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Nonostante tutto, recensione: un amore indietro nel tempo

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Che la Bao Publishing sia dotata di grande fiuto nello scovare giovani talenti è una qualità che alla casa editrice milanese viene riconosciuta da tempo, e senza scomodare il fenomeno Zerocalcare - che da parecchi anni ha oltrepassato la ristretta cerchia degli appassionati – è sufficiente citare, come esempio, il duo Teresa Radice-Stefano Turconi, i cui nuovi lavori sono ormai uno degli eventi più attesi dai lettori di fumetti della nostra penisola. Questo successo ha fatto sì che la coppia di autori diventasse anche portavoce di quel particolare filone narrativo, a metà tra la commedia brillante e il dramma sentimentale, dove l’espressività dei personaggi rappresenta un elemento fondamentale e viene spesso esaltata dallo stile cartoonesco dei disegni.

All’interno del catalogo Bao, ritroviamo lo stesso modo di raccontare ne Il Principe e la Sarta di Jen Wang o nel primo volume di Un’estate fa (Yellow Kid come fumetto dell’anno nell’edizione virtuale di Lucca Comics del 2020), uno dei migliori risultati del sodalizio artistico nato tra lo sceneggiatore belga Zidrou e il disegnatore catalano Jordi Lafebre, dei quali, fino al titolo appena citato, in Italia si era visto solo lo struggente Lydie, uscito per Comma 22 quasi dieci anni fa. Escludendo l’assistenza ai colori di Clémence Sapin, Lafebre è anche l’autore unico di Nonostante tutto, volume mandato di recente in fumetteria sempre da Bao (in un’edizione pregevolissima per confezione e qualità di stampa), dove scopriamo che l’artista di Barcellona non è solo bravo a lavorare con matite e pennelli, ma anche uno scrittore di talento.

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La storia del libro ha come protagonisti Zeno e Ana, lui è uno spirito libero e un eterno sognatore, lei una carismatica donna in carriera. Basta, però, solo uno sguardo e una notte passata assieme perché i due, pur così diversi tra loro e pur vivendo esistenze separate, si amino per tutta la vita. Zeno la trascorre quasi completamente in mare, mentre Ana decide di sposarsi e di farsi eleggere sindaco della cittadina in cui entrambi sono cresciuti. Una carica che ricoprirà con determinazione e passione fino al suo pensionamento, perennemente in attesa di una lettera o di una telefonata da parte dell’uomo a cui ha smesso di pensare solo di rado, a dispetto del continuo peregrinare di lui in giro per il mondo, in cerca dell’ispirazione per portare a termine la tesi di dottorato in fisica, che lo ha tenuto impegnato per tantissimi anni. Un amore tormentato, che sembra destinato a rimanere incompiuto, dove le occasioni perse, gli eventi avversi o il semplice desiderio di condurre la propria vita secondo i principi in cui si è sempre creduto hanno costantemente la meglio sui sentimenti. Eppure, la storia raccontata da Lafebre non è mai triste, se non in un breve, ma intenso, faccia a faccia tra Ana e suo marito Giuseppe (un personaggio solo apparentemente di supporto, che finirà per raccogliere le simpatie di gran parte dei lettori).

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L’autore catalano decide di raccontare la vicenda ricorrendo a un singolare espediente narrativo, il quale, benché impiegato più volte da cinema e letteratura, e in parte utilizzato anche da Zidrou in Un’estate fa, se viene gestito con molta abilità, come in questo caso, riesce sempre a non apparire artificioso e ad appassionare i lettori. I venti brevi capitoli in cui è diviso il libro, infatti, sono disposti in ordine inverso, facendo, quindi, cominciare la storia di Ana e Zeno dalla fine, per poi andare a ritroso nel tempo per quasi quarant’anni, fino al momento del loro primo incontro. E sebbene il termine della vicenda sia noto da subito, non si perde mai il desiderio di conoscere gli eventi che hanno portato a quell’epilogo. Questo grazie allo stile di scrittura di Lafebre, che, come quello del suo mentore Zidrou, si inserisce perfettamente nel sottogenere di cui dicevamo all’inizio, lasciando, quindi, ampio spazio alle emozioni, soprattutto – e inevitabilmente - quando queste sono necessarie a rendere tangibile l’indissolubile legame tra i due protagonisti.

Alla trama non manca neppure la giusta dose di leggerezza, raggiunta attraverso l’uso di calibrati intermezzi umoristici e di passaggi in cui a prevalere sono i buoni sentimenti, l’esaltazione della gioia nelle piccole cose, il romanticismo estremo, o anche solo il richiamo nostalgico del passato. Oltretutto, la sensibilità di Lafebre è sincera ed emerge chiaramente tanto nei suoi dialoghi (di una spontaneità disarmante) quanto nei pochi passaggi muti (tra cui l’intero capitolo uno), dove la mimica dei personaggi o la forza evocativa di immagini e colori diventano più eloquenti delle parole.

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Approfondendo il discorso relativo ai disegni, abbiamo già detto del tratto cartoonesco dell’autore, ma sarebbe una considerazione alquanto riduttiva se, per descriverli, ci fermassimo a questa semplice definizione. Più corretto aggiungere che nello stile di Lafebre si scorge l’influenza di varie scuole fumettistiche, a partire, come prevedibile, da quella franco-belga, in particolare quella che fa capo ai vari Joann Sfar, Émile Bravo e Blutch, la cui tendenza a distorcere le anatomie o gli eccessi grotteschi vengono, tuttavia, addolciti da una forte impronta disneyana, che sembra più evocare i lungometraggi della Pixar, che i classici della Casa di Topolino. Fondamentale, poi, l’utilizzo di tonalità pastello, a rimarcare la delicatezza della storia, più calde o più fredde, a seconda dello stato d’animo dei protagonisti, del luogo in cui si trovano o del continuo alternarsi delle stagioni. Le tavole, infine, sono quasi sempre suddivise in una gabbia a sei vignette (fanno eccezione i capitoli puramente epistolari, dove le immagini si allargano per includere quanto più testo possibile delle lunghe lettere scambiate tra Ana e Zeno nel corso degli anni), gestite, tuttavia, in maniera molto libera e fantasiosa, per riuscire a trasfigurare la realtà nei momenti più poetici del racconto. Stessa cosa dicasi per gli sfondi, pronti a scomparire o a rarefarsi quando i due protagonisti compensano la distanza che li separa attraverso un’atmosfera sognante, quasi magica, che fa assumere alla vicenda una connotazione a tratti fiabesca. Tanti elementi che facilitano l’immersione nelle pagine del libro e che fanno di Nonostante tutto una calda coperta in cui avvolgersi durante una giornata uggiosa. Gli stessi elementi già racchiusi nella bellissima copertina dove, tramite il riflesso in una pozzanghera, Ana e Zeno immaginano sé stessi ancora giovani, intenti a vivere quell’amore a prima vista nato nella pioggia e che nella pioggia ancora continua, in un cerchio della vita rappresentato dalle prime due vignette, che sono anche le ultime due.

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Tutti i libri di Zerocalcare a 1,99€ fino al 12 novembre

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Bao Publishing ha annunciato una promozione, valida fino al 12 novembre, su tutti i titoli di Zerocalcare. I volumi in digitale dell'autore, infatti, saranno venduti al prezzo di 1,99€ su tutti i vari store, fra cui Kindle/Amazon, iBooks, Google Play e Kobo.

Ricordiamo che il giorno 12 novembre uscirà A Babbo Morto, il nuovo libro del fumettista mentre è disponibile già da qualche settimana (e in vetta alle classifiche di vendite) Scheletri.

Dis eguito l'annuncio dell'editore.

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A Babbo Morto, in arrivo il nuovo libro (e audiolibro) di Zerocalcare

  • Pubblicato in News

Uscirà il prossimo 12 novembre A Babbo Morto, volume a tema natalizio realizzato da Zerocalcare per Bao Publishing. Il racconto uscirà in libreria e in formato audiolibro, prodotto e distribuito da Storytel, con le voci di Zerocalcare, Neri Marcorè e Caterina Guzzanti.

Di seguito trovate tutti i dettagli.

"BAO Publishing è orgogliosa di annunciare l'uscita di A Babbo morto, il nuovo libro di Zerocalcare, che per la prima volta in assoluto arriva in simultanea in versione libro edita da BAO e in versione audio prodotta e distribuita da Storytel.

Babbo Natale non c'è più e tocca ai suoi figli, Figlio Natale e Figlia Natale, gestire l'azienda di famiglia. Con la globalizzazione, diventano un enorme hub di distribuzione di giocattoli e regali, ma gli elfi e gli gnomi si sentono sfruttati.

Quando il Folletto Gaetano viene trovato morto in circostanze misteriose, inizia una protesta sindacale come il Polo Nord non ne ha viste mai. E non è che la Befana se la passi meglio, eh! Da quando si è capito che le sue anziane rider hanno contratti senza assistenza sanitaria o assicurazione, la sua reputazione è andata a rotoli.

Zerocalcare scrive e illustra, con i colori realizzati dal bravissimo Alberto Madrigal, una favola delle feste che farebbe sembrare l'Ebenezer Scrooge di Dickens una tenera educanda!

E per la prima volta oltre al fumetto arriva, prodotto e distribuito da Storytel, l'audiolibro a più voci, dotato di un raffinato sound design e della durata di circa due ore. A tutti gli effetti un adattamento originale audio della versione a fumetti, che è stato realizzato con la voce narrante dello stesso Zerocalcare e con il contributo di celebri attori del cinema italiano: Neri Marcorè e Caterina Guzzanti.

“Siamo molto contenti di questa collaborazione con BAO Publishing, iniziata con il podcast Comics will break your heart, condotto da Michele Foschini, e proiettata ora verso un nuovo format di prodotti audio innovativi, tratti dalle migliori graphic novel, che si svilupperà nel 2021”, afferma Marco Ragaini, direttore editoriale di Storytel Italia."

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Arriva la Zerocalcare 3D Collection: le statuine da collezione

  • Pubblicato in Nerd

A partire dal 31 ottobre, Centauria proporrà in edicola la Zerocalcare 3D Collection, iniziativa composta da 50 statuine al prezzo di 12,99€. Ogni uscita sarà accompagnata da un fascicolo curato da Bao Publishing, che ha pubblicato anche un video sulla lavorazione:



Di seguito l'elenco delle prime uscite e la prima immagine delle statuette:

Zerocalcare - 31/10/2020
Armadillo - 14/11/2020
Secco - 28/11/2020
Zerocalcare Natale a Rebibbia - 12/12/2020
Amico cinghiale - 26/12/2020
Panda - 09/1/2021
Zero bambino - 23/1/2021
Guardiano del tempismo - 06/2/2021
Combattente curda - 20/2/2021
Katja - 06/3/2021
Secco con bombe carta - 20/3/2021
Blanka - 03/4/2021
Sarah - 17/4/2021
Amico cinghiale con figlia - 01/5/2021
Nonna Huguette - 15/5/2021

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