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Dylan Dog Albo Gigante 19

Quattro storie di autori di differente approccio e impatto con il mondo dell'Indagatore dell'Incubo e i suoi lettori. Come è ormai tradizione per questa testata sono presenti due avventure sulla lunghezza canonica delle 94 tavole intervallate da due brevi da 24 pagine. E sono proprio queste ultime quelle che emergono appena dallo stanco tran-tran in cui sembra essersi rifugiato il personaggio creato da Tiziano Sclavi: pochi, sporadici guizzi affidati a penne e pennelli non ancora appagati.

Il volume si apre con "Belve di città" di Luigi Mignacco e Luigi Piccatto, un episodio che si riallaccia idealmente ai tempi floridi della testata regolare (il numero 37 "Il sogno della tigre"): torna Seline, la teutonica biondina dalle animalesche affinità elettive. Killer seriali, uso deviato della chimica biologica, splatter, onirismo... Ma la miscela non appare granché stabile e l'avventura alla fine è poco convincente e neppure la buona prova di Piccatto salva il quadro generale.
Con "Autoscatto" di Giancarlo Marzano e Piero Dall'Agnol ritroviamo sprazzi di buon Dylan Dog grazie al maiuscolo apporto del disegnatore bellunese, capace di un tratto schietto assai affascinante. L'Old Boy si trova invischiato in una claustrofobica Londra tramite un espediente meccanico imprevedibile. Storia carina che si lascia leggere senza remore.
"Il penitente" di Pasquale Ruju e Giovanni Freghieri ci sembra un'occasione perduta. Avventura senza mordente con character piuttosto improbabili su ogni piano dell'esistenza e livello di lettura, con il surplus di un Groucho reso narrativamente insopportabile. Freghieri lo abbiamo preferito recentemente sullo speciale annuale, di gran lunga.
Infine "La confessione", dove debutta la brava Daniela Vetro su testi del curatore delle testate dylaniate, Giovanni Gualdoni. Su uno schema che sa di déjà-vu viene costruita una storiella gradevole per il lettore ma assai sofferta per il nostro eroe. Interessante la presenza di Danielle, la bella di turno che inchioda i sentimenti di Dylan fino alla stretta finale.

Un volume ben confezionato dal punto di vista cartotecnico, buona la stampa e altrettanto buono il prezzo di copertina considerato il formato e il numero di pagine. Ma che globalmente lascia il tempo che trova, con contenuti adatti soprattutto a un collezionista viscerale. Chi acquistasse adesso il suo primo Dylan Dog con questo albo gigante potrebbe avere difficoltà a entrare in sintonia immediata con la filosofia del personaggio.

Dati del volume

  • Editore: Sergio Bonelli Editore
  • Autori: testi e disegni di AA. VV.
  • Formato: brossurato, 240 pagine in b/n
  • Prezzo: € 5,80
  • Voto della redazione: 5
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