Menu

Gang Bang

Nasce dalla collaborazione tra Edizioni BD e "Il Manifesto" l’italianissimo volume antologico Gang Bang – 10 storie inedite a fumetti per 40 anni vissuti pericolosamente. La raccolta di racconti si pone l’obiettivo di presentare dieci scorci su vicende inerenti al nostro Paese, visti da diverse angolazioni e volte a descrivere realtà profondamente differenti, ma che hanno come comun denominatore l’Italia e alcune delle sue sfaccettature.

Apre l’antologia Piombo rovente e manici di scopa, divertente scorcio umoristico e meta-fumettistico dall’ambientazione western, o, più propriamente, spaghetti-western. Nella storia, sceneggiata da Andrea Voglino e disegnata dal promettente esordiente Vincenzo Sirianni, confluiscono diversi elementi riconducibili alla cultura dell’intrattenimento italiana, dal cinema di Sergio Leone e Sergio Corbucci a Tex.

Segue la malinconica storia The rumble in the jungle, scritta e disegnata da Michele Petrucci: tramite uno stile di disegno delicato, ma profondamente suggestivo, l’autore interseca la vita di un boxer che tenta di scalare la vetta all’alienazione propria di chi si trova sperduto in una jungla urbana, popolata da belve molto più feroci delle tigri e dei leoni, in un combattimento che si rivela più arduo delle lotte che si affrontano sul ring.

La guerra in Vietnam è la protagonista di Saigon, opera scritta e disegnata da Stefano Casini: la brutalità della guerra è qui descritta senza veli né edulcorazioni, in un crescendo di violenza proprio del conflitto che l’America volle a tutti i costi. Ma anche nel più truce e terrificante spargimento di sangue, può sopravvivere un filo di speranza…

Diego Cajelli ci accompagna, invece, in uno strano viaggio intitolato Armi di distruzione di Massa, in cui convivono teorie cospirazioniste e intrighi complessi, fantascienza post-moderna ed eminenze grigie… La verità è nel colpo di scena, l’ironica e azzeccatissima spiegazione della genesi di un fenomeno tipicamente italiano. Alle matite il bravo Andrea Mutti, i cui disegni, eclettici e realistici, seguono le brusche virate di genere della sceneggiatura.

Come Sansone è la migliore tra tutte le storie contenute nel volume: Matteo Casali descrive alla perfezione il terrore che l’Italia provò non appena dopo il disastro nucleare di Cernobyl: un periodo oscuro, in cui si temeva che le radiazioni procurassero, nel nostro Paese, gli atroci effetti che devastarono la vita di numerosissime famiglie russe. Grazie alla sua puerile incoscienza, il ragazzino protagonista di Come Sansone vede nelle radiazioni la possibilità di realizzare il suo grande sogno: diventare un supereroe… Come sempre, splendidi anche i disegni Giuseppe"Cammo" Camuncoli, espressivi,diretti, coinvolgenti e in grado di tradurre in immagini la paura sussurrata, e mai urlata, che pervade la sceneggiatura di Casali. Notevole anche il contributo dato dal giovane Paolo d'Antonio, vincitore del Lucca Comic Contest 2011, il cui compito di finisher sulle splendide tavole di Camuncoli arricchiscono la storia.

Angelo Ferracuti presenta Angelo Nero, il cui protagonista è un suo personaggio preesistente nato sulle pagine di "Alias". L’atipico supereroe è, al solito, alle prese con uno dei crimini razziali contro i quali è destinato a lottare: ne La rotonda degli schiavi si scontra con un mostruoso fatto di sangue i cui effetti hanno contribuito a modellare la costituzione italiana così come la conosciamo oggi, quello dell’omicidio di Jerry Masslo, rifugiato vittima di un assassinio razziale. Evocative e tenebrose le tavole di Mauro Cicarè, perfettamente in linea con la brutalità dei fatti a cui la storia è ispirata.

Giù dal carro del diavolo racconta la tragica storia di una bambina Rom che viene rapita: la descrizione del destino che l’attende è volta a sovvertire il luogo comune, fatto d’ignoranza e becero qualunquismo, secondo il quale gli zingari rapirebbero archetipicamente i bambini. L’autore completo Luca Enoch realizza la storia più cruda dell’intera antologia, ispirata a un romanzo della scrittrice svizzera Angela Mehr.

L’antologia prosegue con Alba Gialla, virando da un regime drammatico a uno più umoristico, anche se caratterizzato da una comicità molto amara: Roberto Recchioni ipotizza che l’esercito segreto cinese emerga improvvisamente da tutte le attività orientali che fioriscono sul suolo italiano e che dia inizio all’invasione. La conseguenza è una controffensiva organizzata da un improbabile partito politico dai dubbi valori morali… Un partito politico del tutto simile a uno realmente esistente.

La storia di Aiace, fumettista tenace ci porta nella Bologna degli anni ’70, un periodo caratterizzato da grandi ideali, rivolte studentesche e politiche, eroina e forti conflitti: un’epoca di transizione che Sergio Ponchione descrive con un’ironia malinconica e leggera, in cui la storia di un aspirante fumettista – forse l’alter-ego dell’autore – convive con l’ambiente in fermento che lo circonda. Un omaggio a un periodo che ha segnato il nostro Paese, e in cui, proprio a Bologna, lavoravano diversi mostri sacri della Nona Arte che Ponchione rende personaggi del suo racconto, omaggiandoli affettuosamente: Bonvi, Magnus e Andrea Pazienza sono visti come semidivinità dal protagonista Aiace, che tenta faticosamente di realizzare il suo sogno, ovvero quello di diventare un fumettista. Azzeccatissimo anche lo stile di disegno, umoristico ma non troppo, che ben si accompagna all'ottima sceneggiatura.

Chiude Gang Bang la storia breve Kurt, scritta da Tito Faraci e Marina Pierri e disegnata da Walter Venturi. Il racconto vede come protagonista una ragazza appassionata dei Nirvana, alla quale si presenta la possibilità di intervistare il leader del leggendario gruppo grunge, Kurt Cobain. La giovane si troverà faccia a faccia con il suo vecchio idolo, e scoprirà strani retroscena sconosiuti della facciata di Cobain… Ancora una volta si ritorna, quindi, al passato, in un viaggio che vede come sfondo la storia di un gruppo il cui successo ha colpito l'Italia con la violenza di un treno in corsa. Come sempre, splendide le tavole di Walter Venturi, realistici ma profondamente espressivi.

Nel complesso, Gang Bang è, senza dubbio, un progetto interessantissimo e non privo di una grande ambizione. L’unica pecca dell’antologia, è l’eccesivo eclettismo del volume, eclettismo motivabile con l’intento di fornire un quadro complessivo degli ultimi quarant’anni del nostro Paese, ma che porta il tutto a risultare vagamente dispersivo. Ciò, però, non toglie che il frutto della collaborazione tra la BD e il Manifesto sia una lettura coinvolgente, intelligente e, per alcuni, persino istruttiva.

Dati del volume

  • Editore: Edizioni BD/Il Manifesto
  • Autori: Testi e disegni di A.A. V.V.
  • Formato: Brossurato, 128 pagine in b/n
  • Prezzo: € 10,00
  • Voto della redazione: 7
Torna in alto