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Extinction Seed vol. 1

RECENSIONE IN ANTEPRIMA

A cinque mesi dalla recensione del numero 0 dell’edizione USA puntiamo di nuovo l’attenzione su Extinction Seed, prossimo alla sua pubblicazione anche in Italia.
Il primo volume dell’edizione italiana raccoglie gli albi numero 0 e 1, a cui si aggiungono sei pagine del numero 2; se da un lato l’operazione è comprensibile solo considerando che, a serie conclusa, nove albi dovranno riversarsi in quattro volumi, bisogna pur ammettere che il taglio è strategico e il punto in cui la storia si interrompe si presta al cliffhanger.

Negli anni Sessanta la vita di tre ragazze subisce una brusca virata: Carol fa sogni strani, si sente costantemente pedinata e ricorderà presto qualcosa da tempo dimenticato; Cathryn smetterà i panni della semplice assistente quando le vicende legate a una tuta sperimentale la faranno diventare qualcosa di più; Cynthia, giovane ladra e fotografa, entrerà in contatto con un misterioso artefatto del passato che la costringerà a una lunga fuga.
Nuove identità, nuove potenzialità, nuovi misteri in cui scavare, il tutto collegato (ma ancora non ci è dato sapere in che modo) da un evento che avverrà circa quarant’anni dopo gli eventi narrati: l’estinzione.
Se il solo numero zero gettava le basi, presentava i personaggi e allestiva il teatro (o è meglio dire i teatri) su cui sviluppare l’azione, il numero uno queste premesse sceglie di surriscaldarle, accelerando il ritmo narrativo e introducendo una ricca dose di azione e di rivelazioni (da cenni sul passato delle tre protagoniste a un prima interconnessione tra le tre vicende).

La trama scritta da Davide Aicardi ha un ritmo ben dosato, rallenta e accelera dove serve e lascia il dovuto spazio alle situazioni, sospendendo strategicamente la narrazione in modo da creare coinvolgimento e curiosità nel lettore; complice nel dosare il ritmo è il registro compositivo della tavola ad opera di Livia Pastore. Se le sequenze dialogiche hanno infatti una costruzione più semplice, che preferisce puntare sulla reiterazione dei formati, sul controcampo e sulla variazione delle inquadrature per non risultare troppo rigide e statiche, i momenti in cui la narrazione si fa più movimentata possono fare affidamento su tavole ripartite in modo irregolare, vignette sovrapposte, figure che sfondano la griglia della pagina e da una scelta più audace delle inquadrature; tutti elementi che amplificano il dinamismo del momento.
Alcuni cedimenti delle matite si ritrovano in certe espressioni facciali un po’ troppo esagerate, e in certe posture che, per quanto possano essere efficaci in relazione a determinati passaggi della narrazione, finiscono col risultare piuttosto artificiali e ingessate (ad esempio quella di Cynthia che, mentre scappa dall’uomo che l’ha avvicinata, decide di spianare entrambi i medi).
I colori di Alessia Nocera sono molto curati e rendono più vividi ambienti, situazioni e atmosfere, grazie anche all’assenza di inchiostratura, che ne accresce il realismo; a questo si aggiunge uno studio capace nel trattamento della luce naturale, delle ombre sui personaggi e negli ambienti, per non parlare di tutte le trasparenze e i giochi di luce, che potenziano l’impatto grafico degli aspetti più fantastici e fantascientifici della vicenda.

Accanto all’immancabile Image Comics (anche se in questo caso sarebbe più specifico tirare in causa direttamente lo studio Top Cow), che rimane il riferimento di bandiera del GG Studio, non si può qui non riconoscere il debito alla serialità televisiva nel modo di intrecciare le vicende, creare connessioni per alcune suggerendone appena, invece, altre. Questo, assieme alla ricerca di un sensazionalismo di alcune sequenze figlie degli effetti speciali, al gusto per alcuni elementi tipici del cinema d’azione, per le ragazze prosperose e ammiccanti, e in certi casi un po’ civettuole, ricostruiscono buona parte delle influenze che gli autori hanno convogliato nelle pagine di Extinction Seed; tutti elementi che vanno a braccetto con la vulgata Image.
In certi momenti, tuttavia, queste influenze si fanno un po’ troppo presenti, e sono i dialoghi – durante le scene d’azione o al limitare di esse - a scivolare su spacconate troppo gratuite che, una dopo l’altra, creano un effetto straniante non completamente giustificato dalla scelta originaria di un target di lettori americani.

Extinction Seed, in questo primo volume, si presenta come un fumetto solido, con qualche pecca che non riesce a intaccarne il piacere durante la lettura. Ancora una volta il GG Studio dimostra di essere un’etichetta capace, in grado di proporre storie piacevoli e interessanti, realizzate da professionisti; si attende solo la prova del nove, ovvero il momento in cui verranno abbandonate le tante protagoniste prosperose, discinte e provocanti, forse l’elemento meno realistico e più accomodante dell’intera linea.

Dati del volume

  • Editore: GG studio
  • Autori: Testi di Davide Aicardi, disegni di Livia Pastore
  • Formato: cartonato, 56 pagg. a colori
  • Prezzo: € 15,90
  • Voto della redazione: 8
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