Menu

Crossed 1

Ogni appassionato di Garth Ennis che si rispetti ha sempre desiderato leggere una storia dello sceneggiatore irlandese ambientata in un mondo devastato da orde di zombi. Questo perchè l’autore di capolavori come Preacher, The Punisher Max o The Boys sarebbe senza dubbio indicatissimo per raccontare, col suo gusto squisitamente pulp e grandguignolesco, uno zombie-outbreak in piena regola. Ebbene, il desiderio viene esaudito – se non del tutto, almeno in parte – con Crossed.

Così come nel bel film di Danny Boyle "28 giorni dopo", in cui ciò che devastava il pianeta non erano zombi ma esseri umani in preda a una strana forma di idrofobia, in Crossed non abbiamo a che fare con morti affamati di carne umana, bensì con persone che, per una ragione non meglio identificata, contraggono un morbo in grado di scatenare i più terrificanti e atroci istinti animali che archetipicamente abitano i meandri più oscuri della natura umana. È forse proprio qui che risiede la vera brutalità dell’opera di Ennis: se gli zombi sono, in un certo senso, giustificati nei loro atti di cannibalismo dall’assoluta mancanza di intelletto che li contraddistingue, gli “Scrociati” (questo è il nome degli ex-esseri umani che attaccano i superstiti, così definiti per la croce che si disegna sul loro volto una volta contagiati) parlano, ragionano e soprattutto agiscono. Ciò che fanno, è quanto di più mostruoso si sia potuto leggere su un fumetto destinato al grande mercato internazionale.
La vicenda segue, piuttosto pedissequamente, lo stereotipo della zombie-story classica: in seguito al contagio, e alla relativa apocalisse, seguiamo un manipolo di sopravvissuti alla ricerca di un luogo sicuro in cui nascondersi. Ma gli Scrociati, tribalmente capeggiati da un personaggio che solo Ennis avrebbe potuto concepire (Cazzocavallo, così chiamato perchè brandisce come arma il pene reciso di un equino), sono sulle tracce dei superstiti e li braccano da vicino…

Dire che Crossed è un fumetto duro è un’eufemia. La dicitura “parental advisory” non dovrebbe essere solo “consigliato a un pubblico maturo”, ma “consigliato a un pubblico maturo e non impressionabile”: La violenza in cui il lettore incorre, infatti, anche se meno visivamente esplicita che in altre opere dell’autore, è concettualmente disarmante. E ciò che più colpisce è che non proviene solo dagli Scrociati, ma dagli esseri umani stessi che, per sopravvivere, sono costretti (o forse è meglio dire “giustificati”) a macchiarsi delle azioni più raccapriccianti. Come sempre, inoltre, Ennis spiazza il suo pubblico passando da immagini terrificanti a scene intense e toccanti (memorabile la double-spread dedicata ai lupi) e viceversa, attaccando il lettore con un pugno in pieno stomaco quando meno se lo aspetta.

Parlando della componente artistica non si può non riconoscere un grande merito a Jacen Burrows, la cui produzione include, tra le altre cose, le bellissime tavole del Neonomicon di Alan Moore: il suo stile, dettagliato e iper-realistico, aumenta il gradiente di immedesimazione da parte del lettore, facilitandone la discesa nell’inferno che Ennis ha preparato per lui.

In definitiva, Crossed è un fumetto che colpisce, appassiona, tortura e fa riflettere. Soprattutto fa riflettere. Ma il lettore è avvisato: dimenticate l’ironica violenza pulp di Preacher, o quella giustificata dall’ambientazione in Storie di guerra. In Crossed si fa sul serio.

Dati del volume

  • Editore: Panini Comics
  • Autori: Storia di Garth Ennis, disegni di Jacen Burrows
  • Formato: Brossurato, 256 pagg. a colori
  • Prezzo: € 20,00
  • Voto della redazione: 7
Torna in alto