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B.P.R.D.: 1947

L’idea di Hellboy deve essere nata “sulla” testa di Mike Mignola come quella fiammella che solca la fronte del demonio rosso. Questa spinta data dall’ispirazione si respirava chiaramente nelle prime storie, così fresche e colme d’impulso. La cosa che nel corso degli anni ha sorpreso, dunque, è stato vedere come il mondo narrativo di Hellboy si sia allargato, stratificato e articolato, riuscendo al contempo a non smarrire la propria identità, anzi definendola sempre più durante quella crescita. E tutto ciò nonostante il proliferare di serie, miniserie, spin-off e autori all’opera su queste pagine: a impugnare le redini e tener d’occhio il disegno generale c’era sempre lui, Mignola.
La prima serie spin-off, a sua volta composta da diverse miniserie, è stata B.P.R.D., incentrata sull’azione della squadra paramilitare di ricerca sull’occulto che accolse Hellboy al suo arrivo in questo mondo. Negli ultimi anni, poi, a Mignola si è unito Josha Dysart, e i due si sono accompagnati in un susseguirsi di miniserie-flashback per tornare alle origine del B.P.R.D.; così, dopo B.P.R.D. 1946, è la volta di questo B.P.R.D. 1947.

Questa miniserie, pubblicata in Italia da Magic Press su Hellboy presenta 13, prende le mosse esattamente dagli avvenimenti dell’anno precedente, riportando in scena il Barone Konig per dar seguito alle sue minacce. Il professor Bruttenholm decide così di inviare un embrionale B.P.R.D. in Europa a prendere il vampiro per le corna, ma la situazione non ci mette molto a precipitare e complicarsi, sfasando l’avventura in un doppio piano dell’esistenza.
Come sempre sulle pagine di Hellboy, mostri, demoni e, in questo caso, vampiri non vengono lesinati, ma ancora una volta non è questo il vero elemento di orrore nella lettura: quel che spaventa e inquieta è sempre ciò che viene tralasciato, il non detto implicito negli sguardi delle innumerevoli vignette mute, la perpetua sensazione che nelle onnipresenti ombre ci sia molto altro di terribile e incommensurabile che aspetta solo di scatenarsi. Il vero elemento di unificazione e identità di questo mondo narrativo è qui, in questa rappresentazione dell’horror sottile e pervasiva che nelle forme bestiali e demoniache ha solo la parte più rassicurante, perché in fondo pur sempre tangibile. Ed è questa la vera impronta di Mike Mignola.

Rispetto alla precedente prova su B.P.R.D. 1946, Dysart qui sembra più a suo agio con il registro del "padre di Hellboy" e si sforza di smorzare la presenza di dialoghi così da favorire il racconto per immagini, mentre Mignola stesso si limita a impostare le linee di sviluppo generali e a supervisionare l’intera miniserie. L’aspetto forse più particolare di queste pagine risiede però nei disegni, che vede all’opera Fábio Moon e Gabriel Bá (celebrati autori di Daytripper): i due gemelli brasiliani si alternano a seconda delle scene, giocando appunto su quel doppio piano dell’esistenza che caratterizza la storia. L’effetto di sfasamento che ne risulta è sottile come l’inquietudine che percorre il volume, in quanto i due stili si somigliano in maniera fortissima, pur essendo differenti. Bá ha un tratto più pulito e spigoloso, adattando le proprie chine a uno stile che richiama maggiormente quello di Mognola e dunque le atmosfere tipiche di Hellboy; Moon invece introduce un gusto più sporco e plastico, giocando alla perfezione il particolare ruolo che le sue tavole devono svolgere nella storia. Al tempo stesso, nonostante queste differenze, il passaggio dall’uno all’altro risulta quasi impercettibile, sia per il buon lavoro di coerenza grafica svolto dai due fratelli, sia grazie al prezioso e sapiente lavoro di unificazione operato dal colorista Dave Stewart (valore aggiunto della produzione targata Hellboy).

In chiusura di volume, non mancano alcune tradizioni della serie. Oltre a una postfazione di Mike Mignola, viene riproposta una storia breve originariamente pubblicata su MySpace per lanciare B.P.R.D. 1947 (disegni di Patric Reynolds), con le consuete atmosfere dark. Si chiude con l’immancabile sketch book, interessante soprattutto per capire come prenda forma la peculiare estetica della serie, sempre sotto l’occhio vigile del suo “fondatore”.

Dati del volume

  • Editore: Magic Press
  • Autori: testi di Mike Mignola e Joshua Dysart; disegni di Gabriel Bá, Fábio Moon e Patric Reynolds
  • Formato: brossurato, 154 pagg. a colori
  • Prezzo: € 14,00
  • Voto della redazione: 7
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