Menu

Go Nagai e Tissot hanno celebrato a Milano i 50 anni di Goldrake con una collaborazione

  • Pubblicato in News

In occasione della presentazione dell’orologio in edizione limitata (1975 pezzi, come l’anno in cui è nato Goldrake – o Gurendaizā se preferite il nome originale) realizzato da Tissot per celebrare i cinquant’anni del notissimo robot gigante, ieri a Milano, presso la boutique dell’azienda svizzera in corso Vittorio Emanuele II, era presente il suo creatore, il leggendario Gō Nagai. L’evento non è stato molto pubblicizzato, con la conseguenza che i fan in fila per incontrare il maestro giapponese erano davvero pochi (forse l’intenzione degli organizzatori era proprio quella, dato che Nagai ha firmato solo una cinquantina di autografi). In serata è, poi, seguito un party esclusivo, sempre in compagnia del sensei.
Nagai si trova in Europa, per festeggiare in pompa magna l’importante anniversario di Goldrake, accennato all’inizio. Lo scorso weekend l'autore ha partecipato al Japan Matsuri - il festival dedicato alla cultura del Sol Levante che si è tenuto a Bellinzona in Svizzera.

Di seguito vi proponiamo qualche foto dell'incontro. Nella gallery in basso, invece, trovate alcune foto dei prodotti nati dalla collaborazione fra Go Nagai e Tissot.

1fe02136 149a 4cc2 8776 83e0019be763

37a4cdf8 5720 4e41 bf56 b93a536c26e9

b0af2975 4d70 426c b1e3 ed68149b3c28

Leggi tutto...

Goldrake torna su Rai 2 dal 5 ottobre

  • Pubblicato in Toon

La data ufficiale da segnare sul calendario è il 5 ottobre. In quella data, la storica serie animata Goldrake tornerà in onda su Rai 2 la mattina alle ore 8:00 e su RaiPlay.

La programmazione celebra i cinquant'anni dalla prima messa in onda dell'anime su Fuji Television. Per l'occasione, verranno trasmessi i 71 episodi della serie classica, presentati in una versione completamente restaurata, a cui si aggiungeranno 3 episodi inediti mai trasmessi in precedenza dalla Rai.

Si tratta di un ritorno sulla stessa rete che per prima portò in Italia la creatura di Go Nagai. La prima puntata di Atlas UFO Robot, titolo con cui la serie divenne un fenomeno di culto, fu trasmessa infatti su Rai 2 il 4 aprile del 1978.

Questa operazione editoriale segue la recente messa in onda del reboot Goldrake U, che ha riacceso l'entusiasmo del pubblico e confermato l'intramontabile affetto per uno dei robot più amati della storia dell'animazione.

Leggi tutto...

J-POP pubblica l'inedito Jeeg Robot d’Acciaio di Go Nagai e Akira Oze

  • Pubblicato in News

J-POP Manga annuncia l’uscita di Jeeg Robot d’Acciaio, trasposizione a fumetti realizzata da Akira Oze nel 1975 e finora inedita in Italia. L’opera propone una rilettura dell’anime originale ideato da Go Nagai, offrendo una versione autonoma per tono e stile, pur ispirandosi alla serie televisiva. Il volume sarà disponibile dal 22 luglio in libreria, fumetteria e store online. Di seguito il comunicato diffuso dall'editore.

"J-POP Manga presenta
Jeeg Robot D’Acciaio
di Akira Oze

Un’avventura inedita del leggendario robot creato da Go Nagai

Jeeg, il mitico super robot di “cuore e acciaio” creato dalla fantasia di Go Nagai (Mazinger Z, Devilman), torna a combattere in una storia inedita realizzata da Akira Oze.

Nel 1975, durante la prima messa in onda dell’anime di Jeeg, sulla rivista giapponese Action Comics appare il cosiddetto “comicalize” della versione animata, una trasposizione a fumetti nella quale l’autore è libero di reinterpretare secondo la propria sensibilità i punti salienti della trama.

Il risultato è una rilettura della saga davvero unica, che richiama la versione TV e allo stesso tempo se ne discosta, dando un tocco fresco e originale alla storia. Nuova linfa vitale per il classico di Go Nagai che, insieme a Goldrake, ha contribuito a definire il genere mecha e formato generazioni di appassionati!

Da una grotta segreta nel sottosuolo si risveglia, dopo duemila anni, una antica e temibile minaccia: il popolo alieno degli Jamata, intenzionato a conquistare la Terra e a distruggere l’umanità!

Solo Hiroshi, trasformato dal padre in un androide dopo un incidente mortale, può salvare il mondo grazie alla sua capacità di diventare Jeeg, il robot definitivo!

Fin dagli anni Settanta Akira Oze è una firma di primo piano nel panorama manga. Ha iniziato la sua carriera realizzando diversi comicalize (tra cui anche l’adattamento del cult Flying Phantom Ship di Shotaro Ishinomori con la collaborazione di un giovanissimo Hayao Miyazaki), per poi dedicarsi a serie shonen e seinen di successo.

Il suo Jeeg Robot d’Acciaio non era mai stato pubblicato in edizione italiana prima d’ora e per questa ragione è un’opera attesissima e una vera e propria chicca per i collezionisti!

Il volume sarà in libreria, fumetteria e in tutti gli store online per J-POP Manga a partire dal 22 luglio."

Jeeg Oze jkt 1

Jeeg Robot d’Acciaio
di Go Nagai, Akira Oze
Volume unico
Formato - 12x16,9 - Bross. Con Sovracc.
Pagine - 320, B/N + Colore
Prezzo - 11,50 €

Leggi tutto...

Goldrake, recensione: l'UFO Robot d'oltralpe

goldrake bd 0

Chissà se è stata veramente la decisione della RAI di trasmettere, a partire dal prossimo gennaio, la nuova serie animata di Goldrake (Grendizer U in originale, un remake dello storico anime degli anni Settanta) a spingere le Edizioni BD/J-Pop a pubblicare in Italia il volume Goldorak (il nome dato in Francia al mitico robot gigante di Gō Nagai)?
Uscito oltralpe nel 2021 sotto le insegne della Kana (la filiale dedicata ai manga del colosso editoriale Dargaud) e accolto in patria da un notevole successo, il libro era ancora inedito da noi, nonostante una popolarità del personaggio rimasta sempre altissima nel Bel Paese, soprattutto tra gli over quaranta.
Forse si temeva una sorta di rifiuto a priori di un’opera che non veniva dal suo creatore, benché, in realtà, sia stato lo stesso Nagai a dare il via libera al progetto (la lettera con cui Xavier Dorison – autore dei testi assieme a Denis Bajram - ha chiesto al maestro giapponese di poter realizzare la nuova avventura di Goldrake compare nei contenuti extra in fondo al volume). Cosa non del tutto scontata, considerando che, invece di limitarsi a un semplice omaggio al mondo di Actarus e soci, i cartoonist francesi hanno dato vita a un vero e proprio seguito della serie animata.

goldrake bd 1

La storia raccontata nel libro prende il via dieci anni dopo la sconfitta dell’esercito di Vega e il ritorno di Actarus e Maria su Fleed (i nomi dei personaggi nell’edizione BD sono naturalmente quelli utilizzati in Italia), il loro pianeta natale. La guerra contro gli invasori spaziali sembra ormai dimenticata e le strade dei vari protagonisti si sono separate: Venusia è una specializzanda in chirurgia, mentre Alcor ha fondato un’azienda di successo che lo ha reso milionario. Inaspettatamente, però, dopo alcuni misteriosi segnali dalla Luna, un mostro di Vega compare nei cieli di Tokyo, seminando morte e distruzione. Si tratta della terribile arma degli ultimi superstiti del popolo extraterrestre, che, in cambio della pace, chiedono che l’intero Giappone diventi la loro nuova casa.

goldrake bd 2

Autentico atto d’amore nei confronti di un personaggio che ha segnato indelebilmente l’immaginario di tanti bambini italiani e francesi (Italia e Francia sono le due nazioni  dove - paese nipponico a parte - Goldrake ebbe sicuramente l’impatto maggiore) alla fine degli anni Settanta, quando l’anime sbarcò in Europa e dette origine a una rivoluzione culturale che ha avuto pochi eguali nella storia dell’entertainment, il fumetto transalpino riesce nella difficile impresa di trasportare l’opera di Nagai nel nuovo secolo, mantenendone intatte le suggestioni e molti dei suoi tratti distintivi, a dispetto di un linguaggio che risponde necessariamente a una sensibilità più contemporanea.
I due sceneggiatori scelgono, in particolare, di abbandonare la visione manichea che contraddistingueva in maniera inequivocabile parecchi lavori dell’autore del Sol Levante: la netta separazione tra buoni e cattivi, che in pochi avrebbero messo in discussione all’epoca della diffusione dei primi anime di genere mecha, più di cinquant’anni fa, risulterebbe assolutamente anacronistica al giorno d’oggi, per cui Actarus viene ritratto non come l’eroe tutto d’un pezzo che conoscevamo ma come un uomo tormentato che, dopo anni di battaglie, comincia a dubitare delle proprie azioni e si interroga su quanto l’odio cieco verso il nemico possa spingere a una lotta incessante, che non preveda altre soluzioni se non il totale annientamento dell’avversario. In questo modo Dorison e Bajram inducono il lettore a riflettere sull’insensatezza del ricorso alle armi come metodo per risolvere ogni disputa, attraverso passaggi di trama che suonano addirittura profetici, pensando al caos geopolitico a cui stiamo assistendo negli ultimi tempi.
Stesso discorso per la caratterizzazione degli altri personaggi, molto più sfaccettata rispetto all’originale. Le divertenti, ma ingenue, scaramucce amorose tra i protagonisti della serie storica, per esempio, per quanto significativamente rimaneggiate (tanto che non saremmo sorpresi se qualche fan hardcore delle opere nagaiane storcesse il naso) vengono messe da parte a favore di sentimenti maturi e maggiormente articolati, e persino un comprimario come Rigel, nato per stemperare i frequenti momenti drammatici della storia con siparietti comici di ogni tipo, diventa un dispensatore di saggezza e un esempio morale da seguire. In aggiunta a tutto ciò, senza arrivare a un ribaltamento dei ruoli, che non avrebbe avuto alcuna giustificazione logica, il lavoro di “revisione” realmente importante viene fatto con gli invasori di Vega, le cui azioni, pur spietate, vengono inquadrate più verosimilmente all’interno degli orrori che ogni conflitto bellico porta con sé.
Tuttavia, è opportuno sottolineare che questo approccio autoriale alla saga di Goldrake a volte si scontra con il comprensibile desiderio dei fumettisti francesi di non voler snaturare troppo i personaggi e gli elementi che contrassegnavano la serie originale, con l’inevitabile risultato, però, di avere alcuni snodi narrativi che si risolvono in maniera un po’ scontata e banale.

goldrake bd 3

Riguardo ai disegni (opera dello stesso Bajram, in collaborazione con Brice Cossu e Alexis Sentenac) ci preme condividere la scelta degli autori di mantenere, per quanto possibile, l’estetica che il regista Tomoharu Katsumata decise per il Goldrake televisivo degli anni Settanta, smussando le derive cartoonesche (che nell’anime vennero riservate esclusivamente ai personaggi caricaturali, come appunto Rigel) e grottesche tipiche dello stile di Nagai. In questo modo si è ottenuta una certa continuità con la serie per il piccolo schermo - l’unica davvero nel cuore degli appassionati - e non con il manga, che ormai viene preso in considerazione solo per ragioni filologiche.
Da evidenziare che - come precisato in fondo al volume - le tavole del fumetto non sono il frutto di una divisione dei compiti tra Bajram, Cossu e Sentenac, ma del lavoro contemporaneo dei tre disegnatori, ognuno dei quali, dopo lo storyboard iniziale, è intervenuto più volte con suggerimenti e correzioni fino a raggiungere l’esito artistico desiderato.
L’unico appunto per il comparto grafico riguarda, a nostro avviso, i colori di Yoann Guillo che, sebbene tecnicamente ineccepibili, risultano in alcune sequenze un po’ troppo freddi.

Prima di congedarci, oltre a ringraziare la BD per averci permesso di rivivere i magici momenti della nostra infanzia, segnaliamo che la casa editrice milanese ha affiancato al volume in versione regular (già di per sé un ottimo cartonato, confezionato in maniera impeccabile) anche una collector’s edition a tiratura limitata, valorizzata da un formato maggiorato e ulteriori pagine di contenuti extra.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS