasi impossibile non far riferimento a questo termine che lega a doppia mandata libro e origini dell’autore nato in Francia, ma figlio di migranti portoghesi.
Portugal è un’opera che non può che scaturire da un amore profondo dell’autore per il paese che gli ha dato le origini, una vicenda famigliare che copre tre generazioni ed è a cavallo tra l’autobiografia e la finzione.

Protagonista e voce narrante è Simon, fumettista prestato all’insegnamento con apparente riluttanza, figlio di portoghesi migrati in Francia. Attraverso il suo sguardo si analizza la storia personale di tre elementi fondamentali della famiglia: il nonno Abel, il padre Jean e Simon stesso, in un percorso a ritroso che va dal più giovane al più anziano alla ricerca di un’identità solo apparentemente perduta durante l’espatrio; identità che prenderà forma attraverso ripetuti e sempre più lunghi soggiorni in Portogallo.
La vicenda parte da una convention che riporta Simon a contatto con i luoghi de soggiorni estivi dell'infanzia, in una casa zeppa di cugini e altri parenti; un viaggio che lo pone di fronte alla propria immobile inadeguatezza e che provocherà la caduta della prima tessera del domino.
Nella seconda parte, con il pretesto del matrimonio di una cugina, Simon torna in Portogallo con il padre Jean, per una reunion che mette a nudo tutte le debolezze del rapporto tra l’uomo e il proprio passato, la famiglia e i due fratelli Jacques e Yiette. Un’accidentale situazione notturna farà accendere in Simon la voglia di conoscere la storia della propria famiglia; percorrerà quindi, a ritroso, le orme di suo nonno, ritornando così in Portogallo per la terza volta, verso la casa in cui l’uomo aveva vissuto da giovane.

Cyril Pedrosa è un autore di cui è stato pubblicato veramente poco in Italia; solo Tre Ombre (pubblicato nel 2008 da Edizioni BD), il breve Autobio (Oltrenero) e Portugal intervengono a rappresentare un autore che meriterebbe di essere conosciuto più a fondo. Le due opere, ad un livello superficiale, potrebbero sembrare una l’opposto dell’altra ma, nel profondo, presentano elementi similari tra cui spicca l’aspetto del viaggio con funzione di scoperta di sé: la fuga di Louis in Tre Ombre era finalizzata a trovare la forza di dire addio al figlioletto; l’immersione progressiva di Simon in Portugal è, all’opposto, il modo per intrecciare il proprio presente con un passato che lo riguarda indirettamente e ritrovare così una propria posizione nel mondo.
Se la fuga di  Louis è un caotico annaspare nella speranza di sfuggire dalla morte, quella di Simon è una ponderata traiettoria verso l’origine della (propria) vita.
A differenza di Tre Ombre, in Portugal l’aspetto metafisico permea la narrazione in modo totalmente diverso. Se nella prima opera era la morte a prender forma nei tre cavalieri neri, qui è la realtà a venire trasfigurata attraverso il gioco e la visione “romanzata” dei bambini, tramite la sensibilità artistica di Simon e durante alcuni passaggi portanti della narrazione (ad esempio la sequenza dello scambio notturno tra Simon e Jean, pagine 174-177, o quella della presa di coscienza di Simon della propria fissità, pagine 70-73); una trasfigurazione che l'autore ottiene sul piano grafico attraverso un cambiamento di stile e che viene a caricarsi di strutture semantiche e segniche.

Attraverso il disegno Pedrosa racconta, stratifica livelli narrativi sopra (o a fianco) quello principale e gioca a contrarre e dilatare il tempo della narrazione passando da riquadrature quasi opprimenti che vincolano un discorso o un monologo in uno spazio quasi asfittico, dilatandolo oltremisura o, viceversa, contraendolo con veloci contrappunti (nel capitolo finale), fino a paralizzarlo con splash page o grandi vignette in cui la realtà sembra cristallizzarsi.
Per chi avesse letto Tre Ombre e si trovasse dubbioso di fronte alla colorazione delle evoluzioni di inchiostro di Cyril Pedrosa diciamo che in Portugal il tratto dell'autore è concepito apposta per essere colorato: molto più leggero, sottile, quasi una linea chiara cui – specie nella prima parte e rispetto all'opera precedente -  sono i colori a conferire spessore ed emotività alle situazioni.
Non mancano, tuttavia, i momenti in cui l’inchiostro esplode e irrompe da sotto il colore in una tempesta di segni, ognuno carico di atmosfera e potenziato dalla scelta di una colorazione piatta, a grandi campiture, che si stende sulla pagina con due, massimo tre, tinte uniformi.
La scelta delle palette cromatiche va di pari passo con la storia. Se quindi la prima parte si serve di tinte opache  e cupe per ritrarre una vita che Simon non sa più come affrontare (al punto che le pagine sembrano accostamenti di foto in seppia, in special modo quelle che ritraggono i passaggi principali della rottura tra Simon e Claire), la seconda parte è fortemente giocata sul contrasto tra luci e ombre. Si tratta della presa di coscienza e della nascita della volontà di reagire che non può prescindere dal soppesare luci e ombre; non a caso questa parte affronta diversi passaggi chiave non solo per la crescita di Simon ma anche per lo sviluppo della vita di Jean, Jeacques e Yvette. L’ultima parte, interamente ambientata in Portogallo, è solare, quasi abbagliante: il piano cromatico incarna così la fine del dubbio, dello scavo ie della ricerca interiore, la fine di un vecchio percorso e l’inizio di uno nuovo.

La confezione scelta da Bao Publishing si rivela ancora una volta all’altezza della sua fama. Un volume cartonato di grandi dimensioni per oltre 260 pagine a colori ad un prezzo vantaggioso, il cui unico errore sta nella presenza del segnalibro che si rileva inutile: Portugal, come tutte le grandi opere, si odia o si ama, e nella seconda ipotesi (di gran lunga la più plausibile), si farà carte false pur di arrivarci in fondo tutto d’un fiato.

Dati del volume

  • Editore: Bao Publishing
  • Autori: Testi e disegni di Cyril Pedrosa
  • Formato: cartonato, 264 pagg. a colori
  • Prezzo: € 27,00
  • Voto della redazione: 9

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